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La legge anticorruzione secondo Davigo

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La legge anticorruzione secondo Davigo

Messaggioda lucameni il 20/10/2012, 2:33

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10 ... to/387100/



L
Legge anticorruzione, Piercamillo Davigo: “L’elenco di ciò che manca è infinito”


Altro che brodino, come il Financial Times ha definito la legge anticorruzione. Per Piercamillo Davigo, consigliere della Corte di Cassazione, “se uno è rigoroso, fa le cose diversamente”. A partire da un certo regalino che il magistrato di Mani Pulite proprio non si spiega.

Dottor Davigo, cosa la stupisce di più di questa legge?
Direi il fatto che hanno dimezzato le pene previste nel caso di concussione per induzione. Perché l’hanno fatto?

L’Ocse chiedeva da tempo all’Italia di punire il privato che paga il pubblico ufficiale, cioè il concussore, e questa legge lo prevede. Non basta?
No, perché così si aggira soltanto l’obbligo di punire chi dà denaro al funzionario pubblico, traendone vantaggi. Il concusso alla fine la fa franca. Viene punito, ma la pena è ridotta. E le norme favorevoli sono retroattive. Con il risultato che molti processi in Cassazione verranno annullati.

Meglio eliminare la retroattività?
No, meglio non ridurre le pene!

Quanto ci manca per essere conformi alle richieste dell’Europa?
Non so cosa fosse ottenibile, ma di certo l’Italia è ancora molto indietro rispetto agli altri Paesi europei. Se solo ci fosse la volontà, basterebbe procedere in modo molto più semplice, copiando le convenzioni internazionali. Così saremmo conformi di sicuro.

Cosa cambia per quanto riguarda il traffico di influenze, cioè quando i potenti si mettono d’accordo per darsi un aiuto (illecito) reciproco?
In questo caso il vero problema è che la pena edittale prevista per questo reato (cioè la reclusione a tre anni) non consente le intercettazioni telefoniche. Ma come pensano di scovare questi reati? Li scopriremo solo se ce li verranno a raccontare.

Almeno, però, hanno aumentato i termini per la prescrizione da 7 anni e mezzo a 11 per i reati di corruzione, concussione per induzione e traffico di influenze. Basterà per terminare in tempo i processi?
C’è un equivoco di fondo. Non sono i termini di prescrizione a essere necessariamente troppo brevi, il problema è che in Italia la prescrizione comincia a decorrere non dalla scoperta del reato, ma da quando il reato è stato commesso. E di solito non si becca il criminale in flagrante. E’ ridicolo: in altri paesi, una volta che il processo comincia, i termini per la prescrizione non decorrono più. Poi c’è un’altra questione.

Quale?
Da noi ci sono 35 mila fattispecie di reati penali, e invece di ridurle, questa legge le ha ulteriormente aumentate. Rendiamoci conto che anche se abolissimo il 90 per cento dei reati, ne resterebbero ancora migliaia.

Forse però andrebbe introdotto il reato di autoriciclaggio. Oggi quelli che, ricevute le mazzette, usano i soldi per acquisti e investimenti, non vengono puniti.
Il ministro Severino ha detto che non voleva ritardare i tempi del disegno di legge, che se ne occuperà a parte. Forse ha ragione. Però noto che l’autoriciclaggio è stato inserito nella lista dei reati persino in Vaticano…

Hanno anche evitato di reintrodurre il falso in bilancio, cancellato dal governo Berlusconi.
Lasciamo stare, l’elenco di quello che manca è infinito.

Cosa pensa invece dell’incandidabilità? I condannati in via definitiva a pene superiori ai 2 anni dovranno mollare la poltrona.
Già. Peccato che oltre il 90 per cento delle condanne, anche quelle per concussione, tra rito abbreviato e attenuanti generiche vanno pesantemente sotto i due anni. E poi basta che uno patteggi per evitare la condanna. E quindi l’incandidabilità.

