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Piuff: la Cassazione conferma la condanna al cavaliere

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Re: Piuff: la Cassazione conferma la condanna al cavaliere

Messaggioda cardif il 22/09/2013, 12:39

Solo per mostrare come l'informazione espone le cose secondo il suo fine, senza voler convincere nessuno, La Stampa scrive:
Http://www.lastampa.it/2013/09/21/itali ... agina.html

"Berlusconi, l'Anm: "Vogliamo rispetto Leggi ad personam frenano le riforme" ANSA
Il presidente dell'Anm Rodolfo Sabelli - I magistrati contro il ddl Palma

Tensione sempre alta tra politica e giustizia, nonostante gli appelli alla pacificazione. L'Anm riunisce il comitato direttivo e inevitabilmente, a pochi giorni dal video-messaggio di Berlusconi, il dibattito si concentra soprattutto sugli attacchi alle toghe, «diventati sempre più numerosi e violenti, fino a giungere a una campagna organizzata di delegittimazione», esordisce il numero uno dell'Anm, Rodolfo Sabelli. Il sasso è lanciato.
«Ci chiedono di imbavagliarci e ci hanno lasciati soli», dice durissima Alessandra Galli, che ha presieduto il collegio giudicante della Corte d'Appello di Milano nel processo Mediaset. Ezia Maccora, di Magistratura democratica, chiede di rendere tangibile l'accordo su questo fronte, perché «sulla difesa del nostro ruolo siamo tutti uniti». Una posizione che prende forma in un documento votato praticamente all'unanimità: un solo astenuto. Due i perni. Il primo: i magistrati chiedono «rispetto, a tutela dello stato di diritto». Il secondo: «la magistratura, nell'adempimento dei propri compiti istituzionali, non è non può essere impegnata in alcuna contrapposizione». Un passaggio delicato, quest'ultimo, perché arriva a 24 ore dal richiamo di Napolitano a spegnere il conflitto tra politica e giustizia. Ma i magistrati non si sentono parte in conflitto, dice in sostanza l'Anm.
Napolitano, che ha chiesto alla magistratura di essere «meno difensiva e più propositiva» sulle riforme, è stato un po' un convitato di pietra nella riunione del organo direttivo dell'Associazione magistrati. Sabelli non elude il tema di fondo e dice: «Vogliamo le riforme, ma nel rispetto dei principi della Costituzione». E commentando il ddl del senatore Pdl Nitto Palma, che prevede nuove fattispecie di illeciti disciplinari per i giudici, osserva che «la situazione contingente continua a condizionare le riforme dopo i danni prodotti dalla stagione delle leggi ad personam». Dichiarazione che attira la replica a distanza di Nitto Palma: «O si trova una legittima punizione per le dichiarazioni dei magistrati prive di equilibrio o niente lacrime di coccodrillo» ex post. Il numero uno dell'Anm non nomina mai il Capo dello Stato. Ma nel Pdl c'è chi, come la senatrice Manuela Repetti, legge le sue parole come «una risposta piccata» non tanto a Berlusconi, ma proprio a Napolitano. Anna Maria Bernini parla di «inaccettabile replica al Colle». «I magistrati militanti frenano il Paese», contesta Michaela Biancofiore. «I giudici rispettino le leggi e il Parlamento», aggiunge Sandro Bondi.
Nella saletta della Cassazione che accoglie la riunione dell'Anm, il nome di Napolitano lo fa invece esplicitamente un altro componente del comitato direttivo, Andrea Reale: «Chiediamo che il Csm apra una pratica a nostra tutela, chiediamo un incontro col Capo dello Stato e che quest'ultimo prenda una posizione netta a nostra difesa». La sua proposta, però, non passa, mentre Reale è stato l'unico astenuto sul documento approvato con i voti di tutti gli altri presenti."


