da flaviomob il 25/09/2013, 0:21
Repubblica:
Milano, De Gregorio ai pm: "Così Berlusconi
da premier bloccò la rogatoria a Hong Kong"
L'ex senatore svela ai magistrati milanesi come l'allora presidente del consiglio intervenne per ostacolare il processo Mediatrade. Per rallentare il lavoro dei magistrati l'ex premier chiese l'intervento dell'ambasciata cinese
di EMILIO RANDACIO
Silvio Berlusconi, nelle vesti di presidente del consiglio, si attivò con le autorità di Hong Kong per bloccare una rogatoria dei pm milanesi nell'inchiesta Mediaset. A sostenerlo è l'ex senatore campano Sergio De Gregorio. Ascoltato a verbale due settimane fa a Milano dal pm Fabio De Pasquale, De Gregorio ha svelato gli interventi diplomatici effettuati da lui direttamente e del Cavaliere, per ostacolare l'inchiesta.
"Berlusconi mi disse che l'ambasciatore cinese avrebbe fatto quanto in suo potere per bloccare questa rogatoria", ha sostenuto De Gregorio. Per l'ex senatore, l'obiettivo del Cavaliere era fermare le richieste di indagine della Procura di Milano su alcune società riconducibili a Frank Agrama, ritenuto dai pm il socio occulto di Berlusconi nella costituzione di fondi neri. De Gregorio fa riferimento a un incontro riservato fra l'ambasciatore cinese in Italia, Dong Jinyi, e Berlusconi. Un incontro al quale De Gregorio non partecipò "perché non volevo apparire troppo presenzialista. So che l'incontro è stato a Palazzo Grazioli e che vi partecipò anche Valentino Valentini, consigliere politico di Berlusconi".
"Dopo la caduta del governo Prodi - ha proseguito De Gregorio - continuai a occuparmi della vicenda relativa alla rogatoria Mediaset mantenendo i rapporti con la rappresentanza di Hong Kong, ma solo a livello informativo: il più era stato fatto, la questione sembrava risolta".
"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)