Twitter: @BorromeoBea

da Il Fatto Quotidiano del 19 ottobre 2012
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Re: La legge anticorruzione secondo Davigo

Messaggioda ranvit il 20/10/2012, 7:57

E' cosi'....acqua fresca... :oops:
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: La legge anticorruzione secondo Davigo

Messaggioda franz il 20/10/2012, 8:51

ranvit ha scritto:E' cosi'....acqua fresca... :oops:

Sarà ma intanto nessuno in 20 anni aveva mai fatto cotanta acqua fresca, nemmeno il governo Prodi I, Amato, D'Alema e Prodi II.
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Re: La legge anticorruzione secondo Davigo

Messaggioda lucameni il 20/10/2012, 10:58

A fronte di un obbligo a carico dell'Italia, disatteso da anni, che sia venuta fuori una robetta del genere, con norme addirittura che alleggeriscono la posizione dei condannati (si veda la concussione), è qualcosa di indecente.
A quel punto, se doveva essere emanata una normativa non soltanto inefficace ma addirittura a favore dei corrotti e corruttori (siamo questi paradossi nel ratificare una legislazione "ANTIcorruzione), meglio non farne di nulla. Così direbbe una persona onesta e ben intenzionata a combatterla la corruzione.
Quindi si spiega perfettamente perchè sia stata approvata da questi egregi signori, che immagino molto riformisti e moderati.
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Re: La legge anticorruzione secondo Davigo

Messaggioda ranvit il 20/10/2012, 11:19

http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... ref=HREA-1


L'EDITORIALE

Non solo spread
di EZIO MAURO
Lo leggo dopo



NO, signor Presidente del Consiglio: non può essere "soddisfatto" se la legge anticorruzione verrà approvata così com'è alla Camera. Questo è quanto vogliamo dire a Mario Monti, anche a nome dei 330 mila cittadini che hanno firmato l'appello di "Repubblica" per varare al più presto la legge, chiedendo però al governo "di non essere il notaio delle inerzie altrui" e delle resistenze della destra berlusconiana.

Quei cittadini, come molti altri, non chiedono una legge qualunque, di facciata, che possa essere esibita in Europa ma risulti inutile o dannosa in Italia. Questo avevamo detto consegnando le prime 250 mila firme al ministro Severino con urgenza, con la raccolta in corso, proprio perché il governo avvertisse in tempo l'impegno e la partecipazione della pubblica opinione, "un'opportunità, ma soprattutto una grande responsabilità".

Monti oggi ammette che il governo avrebbe voluto fare di più e "andare più in là", e fa notare che nessun governo precedente, di qualsiasi colore, ha fatto meglio. Il Guardasigilli aggiunge che il governo è composto da persone "oneste". Ma tutto questo, che è vero, non giustifica: anzi obbliga ancora di più.

La corruzione sta taglieggiando i cittadini, sta corrodendo le istituzioni, sta avvelenando la politica, sta pesando sull'economia. Gli scandali si moltiplicano, e sono clamorosi. Il governo non può non vederli. E non può non

sapere, in coscienza, che, come dice il Csm, la legge è "un passo indietro" pericoloso, soprattutto sul falso in bilancio, sulla concussione, sul voto di scambio, sull'antiriciclaggio, sulle prescrizioni.

Il governo non può limitarsi a registrare i veti e le pretese di chi non vuole una legge seria ed efficace. Il Paese non ha più tempo. Dunque il Premier e il Guardasigilli devono alzarsi in Parlamento per proporre le modifiche che rendano concreta la lotta contro la corruzione, in modo che chi è contrario se ne assuma la responsabilità davanti ai cittadini. Onestà non significa soltanto non rubare, ma fare ciò che è giusto e utile al Paese. E il dopo-Monti, di cui tanto si parla, si misura su queste cose e non solo sullo spread.
(20 ottobre 2012)
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Re: La legge anticorruzione secondo Davigo

Messaggioda flaviomob il 20/10/2012, 13:27

Mauro ha ragione. Del resto, con questo PDL in parlamento che cosa è possibile accettarsi? E come rileva correttamente Franz, neppure il cs si è distinto, prima, in questo senso. Possiamo solo mobilitarci e continuare a farci sentire sperando che il cs vinca le elezioni e ci sia un rinnovamento sufficiente, tra i parlamentari, da portare finalmente avanti questa battaglia. Che poi il principale motivo per cui molte aziende / investitori mondiali non entrano in Italia è proprio questo: il terrore di non essere concorrenziali nel paese della mafia e di tangentopoli, se si rispettano le regole. Perché chi non rispetta le regole gode dell'impunità pressoché totale. Poi, anche alcune regole sono da cambiare in fretta.

In ogni caso, dobbiamo farci sentire.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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