Napolitano viene citato, ma non si parla di "dura replica" come urla Il Fatto nel suo titolo.
Viene riportata l'opinione di tre ragazze coccodè e di un 'fido', che danno questa chiave di lettura degli interventi dell'ANM.
E gli stessi magistrati respingono la richiesta del solo Reale di protestare con Napolitano.
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Re: Piuff: la Cassazione conferma la condanna al cavaliere

Messaggioda flaviomob il 22/09/2013, 13:34

Ma scusa, se un magistrato in prima linea afferma "siamo stati lasciati soli", a chi alluderà mai, considerando che il PDR presiede il CSM? E poi certo che respingono la richiesta di protestare con Napolitano: sono responsabili e sanno bene che cosa scatenerebbe strumentalmente nel centrodestra, ma è vergognoso ver-go-gno-so parlare di equidistanza quando da una parte ci sono giudici che rischiano la vita per fare il proprio dovere e dall'altra un frodatore fiscale che va con prostitute minorenni.


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Re: Piuff: la Cassazione conferma la condanna al cavaliere

Messaggioda flaviomob il 22/09/2013, 13:42

Il SOLE:

L'Anm contro la campagna anti-toghe del Cavaliere: «Chiediamo rispetto»

«Rispetto, a tutela dello Stato di diritto, per il ruolo e la collocazione della magistratura». È quanto chiede, al termine di una settimana infuocata dalle polemiche per gli attacchi alle toghe al centro dell'ultimo video messaggio di Silvio Berlusconi, l'Associazione nazionale magistrati, che oggi ha approvato un documento per ribadire con forza la "non belligeranza" dei magistrati nella guerra dichiarata dal leader di Forza Italia. Aprendo i lavori del Comitato direttivo dell'associazione, il presidente Rodolfo Sabelli ha denunciato l'escalation di accuse e insulti alla categoria che hanno accompagnato le ultime sentenze di condanna del Cavaliere, attacchi divenuti sempre piu' frequenti, fino a trasformarsi in una «campagna organizzata di delegittimazioni».

Toghe responsabili anche se molti evocano contrapposizione
Contro gli attacchi, si legge nel documento finale, la magistratura «ha sempre reagito con forte senso di responsabilità, senza spunti polemici e sovraesposizioni personali» nonostante gli sforzi di una parte politica di evocare «una contrapposizione inaccettabile rispetto all'esercizio della giurisdizione».
articoli correlati


Riforme Giustizia condizionate da interessi di parte
Nell'analisi di Sabelli, le riforme sul fronte della giustizia continuano ad essere condizionate da interessi di parte: dopo «la stagione delle leggi ad personam», è la volta del Ddl Palma sulla responsabilità disciplinare dei magistrati, approvato dalla Commissione Giustizia del Senato. Le barricate alzate dalla magistratura contro il Ddl - ha spiegato Sabelli - non sono frutto «di pregiudizio o preconcetto», ma contrastano norme che «potrebbero avere un utilizzo punitivo con indebita compressione della libertà di espressione dei magistrati».
La replica a Napolitano: noi mai contrari a riforme
Il documento, approvato all'unanimità, risponde anche alle sollecitazioni giunte venerdì dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che parlando del rapporto tra Magistratura e politica e riforma della giustizia, da un lato ha preso nettamente la difesa delle toghe condannando il «conflitto tra politica e giustizia» («mondi ostili guidati dal sospetto reciproco»); dall'altra ha anche condannato arroccamenti corporativi e atteggiamenti inopportuni, auspicando comunque una riforma della giustizia. Sul punto, l'Anm ricorda di aver sempre contribuito «alla discussione sulle riforme con proposte e iniziative destinate a realizzare i principi costituzionali», e i magistrati hanno «tutti collaborato attivamente all'attuazione delle riforme già varate, con spirito di servizio e senso del dovere». Uno spirito positivo che continuerà in futuro perché, ribadisce il documento, «la magistratura, nell'adempimento dei propri compiti istituzionali, non è e non può essere impegnata in alcuna contrapposizione».


