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Vent'anni di inciucio

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Vent'anni di inciucio

Messaggioda flaviomob il 30/04/2013, 1:04

http://siamolagente.altervista.org/marc ... 1679687500

Dal decreto salva-Milan alle rogatorie: 16 anni di leggi “cucite” addosso a Silvio Berlusconi. Con il cosiddetto “legittimo impedimento” sale a 37 il numero dei provvedimenti ad personam varati dal 1994, cioè dall’entrata in politica di Silvio Berlusconi, contando soltanto quelli di cui si sono giovati personalmente il premier o una delle sue aziende.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: Vent'anni di inciucio

Messaggioda ranvit il 30/04/2013, 11:09

Chi lo ha consentito, Babbo Natale? O la sinistra italiana...tutta! Quella riformista per mediocrità e quella radicale per l'antiberlusconismo fine a se stesso...e l'elettorato italiano che a maggioranza lo ha sempre votato: Ma se è cosi' (cioè non Babbo Natale :D ) è il risultato della democrazia, o no??? :roll:
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Vent'anni di inciucio

Messaggioda Iafran il 30/04/2013, 13:55

L'inciucio è il risultato della manipolazione della democrazia e delle grandi lobbies (invisibili?) che decidono per tutti in Italia ... e a loro modo.
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Re: Vent'anni di inciucio

Messaggioda Robyn il 30/04/2013, 18:59

Gli elettori del M5S possono avere mille ragioni tra cui il mancato ricambio generazionale,la mancanza di sobrietà della politica,l'austerità senza redistribuzione,le mancate riforme,ma non vanno ascoltati sù alcune cose
Dal csx sono transitati al M5S elettori dell'Idv che erano temporanemente transitati sul PD dopo gli scandali dell'Idv e parte di quelli della sinistra radicale.In primi sfruttando le difficoltà contingenti non vogliono che in Italia si costruisca una democrazia normale impedendo il processo di pacificazione scambiandolo per inciucio,i secondi che fanno della loro bandiera lo scontro anticapitalista.Tutti siamo coscienti del problema del conflitto di interessi e di altre cose,ma questo non ci libera dal fatto che dobbiamo impegnarci per costruire la democrazia compiuta europeizzando il nostro paese
Locke la democrazia è fatta di molte persone
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Re: Vent'anni di inciucio

Messaggioda Iafran il 30/04/2013, 20:18

Robyn puoi pensare che ci possono essere delle persone che la pensano diversamente e che credono che i rappresentanti che eleggono debbano mantenere fede alle loro promesse?
Uno del PD ha detto: "Questo governo nasce per salvare l'Italia". I cittadini sanno benissimo chi sono i diretti responsabili e non vogliono essere presi per il naso da quelli che predicano che questa "rappacificazione nazionale alla luce del sole" sia il rimedio dei guasti prodotti dal connubio continuo del Cs con gli avventurieri politici.
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Re: Vent'anni di inciucio

Messaggioda Iafran il 14/05/2013, 9:58

L'inciucio è alla base di una particolare "giustizia" ... che sanziona chi fa il proprio dovere e che irrita le persone oneste.
. . . . . .
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05 ... re/593248/

