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Il Csm trasferisce Forleo da Milano

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Il Csm trasferisce Forleo da Milano

Messaggioda franz il 22/07/2008, 23:19

Decisione presa a maggioranza, tre voti contrari. Mancino: "Scelta molto sofferta"
Il motivo è l'incompatibilità ambientale. "Venuti meno equilibrio e indipendenza"

Il Csm trasferisce Forleo da Milano
Il giudice: "Lotterò fino alla fine"

Ma il gip non si arrende e annuncia che farà ricorso al Tar: "La giustizia avrà la meglio"

ROMA - Il giudice per le indagini preliminari Clementina Forleo deve lasciare Milano. Il plenum del Csm ha disposto il trasferimento d'ufficio del gip dell'inchiesta sulle scalate bancarie. La decisione è stata motivata con l'incompatibilità ambientale. Ed è stata presa a maggioranza: 20 voti a favore, tre contrari, un astenuto. Il vicepresidente del Csm Nicola Mancino, che ha votato a favore della delibera, ha commentato: "Sono vicende che creano sofferenza, non è facile dire a un magistrato che se ne deve andare in un'altra sede". Ma Forleo ha annunciato battaglia e ha assicurato che farà ricorso, innanzitutto al Tar: "Lotterò fino alla fine dei miei giorni, andrò a testa alta nei tribunali per affermare il principio che la legge è uguale per tutti".

A favore del trasferimento d'ufficio della Forleo hanno votato i togati di Unicost, Md e del Movimento per la giustizia, insieme ai laici di centrosinistra e centrodestra, al vicepresidente Mancino e al primo presidente della Cassazione Vincenzo Carbone. Contrari, invece, i tre consiglieri togati di Magistratura Indipendente: il presidente della prima commissione Antonio Patrono e i colleghi Cosimo Ferri e Giulio Romano, che sostenevano una proposta di archiviazione. Si è astenuto il procuratore generale della Cassazione Mario Delli Priscoli, che a carico del gip milanese ha avviato due procedimenti disciplinari, uno dei quali (quello per l'ordinanza su Unipol inviata alle Camere) si è concluso meno di un mese fa con l'assoluzione della Forleo da parte della sezione disciplinare del Csm.

Secondo il Csm, con alcune dichiarazioni sul caso Unipol - in particolar modo due suoi interventi alla trasmissione televisiva Annozero - la Forleo ha "compromesso il requisito dell'imparzialità richiesta". Nella delibera proposta dai togati Livio Pepino (Md) e Fabio Roia (Unicost) e approvata dal plenum, si sostiene che è emersa "una notevole propensione a condotte vittimistiche e una marcata carenza di equilibrio, nonché una personalizzazione delle vicende processuali" affidate a Clementina Forleo. La conseguenza sono "contrasti, conflitti e sospetti nei confronti dei magistrati di uffici con lei in contatto anche nella sede giudiziaria milanese".

"Sono molto amareggiata, non per me, perché sono in grado di sostenere un trasferimento - ha commentato Forleo - ma per i colleghi che non hanno questi mezzi". Di dichiarazioni 'sopra le righe', ha aggiunto il giudice, "ce ne sono costantemente, ci sono colleghi che ne hanno fatte su processi pendenti al loro carico e non è successo niente. Il mio è il primo caso". E dopo avere auspicato "una seria riforma" del settore, ha concluso: "Sono certa che la giustizia alla fine avrà la meglio".

(22 luglio 2008)
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Re: Il Csm trasferisce Forleo da Milano

Messaggioda lucameni il 23/07/2008, 0:03

L'impressione, al di là delle santificazioni fatte da parte di un Grillo o di un Travaglio, è che effettivamente con lei ci siano andati giù pesanti. Si possono anche intuire le ragioni, non proprio nobilissime.
Detto questo l'impressione non esclude l'altra, meno positiva proprio per la Forleo: il personaggio non mi è mai piaciuto, sia per i toni (comunque sia importante tenere profilo basso quando si opera in contesti delicati: pena quello che poi è successo), sia per le frequentazioni, amicizie discutibilissime, sia per certe sue prese di posizione che, non a caso, l'hanno vista in contrasto con suoi noti colleghi (equazione terroristi-resistenti, poi smentita dalla Cassazione).
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Re: Il Csm trasferisce Forleo da Milano

Messaggioda Paolo65 il 23/07/2008, 13:57

La Forleo come De Magistris pagano per essersi avvicinati troppo al fuoco di certi poteri.

Detto ciò per cui ritengo la decisione del CSM molto politica, aggiungo che per me i magistrati meno parlano e vanno in TV meglio è.

Spesso come aprono bocca perdono subito quella figura di imparzialità che invece dovrebbero sempre difendere.

Allargando il discorso, la seprazione delle carriere potrebbe essere utile all'indipendenza dei PM, i quali dovrebbero rispondere, in casi che hanno coinvolto la Forleo e De Magistris, ad un altro organo rappresentativo della magistratura inquirente.

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Re: Il Csm trasferisce Forleo da Milano

Messaggioda lucameni il 23/07/2008, 20:39

Paolo65 ha scritto:La Forleo come De Magistris pagano per essersi avvicinati troppo al fuoco di certi poteri.

Detto ciò per cui ritengo la decisione del CSM molto politica, aggiungo che per me i magistrati meno parlano e vanno in TV meglio è.

Spesso come aprono bocca perdono subito quella figura di imparzialità che invece dovrebbero sempre difendere.

Allargando il discorso, la seprazione delle carriere potrebbe essere utile all'indipendenza dei PM, i quali dovrebbero rispondere, in casi che hanno coinvolto la Forleo e De Magistris, ad un altro organo rappresentativo della magistratura inquirente.

Paolo



"la seprazione delle carriere potrebbe essere utile all'indipendenza dei PM, i quali dovrebbero rispondere, in casi che hanno coinvolto la Forleo e De Magistris, ad un altro organo rappresentativo della magistratura inquirente".

L'importante è che non debbano rispondere ad un ministro; magari come Alfano.
Non mi pare che ultimamente la discussione si sia basata su un CSM bis (non vedo poi come possa bastare una legge ordinaria visto che il CSM attuale è organo di rilevanza costituzionale), ma semmai , da quanto risulta da proposte e riforme in atto, sul rapporto di gerarchia che si prospetterebbe.
A meno che non si voglia un P.M. strettamente subordinato all'esecutivo e la si possa considerare una garanzia per tutti e per il buon funzionamento della Giustizia. Non penso proprio.
Bisogna intendersi su quello che si vuole.
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