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Certificazioni. Fino a che punto sono affidabili?

MessaggioInviato: 15/10/2012, 12:09
da pianogrande
Pakistan, operai bruciati vivi. Ma la fabbrica aveva certificazione italiana.

Sono assolutamente per la eliminazione di queste certificazioni che per stessa ammissione dei certificatori non comportano vigilanza ma visite concordate in anticipo.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10 ... na/382115/

Per quanto ne so, tutte le certificazioni avvengono con lo stesso criterio: visite concordate ed effettuate da enti che sono fornitori della società ispezionata.

Credo sia tutto da rivedere.

Sopratutto la conformità dal punto di vista della sicurezza e della ecologia (e perché no, anche della qualità) dovrebbe essere verificata da enti indipendenti dal controllato.

Una vecchia storia.

Re: Certificazioni. Fino a che punto sono affidabili?

MessaggioInviato: 15/10/2012, 13:15
da franz
Si puo' certificare che un'autovettura è sicura o piu' sicura di altre.
Cinture, airbag, abs, antipatinamento, cellula di sicurezza, elettronica, ...
ma poi uscita dalla fabbrica con il bollino di auto sicura, dipende solo da come la si guida.
Se in fabbrica le uscite di sicurezza ci sono ma sono bloccate (dopo la certificazione) dall'esterno, di chi è il problema: di chi certifica o di chi gestisce male la sicurezza dopo la certificazione?
L'affidabilità non sta nel certificato, il quale puo' solo attestare che certe cose sono state fatte a regola d'arte ma non puo' attestare che vangano fatte sempre da chi gestisce e lavora in azienda giorno per giorno.
Per esempio, anche la patente di guida (se non è falsa) attesta che conosci la teoria, i segnali e sai guidare.
4000 morti all'anno dimostrano che la patente non certiifca nulla? E i non morti, rispetto ai quasi 50 milioni di veicoli che circolano? Abbiamo un solo modo per verificarlo: proviamo ad abolire ogni certificazione di sicurezza ed anche le patenti di guida. Ma avvisatemi, che quando lo fate io in Italia non metto piu' piede, e nemmeno una ruota :-)

Re: Certificazioni. Fino a che punto sono affidabili?

MessaggioInviato: 15/10/2012, 15:23
da pianogrande
No, no Franz.
Abolire è un po' troppo.
Mettiamola così.
Regolamentare diversamente o anche e più semplicemente dare alle certificazioni, a livello comunicativo, la loro reale rilevanza (che è quella che dici tu) e non farle passare per quello che non sono e cioè una garanzia.
Nell'incipit dell'articolo c'è lo sconcerto di chi scrive: ma come?! Ma erano certificati!
Hai ragione tu e c'è cascato anche il giornalista.

P.S. E' vero. L'ho usato io per primo il termine abolire.

Re: Certificazioni. Fino a che punto sono affidabili?

MessaggioInviato: 15/10/2012, 15:33
da flaviomob
Basterebbe che la certificazione comportasse ispezioni a sorpresa, in qualsiasi momento e situazione, senza limiti. Inoltre l'organismo certificatore non dovrebbe essere iscritto in un consorzio finanziato dalle multinazionali, ma autonomo ed indipendente, senza finanziamenti "in conflitto d'interessi" in un consesso formato dalle associazioni indipendenti di consumatori di tutti i paesi in cui i prodotti sono distribuiti.

Re: Certificazioni. Fino a che punto sono affidabili?

MessaggioInviato: 15/10/2012, 16:08
da ranvit
Concordo con quanto dice pianogrande....ho vissuto personalmente la certificazione dell'azienda in cui lavoravo (come massimo dirigente ma non Ad): una vera buffonata!!!

Concordo anche con quanto propone flaviomob: ispezioni a sorpresa, in qualsiasi momento e situazione, senza limiti. Inoltre l'organismo certificatore non dovrebbe essere iscritto in un consorzio finanziato dalle multinazionali, ma autonomo ed indipendente, senza finanziamenti "in conflitto d'interessi" in un consesso formato dalle associazioni indipendenti di consumatori di tutti i paesi in cui i prodotti sono distribuiti.