Caso Ruby, il Csm censura l’unica persona che fa il suo dovere di Bruno Tinti

Personaggi. Annamaria Fiorillo: sostituto procuratore presso la Procura dei minori di Milano. Ingiunge a Giorgia Iafrate di affidare a una comunità la minorenne marocchina Ruby. Giorgia Iafrate: commissario presso la Questura di Milano. Viola le direttive ricevute e affida Ruby alla igienista dentale di B., Nicole Minetti. Pietro Ostuni: capo di gabinetto. “Consiglia” a Giorgia Iafrate di ignorare le direttive di Annamaria Fiorillo. Silvio Berlusconi detto B.: presidente del Consiglio. “Consiglia” a Pietro Ostuni di ingiungere a Giorgia Iafrate di ignorare le direttive di Annamaria Fiorillo. Roberto Maroni: ministro dell’Interno. Afferma pubblicamente che la Polizia aveva affidato Ruby alla Minetti obbedendo alle direttive impartite da Annamaria Fiorillo. Edmondo Bruti Liberati: procuratore della Repubblica di Milano. Emana un comunicato stampa in cui afferma che l’affidamento di Ruby si è “svolto correttamente”. Monica Frediani: procuratore della Repubblica per i minori di Milano. Vieta ad Annamaria Fiorillo di parlare con i giornalisti per smentire le affermazioni false di Maroni e Bruti Liberati. Consiglio Superiore della Magistratura, detto Csm, composto da membri togati (magistrati nominati dalle correnti) e da membri laici (persone nominate dai partiti). Rifiuta di aprire una pratica a tutela richiesta da Annamaria Fiorillo al fine di smentire le menzogne di Maroni e Bruti Liberati; poi condanna disciplinarmente la stessa per aver spiegato ai giornalisti che Maroni e Bruti Liberati avevano mentito.
Trama della tragicommedia (farsa/tragedia?). La minorenne Ruby è accusata di furto, fermata durante la notte. Si accerta che è senza fissa dimora. Il Pm minorile Fiorillo ordina alla polizia di affidarla a una comunità (così prescrive la legge). Il potente B., probabilmente amante di Ruby, teme che costei lo “sputtani” e “ordina” di consegnarla alla sua fida “igienista dentale”. Ostuni e Iafrate, lieti di compiacere il potente ovvero spaventati da lui, obbediscono. Molti cantastorie raccontano il trionfo del vizio; forte è l’indignazione dei benpensanti. Maroni, compagno di governo di B., spontaneamente o sollecitato, li rassicura con una menzogna: la Polizia ha fatto il suo dovere, obbedendo agli ordini del pm. Bruti Liberati gli fa eco, non si sa se con consapevole menzogna o superficiale accertamento: la Polizia ha agito “correttamente”.
Fiorillo si incazza: mi fanno passare per ignorante o, peggio, serva di B.; chiede al Csm di valutare i fatti e intervenire a sua tutela perché sia chiaro che ella ha fatto il suo dovere, applicando la legge. Il Csm (che di pratiche a tutela ne ha fatte qualche migliaio) si dichiara non competente. Bruti Liberati si guarda bene dal correggere il suo falso comunicato. Fiorillo, abbandonata da tutti e additata come incompetente professionista al pubblico disprezzo, racconta a giornalisti cartacei e televisivi come sono andate le cose.
Bugiardi colposi e dolosi si arrabbiano e il Csm condanna Fiorillo per aver trasgredito all’ordine esplicito del suo capo Frediani. Per scaricarsi la coscienza, il Csm affetta virtuosa integrità: condanno perché la legge è legge; ma sento il bisogno di affermare che la vicenda si è svolta così come ha dichiarato Fiorillo. Qualche anno dopo, uno scriba ignoto, indignato per lo strazio arrecato alla virtù e per l’omaggio offerto al vizio, riprende la storia e ne immagina un confortante sviluppo. Annamaria Fiorillo si ricorda della favola del panettiere, del Re di Prussia Federico II e del giudice di Berlino; e presenta un ricorso alla Corte di Cassazione. Racconta che il sostituto procuratore generale che chiese la sua condanna al Csm era Elisabetta Cesqui, personaggio di spicco di Magistratura democratica, di cui Bruti Liberati è stato a lungo presidente ed è vera e propria icona. Sommessamente lamenta che ragioni di opportunità (anche i pm debbono essere e apparire imparziali) avrebbero consigliato di affidare l’accusa a persona meno legata al procuratore di Milano, il cui comunicato stampa sarebbe stato platealmente smentito dalla sua assoluzione.
Invita la Corte a valutare l’incoerenza del Csm che sollecitamente incolpa lei per aver disatteso l’ordine del procuratore dei Minori Frediani; e che però non assume alcuna iniziativa nei confronti del procuratore di Milano Bruti Liberati. Eppure costui non solo ha emesso un comunicato obiettivamente falso (questo sì indice di scarsa professionalità e colpevole ingenuità) ma ha omesso, una volta noti i fatti, di emetterne altro, a correzione del primo, a tutela dell’immagine pubblica e professionale di lei stessa Fiorillo e della Procura dei minori. Ricorda infine che lo stesso Csm (Sezione Disciplinare del Csm n. 52/99) aveva ritenuto “giustificate le dichiarazioni alla stampa, fatte per rispondere ad accuse già pubblicate su una certa testata giornalistica, e che esigevano il diritto di ripristinare la rappresentazione reale del proprio operato, contro rovesciamenti di prospettiva distorti e/o offensivi per sé e/o per l’ufficio giudiziario di appartenenza”. La Corte di Cassazione si rende conto dell’oltraggio patito da Fiorillo e applica l’esimente della legittima difesa: in linguaggio paragiuridico (per l’occasione preso in prestito da Marco Travaglio) scrive in sentenza che mandare impuniti funzionari pavidi o compiacenti e magistrati disattenti ed eccessivamente prudenti, “censurando” l’unica persona che ha fatto il proprio dovere, è un vero schifo.
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Vent'anni di inciucio (e prima?)

Messaggioda franz il 14/05/2013, 13:03

considerato che prima di questi cosiddetti 20 anni di inciucio c'è stato il periodo del consociativismo, direi che non c'è alcuna differenza tra prima e seconda repubblica.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
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Re: Vent'anni di inciucio

Messaggioda pianogrande il 14/05/2013, 20:44

Cioè, a Letta, per essere il nuovo Craxi, manca solo di scendere al 10 %?
Se ci si mette di impegno ......
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Vent'anni di inciucio

Messaggioda Robyn il 15/05/2013, 11:06

non c'è nessun'inciucio perchè i numeri in parlamento sono stati quelli che sono stati
Però si può sfruttare questa occasione per passare alla democrazia compiuta,quindi tra Parigi,Berlino e Londra andrei a Londra,a westminster.Però il passaggio alla democrazia compiuta esige diverse cose tra cui la risoluzione dell'immensa anomalia di sb.La prima è fare la legge sul conflitto di interessi non punitiva che permette di accedere in parlamento o a cariche di governo solo se si affida ad un'autorità terza la gestione di Tv carta stampata"blind trust".La seconda è impedire che chi ha precedenti penali possa accedere in parlamento e questo dovrebbe rientrare nella riforma dei partiti.Infatti la separazione dei poteri tra magistratura,legislativo ed esecutivo può essere messa a rischio se in parlamento c'è chi ha precedenti penali.Infatti questi potrebbero mettere a rischio l'indipendenza della magistratura ponendola sotto il controllo dell'esecutivo.Di conseguenza in progressione a questa si verifica un'altra interferenza tra potere legislativo e magistratura,proprio perchè la magistratura teme che possa essere messa a rischio la sua indipendenza.Poi c'è il tema del centro nei partiti.Il centro come partito non esiste più.Guardare a centro,uno dei tanti significati che ha è riuscire a contenere le spinte antistituzionali a destra con la riforma delle istituzioni e dei partiti e le spinte ultramoderniste a sinistra senza venire meno ai valori e ai principi di una sinistra che si chiami in questo modo oltre naturalmente a stabilire una leale competizione fra partiti alternativi ma che hanno una base comune in cui agiscono
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