Le mamme delle vittime della strada "Non lasciateci soli"

La Giustizia diventa "signora" e difende quelli che sono più uguali (o meno uguali) degli altri di fronte alla legge.
Le vittime ("che non hanno scelto di esserlo") devono solo "dare il proprio perdono", gli altri, i pirati della strada, ... possono fare quel che vogliono: qualcosa, qui, non torna.
http://affaritaliani.libero.it/sociale/ ... 51012.html
Stimatissimo Direttore,
sono Erina Panepucci mamma di Giuseppe Magnifico, le invio questa mia lettera per rispondere alla sig.ra Elisabetta Cipollone mamma di Andrea (*), mia carissima amica e compagna di "viaggio" in questo doloroso cammino che la perdita di un figlio ti porta ad affrontare. Come non condividere le sue parole, come non trovarsi d'accordo con quanto da lei dettagliatamente descritto nel suo accorato appello?
Il 2 ottobre scorso abbiamo "celebrato", se di celebrazione si può parlare, il 7° anniversario della scomparsa di mio figlio Giuseppe, ammazzato anche lui sulla strada da un individuo che contravvenendo alle più elementari regole del codice stradale, ha travolto l'auto sulla quale viaggiava mio figlio, uccidendolo sul colpo e gettando noi genitori, da quel momento, in un inferno senza fine.
2555 giorni......un tempo interminabile, e ancor più inaccettabile per l'indifferenza nella quale siamo stati abbandonati......soli....soli da quel momento e per sempre......... Soli a combattere da sette anni contro chi ha ucciso nostro figlio, soli contro chi difende i suoi diritti e calpesta i nostri nella totale inosservanza del rispetto, soli contro quegli sciacalli che comunemente chiamiamo assicurazioni, ma che in queste tragedie speculano vergognosamente sul dolore di chi, annientato dalla disperazione, non ha più neanche il coraggio di combattere. Avvoltoi che in questi lunghissimi 2555 giorni hanno tentato l'impossibile nel tentativo forsennato di dimostrare la loro estraneità nel riconoscere un risarcimento, arrivando addirittura a mettere in dubbio la paternità e la maternità di due genitori devastati dalla sofferenza, aggiungendo così altro dolore ad un dolore che non avrà mai fine.
Soli ad affrontare e vivere quotidianamente una realtà che non abbiamo voluto, in cui altri ci hanno scaraventato, soli a subire umiliazioni e vessazioni che l'assenza di una giustitia giusta ti porta sopportare, ed è devastante vedere che la memoria di chi hai perso e la tua dignità sono calpestati proprio in quel luogo che dovrebbe ASSICURARTI giustizia.....questo è quanto di peggiore si possa fare ad una famiglia già così duramente colpita.
Soli nel dolore che ti consuma, perchè la perdita di un figlio, sopratutto quando avviene in modo così violento ed inaspettato, è quanto di più devastante un genitore possa provare, perchè, vede Direttore, la strada sa essere crudele come pochi luoghi al mondo, sa emettere un verdetto di condanna a morte inappellabile....immediatamente eseguibile, nella totale, assoluta indifferenza di quello Stato, di quella Giustizia, di quelle istiruzioni che sono li per riportare ordinare, ristabilire certezze, restituire dignità alle Vittime, Vittime che non hanno scelto di esserlo...........
Con profonda stima
Erina Panepucci mamma di Giuseppe Magnifico
(*) http://affaritaliani.libero.it/sociale/ ... 91012.html
Le vittime ("che non hanno scelto di esserlo") devono solo "dare il proprio perdono", gli altri, i pirati della strada, ... possono fare quel che vogliono: qualcosa, qui, non torna.
http://affaritaliani.libero.it/sociale/ ... 51012.html
Stimatissimo Direttore,
sono Erina Panepucci mamma di Giuseppe Magnifico, le invio questa mia lettera per rispondere alla sig.ra Elisabetta Cipollone mamma di Andrea (*), mia carissima amica e compagna di "viaggio" in questo doloroso cammino che la perdita di un figlio ti porta ad affrontare. Come non condividere le sue parole, come non trovarsi d'accordo con quanto da lei dettagliatamente descritto nel suo accorato appello?
Il 2 ottobre scorso abbiamo "celebrato", se di celebrazione si può parlare, il 7° anniversario della scomparsa di mio figlio Giuseppe, ammazzato anche lui sulla strada da un individuo che contravvenendo alle più elementari regole del codice stradale, ha travolto l'auto sulla quale viaggiava mio figlio, uccidendolo sul colpo e gettando noi genitori, da quel momento, in un inferno senza fine.
2555 giorni......un tempo interminabile, e ancor più inaccettabile per l'indifferenza nella quale siamo stati abbandonati......soli....soli da quel momento e per sempre......... Soli a combattere da sette anni contro chi ha ucciso nostro figlio, soli contro chi difende i suoi diritti e calpesta i nostri nella totale inosservanza del rispetto, soli contro quegli sciacalli che comunemente chiamiamo assicurazioni, ma che in queste tragedie speculano vergognosamente sul dolore di chi, annientato dalla disperazione, non ha più neanche il coraggio di combattere. Avvoltoi che in questi lunghissimi 2555 giorni hanno tentato l'impossibile nel tentativo forsennato di dimostrare la loro estraneità nel riconoscere un risarcimento, arrivando addirittura a mettere in dubbio la paternità e la maternità di due genitori devastati dalla sofferenza, aggiungendo così altro dolore ad un dolore che non avrà mai fine.
Soli ad affrontare e vivere quotidianamente una realtà che non abbiamo voluto, in cui altri ci hanno scaraventato, soli a subire umiliazioni e vessazioni che l'assenza di una giustitia giusta ti porta sopportare, ed è devastante vedere che la memoria di chi hai perso e la tua dignità sono calpestati proprio in quel luogo che dovrebbe ASSICURARTI giustizia.....questo è quanto di peggiore si possa fare ad una famiglia già così duramente colpita.
Soli nel dolore che ti consuma, perchè la perdita di un figlio, sopratutto quando avviene in modo così violento ed inaspettato, è quanto di più devastante un genitore possa provare, perchè, vede Direttore, la strada sa essere crudele come pochi luoghi al mondo, sa emettere un verdetto di condanna a morte inappellabile....immediatamente eseguibile, nella totale, assoluta indifferenza di quello Stato, di quella Giustizia, di quelle istiruzioni che sono li per riportare ordinare, ristabilire certezze, restituire dignità alle Vittime, Vittime che non hanno scelto di esserlo...........
Con profonda stima
Erina Panepucci mamma di Giuseppe Magnifico
(*) http://affaritaliani.libero.it/sociale/ ... 91012.html