da flaviomob il 20/05/2013, 23:48
Il femminicidio è una realtà che è stata ignorata per decenni dai media ed oggi è salita alla ribalta dell'attenzione pubblica. Se da più fonti si sottolinea che i dati non sono quelli di un incremento del numero di omicidi di donne da parte di uomini (ex coniugi, ex partner, spasimanti, etc), va anche detto che la stessa percezioni degli omicidi di mafia è mutata nel tempo e proprio l'evoluzione della sensibilità e della risposta a questo tipo di comportamenti, che la società ha iniziato a considerare non più tollerabili. Va anche aggiunto che le statistiche non possono essere considerate del tutto affidabili: la tendenza a nascondere, negare, simulare di fronte a questi eventi molto probabilmente influenza anche i dati di cui disponiamo. Quanti omicidi irrisolti di donne non vengono catalogati come femminicidi? Quanto è elevato il dato relativo a maltrattamenti, violenze, stalking e altri tipi di minacce o persecuzioni che non vengono denunciate per vergogna o per paura? La realtà dei fatti, io credo, è il sottofinanziamento e il progressivo abbandono da parte di stato ed enti locali verso una delle poche forme di reale protezione per donne minacciate, le comunità mamma-bambino (per donne sole con figli piccoli), che permettono a donne in grave difficoltà di lasciare luoghi e contesti in cui sono in grave pericolo, soggiogabili e ricattabili.
"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)