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Re: Piuff: la Cassazione conferma la condanna al cavaliere

Messaggioda Robyn il 22/09/2013, 13:59

La stessa cosa vale per la legge contro l'omofobia.Semplici opinioni fatte da cittadini comuni o da associazioni di varia natura non costituiscono reato.Altra cosa è l'incitamento all'omofobia,alla stransofobia,al razzismo,alle violenze fisiche alle discriminazioni.Si tratta di salvaguardare sempre la libertà di espressione,sia essa di semplici cittadini, della magistratura,dei partiti,delle associazioni di varia natura.La libertà,e la libertà di espressione,non hanno mai un'applicazione parziale.Dire di essere contrario al matrimonio gay non costituisce reato
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Re: Piuff: la Cassazione conferma la condanna al cavaliere

Messaggioda Robyn il 22/09/2013, 15:39

E' una cosa che rientra nel principio della libertà di espressione.Senza la libertà d'espressione la democrazia non c'è.La libertà d'espressione è garantita dall'art 21 della costituzione.Tutti i cittadini hanno diritto di esprimere il proprio pensiero con con lo scritto ed ogni altro mezzo di diffusione.In alcuni casi non si accetta questo principio pensiamo al solo fatto che Nicki V aveva detto a Monti di essere un liberale conservatore e questa cosa non gli era andata giù.Ma che cosa aveva detto?
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Re: Piuff: la Cassazione conferma la condanna al cavaliere

Messaggioda cardif il 22/09/2013, 21:09

Flavio:
beh, il titolo de Il Sole parla di Anm contro la campagna anti-toghe del Cavaliere e chiede rispetto. Non parla di 'dura replica' a Napolitano.

Il Giudice Alessandra Galli, presidente del collegio giudicante nel processo Mediaset, si è lamentata. Anche Napolitano sa che guerra avrebbe scatenato il centrodestra se durante il processo a Mediaset si fosse schierato in difesa di questi giudici, penso.
E' difficile capire, non ascoltando bene il suo intervento anche nel tono, ma perché non pensare che non è una recriminazione contro il PdR ma una costatazione: soli da parte dell'opinione pubblica? soli da parte della stampa indipendente contro quella prezzolata che l'attaccava? Soli da parte della stessa ANM?
Napolitano ha più volte difeso la magistratura. Anche Il Sole, sopra, scrive che "ha preso nettamente la difesa delle toghe.
Peraltro io credo che un Giudice debba essere solo con la sua coscienza nel giudicare.

Napolitano prende atto dell'esistenza del conflitto, ma mica lo attribuisce alla magistratura. La quale, giustamente, come riporta Il Sole, ribadisce con forza la 'non belligeranza' dei magistrati nella guerra dichiarata dal leader di Forza Italia e denuncia l'escalation di accuse e insulti alla categoria da parte di politici e giornalisti vicini al delinquente.

Napolitano dice che "Ne dovrebbe scaturire anche, tra i magistrati, un'attitudine meno difensiva e più propositiva rispetto al discorso sulle riforme..."
E i magistrati dichiarano: "noi mai contrari a riforme". Tutta qui la 'dura replica' a Napolitano. Bene.
Secondo Il Sole il PdR ha anche 'ha anche condannato arroccamenti corporativi e atteggiamenti inopportuni, auspicando comunque una riforma della giustizia'.
Forse in questa frase del PdR: 'Ci tocca operare in questo senso, senza arrenderci a resistenze ormai radicate e a nuove recrudescenze del conflitto da spegnere nell'interesse del paese." Bene.

Il Fatto ha visto una tempesta in un bicchier d'acqua pretendendo che il PdR si schierasse a favore della MAGISTRATURA contro un piccolo delinquente. Mi sembra spropositato. Si fosse trattato di conflitto tra Magistratura e Parlamento o Governo, ci poteva pure stare.
Ma è solo la mia opinione.
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: Piuff: la Cassazione conferma la condanna al cavaliere

