franz ha scritto:lucameni ha scritto:E' anche il mio timore.
Ragioniamo spesso come se fossimo in un paese anglosassone (vedi la vulgata di bipolarismo che ci hanno raccontato in questi anni).
Mentre invece siamo tutto fuori che un paese anglosassone.
Questi sono paesi che hanno un loro ordine istituzionale grazie a poche e rispettate regole, il più delle volte non scritte.
Qui invece il problema principale dei cittadini è escogitare il modo per aggirarle le regole.
Ne consegue che in presenza di una certa cultura di base, immettere sistemi "anglosassoni", tanto più in un campo delicato come la magistratura, a mio avviso sarebbe un autentico azzardo.
(e poi c'è un mio conflitto d'interesse (!!!): a breve mi darò da fare per superare il concorso in magistratura. Mi piacerebbe entrarci per il mazzo fatto sui libri e non mediante elezione, sponsorizzato ancora non si sa da chi).
Comprendo cio' che sostieni ma occorre considerare che le regole inducono un diverso comportamento dei cittadini (c'è una teoria matematica in proposito che ha prodotto un Nobel ed ha avuto molte positive ricadute in economia, psicologia, biologia e nella "public choice") e che un partito dovrebbe avere l'interesse a sostenere ottimi candidati, quindi soprattutto quelli validi e che conoscono la materia. Esattamente come ritengo che il federalismo potrebbe cambiare l'Italia (cosi' come l'elezione diretta del Sindaco ha fatto) anche l'elezione dei giudici (magari iniziando da quelli di pace e poi nel settore del processo civile) potrebbe essere una opportunità da non sottovalutare. Il fatto che la proponga Bossi non deve confonderci.
L'aspetto poi determinante è che, unendo il tema del federalismo a quello della giustizia, scopriamo che nei paesi federali il potere giudiziario è attributito a tutti i livelli giurisdizionali di potere per cui esiste un livello giudiziario nella contea, un livello statale ed uno federale (e lo stesso dicasi per le forze dell'ordine). Non per forza questo signiifca che ogni livello ha le sue leggi. Vero che in USA ogni Stato dei 50 ha il suo codice civile, penale e le corrispondenti procedure ma questo non vale per la germania e la svizzera, che hanno un unico codice civile e penale ma affidano l'amministrazione della giustizia (compresa la nomina o l'elezione dei giudici) ai poteri locali. Le disfuzioni della giustizia in quei paesi non dipendono quindi dalla capitale ma dalla capacità del länder o del cantone; se le cose non funzionano il cittadino sa esattamente a quale potere politico rivolgersi e cosa fare alle prossime elezioni.
Ciao,
Franz
Vero, non sono osservazioni campate in aria, ma non posso negare che in me adesso prevalga la diffidenza.
Le ragioni le ho accennate ma posso essere molto più preciso (e polemico verso gli italiani).
E' altrettanto vero che non ci si può far condizionare da chi propone, però, come la si voglia mettere, è bene che certe "proposte" quando vengono fatte siano ben articolate, ci dicano del periodo transitorio, dei requisiti che dovrebbe avere l'eletto (si spera solidi per cultura giuridica e non solo).
Poi si può ragionare.
Ma se sanno di escamotage strumentale imbastito a meri fini polemici (Bossi deve pagare un dazio a B.), roba buttata là in un comizio, allora facciamo bene ad essere diffidenti e a non prenderla sul serio, tanto più visti i precedenti.