franz ha scritto:pianogrande ha scritto:Io parlavo di responsabili in linea gerarchica.
I capi, insomma.
Se un mio collaboratore si dimostra un incompetente o negligente o comunque non adatto al ruolo, non dovrei aver bisogno di nessun tribunale speciale.
Lo specialista sono io.
Pago anche i danni visto che lavorava per me ma poi .....
Su questo non ci piove. Se parliamo del rapporti di lavoro è chiaro che esiste una linea gerarchica e che non serve un tribunale per licenziare qualcuno (anche se in Italia non è così) ma qui si parla di danno (colposo o intenzionale) e di risarcimento della vittima. Sono due aspetti. A fronte di un errore per prima cosa bisogna evitare che si ripeta, poi bisogna risarcire la vittima, poi bisogna eventualmente prendere provvedimenti su chi ha compiuto l'errore. Spesso l'errore non è individuale ma è sistemico (qualche cosa nell'organizzazione non ha funzionato) ma alla vittima del danno questo non importa.
Mi chiedevo se qualcuno conosce con precisione le regole attualmente in vigore, perché mi pare che anche adesso i magistrati debbano rispondere dei loro errori, in solido (cioè risarcendo lo Stato che paga subito l'errore alla vittima) nel caso l'errore sia doloso, mentre nel caso di errori non dolosi può pagare in termini di carriera, termini che non saprei bene definire.
Io penso che il fatto che il "primo pagatore" degli errori giudiziari sia lo stato sia giusto, in quanto altrimenti si rischierebbe che i giudici abbiano remore a condannare ricchi e potenti che potrebbero facilmente chiedere risarcimenti miliardari, tanto più che, come dice Franz, spesso gli errori sono dovuti almeno in parte al sistema, e questo è responsabilità dello Stato, che potrà rivalersi anche economicamente sul giudice nel caso non di semplice errore si tratti, ma di errore colpevolmente voluto.
Se invece l'errore risultasse dovuto all'imperizia del giudice, allora credo che il CSM abbia modo di metterlo in condizioni di non fare ulteriori danni, ma non so come e in che misura, e soprattutto non so se ci sia una prassi di eccessivo protezionismo. Tra l'altro non so se e in che misura ci sia una linea gerarchica tra i giudici, a parte il CSM.
Annalu