Messaggioda Robyn il 22/09/2013, 21:20

Infatti pretendere che il Presidente della Repubblica si schieri da una parte è una cosa che manca di cultura istituzionale perchè la figura del Presidente della Repubblica non può essere di parte anche se espressione di una parte ma neutra di garanzia e imparziale.Il fatto che nel nostro paese si deformano frasi può essere anche mancanza di una cultura lib cioè la libertà di espressione cercando di sopprimerla.La libertà di espressione però non deve mai superare certi limiti nel senso che se scade nell'offesa o nell'insulto non funziona più da critica e da stimolo.La garanzia è non eccedere mai
Frasi come it is taleban oppure liberale conservatore non possono costituire un'offesa se hanno un'intento di stimolo di critica o utilizzate in modo spiritoso.Non è una novità che l'Italia è un paese poco liberale ,ma bisogna anche imparare a saper essere lib ->PS Per esempio Fassina si è dovuto fare tre mesi a Regina Coeli per il solo fatto di aver detto che la pressione fiscale troppo alta incoraggia l'evasione,nonostante abbia detto che l'evasione è sempre reato.Giudicato dal comitato centrale della Ggli direttamente da Susanna Camusso
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Re: Piuff: la Cassazione conferma la condanna al cavaliere

Messaggioda pianogrande il 23/09/2013, 10:46

La magistratura deve applicare la legge a tutti.
E' quel "a tutti" che dà fastidio.
Tutto qua.
Se si limitasse a mandare in galera chi sottrae una banana al fruttivendolo, i potenti mica se la prenderebbero più di tanto.
E' questo l'oggetto del contendere.
Quello che è veramente scandaloso (e se non dobbiamo attribuirlo alla magistratura lo attribuiamo al legislatore) è il fatto che un condannato in via definitiva non stia ancora scontando la pena e parli al paese a reti unificate e sieda in parlamento.
Altro scandalo (qui le leggi possono molto meno) è che sia un leader politico con un partito (e quindi parte della popolazione) che lo sostiene e lo segue e gli obbedisce ciecamente.
In un paese in cui risiedono milioni di persone responsabili di tutto questo, un Napolitano, così tanto criticato, fa parte dei gioielli di famiglia.
Ultima modifica di pianogrande il 23/09/2013, 10:48, modificato 2 volte in totale.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Piuff: la Cassazione conferma la condanna al cavaliere

Messaggioda flaviomob il 23/09/2013, 10:47

E Napolitano che fa?

(Philippe Ridet, corrispondente da Roma di Le Monde)

Delle due l’una: o il presidente della repubblica Giorgio Napolitano è sordo come una campana oppure non ha la televisione. Lungi da noi l’idea di voler prendere in giro un uomo anziano che in due occasioni è riuscito con abilità a imporre agli italiani un governo di coalizione che non volevano: prima quello guidato da Mario Monti nel novembre 2011 e poi quello di Enrico Letta nell’aprile 2013. Dalla formazione di questi governi dipendeva, per lui, la sorte del paese e con essa la sorte dell’intera zona euro.

Ma per essere troppo prudente, per essere accomodante con tutti – le capre del Pdl e i cavoli del Partito democratico (o viceversa) – per paura che facciano esplodere gli equilibri che si sforza di mantenere, il capo dello stato finisce francamente per irritare. Il suo intervento del 20 settembre nel quale ha chiesto che cessino “gli scontri fra politica e giustizia”, senza fornire ulteriori precisioni, è francamente fastidioso. Anche se poi ha aggiunto, e a ragione, che la giustizia – della cui indipendenza è garante in qualità di presidente del consiglio superiore della magistratura – deve avere “un’attitudine meno difensiva e più propositiva rispetto al discorso sulle riforme”.

Ma chi era stato, due giorni prima, a paragonare i magistrati a “una malattia”? Chi aveva evocato “la via giudiziaria verso il socialismo” di cui i giudici sarebbero l’avanguardia? Chi da vent’anni parla di una “guerra” tra lui e la giustizia? Era così difficile pronunciare il nome di un uomo – immagino che abbiate capito tutti che si tratta di Silvio Berlusconi – condannato definitivamente a quattro anni di prigione per frode fiscale dopo una procedura durata dieci anni e che ha visto il coinvolgimento di una quindicina di magistrati?

