Il leader Pd accusa il governo: "Duri solo con quelli che non votano come gli immigrati"
Oggi al Viminale la riunione dell'Osservatorio: probabile stop alle trasferte dei napoletaniTifo violento, Veltroni attacca
"Gravissime le scarcerazioni"La replica di Mantovano: "Un autogol, ammette che serve la riforma della giustizia"
Duro anche Di Pietro: "Colpa delle leggi per far uscire i delinquentoni del falso in bilancio"
ROMA - "La scarcerazione dei teppisti responsabili dei gravi incidenti prima e dopo la partita Roma-Napoli è un fatto gravissimo". Mentre si attendono le decisioni del Viminale sull'annunciato ulteriore inasprimento dei controlli sulle trasferte delle tifoserie violente, sugli incidenti di domenica alle stazioni ferroviarie di Roma e Napoli interviene oggi il segretario del Pd Walter Veltroni, criticando soprattutto il rilascio immediato dei sei ultrà fermati.
La certezza dell'impunità. "Il segnale che si lancia - dice il leader dell'opposizione - è pesantemente negativo. Evidentemente dagli atti del governo si evince una morale: duri con quelli che non votano come gli immigrati e deboli con quelli che votano. Così i teppisti, che usano il calcio come pretesto per le loro bravate, per aggredire e seminare paura tra i cittadini, anche quando sono identificati e presi restano dentro per poche ore. Questa certezza di impunità non fa altro che perpetuare e coprire il loro agire".
La replica di Mantovano. Alle accuse di Veltroni ha risposto il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano. Secondo l'esponente del governo, la critica del segretario del Pd è il miglior argomento alla necessità della riforma della giustizia. "In termini calcistici, visto che di questo si parla, quello di Veltroni può definirsi un autogoal", commenta Mantovano. "Veltroni - dice - conosce bene la divisione dei poteri e sa altrettanto bene che in questo caso la responsabilità è dei giudici, con ciò stesso fornisce il più formidabile argomento alla necessità di riformare la giustizia".
Realacci difende i giudici. A controreplicare a Mantovano è stato quindi il ministro dell'Ambiente del governo ombra del Pd, Ermete Realacci. E anche lui ha scelto la strada della metafora calcistica. "Il governo - ha osservato - quando è in difficoltà, butta la palla in corner. Non si può scaricare sulla magistratura la responsabilità di quello che è accaduto dopo i raid teppistici di facinorosi 'tifosi' del Napoli". "In realtà questo governo - ha aggiunto - ha fatto di tutto, e sta facendo di tutto, per cambiare il nostro sistema giudiziario nell'interesse del premier Berlusconi e per la soluzione dei suoi problemi personali. Perché non si interviene invece per l'inasprimento legislativo delle pene nei confronti di questi teppisti? Perché non si danno anche in questo modo strumenti efficaci ai magistrati?".
Di Pietro rincara le accuse. Posizione condivisa da Antonio Di Pietro. "Bisogna leggere i provvedimenti dei magistrati, non gli articoli sui giornali - afferma il leader dell'Italia dei valori - se i politici non hanno riserve sulle norme che costringono i giudici a provvedimenti di scarcerazione perché stabiliscono maglie così larghe a favore di delinquentoni che fanno falso in bilancio o corruzione poi non si devono lamentare se quegli stessi parametri vengono valutati erga omnes". "Quelli che hanno sfasciato le carrozze - continua Di Pietro - io li avrei tenuti in galera, ma con questo, non critico i giudici, dico solo dico che le norme vanno fatte per far rimanere i delinquenti in galera, se fanno uscire tutti escono anche questi".
Oggi il vertice al Viminale. Parlando più in generale dei gravi episodi di domenica Mantovano, ha osservato che quanto accaduto ha evidenziato "le falle del sistema sia in ambito di prevenzione che a livello sanzionatorio". "Sono tornati in libertà soggetti che in base alle leggi vigenti meritavano di stare in carcere", ha detto Mantovano a Radio 24. "Oggi - ha proseguito - nel corso della riunione con il ministro Roberto Maroni al Viminale con l'Osservatorio per le manifestazioni sportive ed il comitato di analisi si trarranno delle valutazioni istituzionali. C'è stata qualche anomalia, le norme sono chiare e vanno applicate con coerenza e rigore".
Verso il divieto alle trasferte. Sotto esame anche il comportamento del questore di Napoli Antonio Puglisi. "Non si può immaginare che tutto vada bene se in vista di una partita che comincia a Roma alle 15 si lascia partire il treno da Napoli alle 12.30", ha sottolineato Mantovano. "Vietare le trasferte dei tifosi del Napoli d'ora in avanti? Non è una posizione personale, ma la legge. C'è uno strumento che permette di vietarle sulla base di fatti concreti che fanno prevedere futuri rischi. Si tratta di una misura di prevenzione", ha concluso il sottosegretario. Rassegnato a questa soluzione anche il ct della Nazionale, Marcello Lippi. Una minoranza di tifosi, ha commentato dal raduno di Coverciano, "ha
tradito la fiducia che era stata data e ora pagherà le conseguenze".
(2 settembre 2008)
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“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
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