Mettendo su un piede di parità il condannato che rifiuta di sottomettersi alla sua pena e la giustizia che vorrebbe vederla applicata, Napolitano non fa altro che riprendere la difesa di Berlusconi e dei suoi sostenitori lasciando insinuare il dubbio che la seconda avrebbe un conto da regolare con il primo. Anzi, rifiutando di nominare esplicitamente una delle parti di questo preteso “conflitto”, ha accredito l’idea, già molto diffusa e molto utilizzata dall’ex presidente del consiglio, che tutti gli italiani potrebbero rifiutare una condanna dubitando dell’imparzialità dell’istituzione che la ha inflitta. Insomma, un bel discorso!

(Traduzione di Andrea De Ritis)

http://www.internazionale.it/opinioni/p ... no-che-fa/

PS: Intanto riparte la macchina del fango

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/09 ... go/718906/


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Re: Piuff: la Cassazione conferma la condanna al cavaliere

Messaggioda cardif il 23/09/2013, 14:29

E' una delle opinioni di Philippe Ridet che Napolitano "è riuscito con abilità a imporre agli italiani un governo di coalizione che non volevano". Le altre sono campate in aria, secondo me. Ma va bene così.
Lungi da me prendere in giro questo opinionista.
Lui saprà che la Francia è una repubblica (semi)presidenziale, dove pochi conoscono il Primo Ministro, che può essere scelto e revocato dal capo di Stato eletto dal popolo.
Lui saprà che l'Italia è una Repubblica parlamentare, dove i partiti si accordano e propongono un governo (o anche accettano un governo proposto dal PdR) a cui i parlamentari, rappresentanti del popolo, danno la fiducia. Gli stessi parlamentari scelgono il PdR, mica il popolo.
E' pura fantasia pensare che il PdR, in Italia, possa imporre un governo al Parlamento (e quindi agli italiani da questo rappresentati), se questo non gli dà la fiducia.
La guerra che un delinquente e la parte che lo sostiene fa contro la magistratura è cominciata venti anni fa, quando il delinquente 'scese in campo' per salvarsi da processi già avviati e da un fallimento vicino. Fu il popolo ignorante a dargli credito, male informato da media asserviti e da mezzi a lui concessi dalle scelte dei politici (decreti Berlusconi del governo Craxi e legge Mammì del governo Andreotti, PdR Cossiga).
Che uno sia amato da una parte del popolo ed abbia una rappresentanza consistente in Parlamento, delinquente o meno che sia come Berlusconi o Grillo, è la forma di democrazia rappresentativa che abbiamo.
Una forma di organizzazione in cui il Capo dello Stato possa schierarsi e sostenere un potere su un altro, o addirittura incidere sulla sorte di un leader politico, sarebbe troppo autocratica per i miei gusti.
Insomma: c'è la magistratura che giudica e commina pene, applicando leggi che il Parlamento, rappresentante del popolo, ha approvato.
Che poi in parlamento ci vada gentaglia ad approvare leggi che interessano il loro leader, anche se delinquente, è deprecabile (cioè è una vera schifezza), ma che si può fare? Chiedere che, al di sopra della magistratura e del parlamento, ci sia uno che cancelli leggi e commini pene? E che, sarebbe democrazia questa? L'invocazione dell'intervento di un Santo Superiore riguarda un altro ambito. Se poi si vuol crocifiggere un San Sebastiano qualunque, va bene.
Qua così funziona: alle elezioni si presenta uno che promette pulizia, va in Parlamento e, se ha la maggioranza, fa la pulizia promessa, facendo leggi opportune.
Se poi parte degli elettori manda gentaglia e imbroglioni a rappresentarla, anche questa è una vera schifezza, ma che si fa? Non è politicamente corretto dire che quell'elettorato è ignorante o in malafede, anche se così è.
Va trovata un'altra forma di rappresentanza popolare? Chi se la sente la cerchi.
Il popolo deve scegliere; come: piazza per piazza? E' sicuro che la piazza di Roma scelga la stessa cosa che vuole la piazza di Palermo o di Milano?
Non so... forse ho divagato, e non è utile.

L'ANM ha dato una dura risposta, sì, ma al ddl Palma che vuole imporre una 'Grave limitazione alla libertà di espressione dei giudici' e di cui qui non si parla.
Ma mo' mi so' capito bene?
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