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Inqualificabile attacco al CSM nel giorno di Borsellino.

MessaggioInviato: 19/07/2008, 19:26
da Sandra Zampa
« La lotta alla mafia dev’essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità. »

(Paolo Borsellino)


Oggi e’ l’anniversario della morte di Paolo Borsellino, un magistrato eroico che ha sacrificato la propria vita in nome della giustizia e della legalita’.

Noi democratici lo ricordiamo insieme a tutte le donne e a tutti gli uomini che hanno a cuore il bene dell’Italia.

Noi abbiamo le risorse per resistere e respingere la violenta crisi culturale e morale che sta attraversando le nostre vite e nella quale trovano spazio espressioni volgari nei confronti della magistratura come quelle usate da Gasparri.

Nel ricordo di Paolo Borsellino, di Giovanni Falcone e dei tanti altri che hanno pagato con la vita la propria fedeltà alla sovranità della Legge e la propria lealtà nei confronti del Paese.

Sandra Zampa

Re: Inqualificabile attacco al CSM nel giorno di Borsellino.

MessaggioInviato: 19/07/2008, 20:32
da annalu
E' proprio vero!
Gentiloni paragona il CSM a una cloaca, e tutti zitti!!!

Che stiano zitti i berluscones, le loro Tv ed i loro giornali, era prevedibile.
Ma che non esca nemmeno una parola scandalizzata dal segretario Pd, mi sembra grave.
Si prendono le distanze da un Di Pietro, colpevole di aver organizzato una manifestazione dove un'attrice comica ha usato terminologie pesanti, e nulla si obietta ad un ministro della Repubblica che usa queste terminologie?

Già, evidentemente siamo in un paese alla rovescia.
Sono i comici a non dover dire battute, mentre i ministri, si sa, scherzano sempre!!!

annalu

Re: Inqualificabile attacco al CSM nel giorno di Borsellino.

MessaggioInviato: 19/07/2008, 21:27
da mario
Cosa c'entra Gentiloni ?

Re: Inqualificabile attacco al CSM nel giorno di Borsellino.

MessaggioInviato: 19/07/2008, 21:32
da annalu
mario ha scritto:Cosa c'entra Gentiloni ?

Hai ragione, mi scuso.
Intendevo Gasparri

Re: Inqualificabile attacco al CSM nel giorno di Borsellino.

MessaggioInviato: 20/07/2008, 9:37
da Paolo65
Sulla Magistratura il CS ha fatto degli errori enormi,non spingendo a tempo debito per una riforma radicale della stessa,e adesso che è debole sta lasciando alla DX la possibilità di cambiare anche in modo strumentale.

Io sono per i cambiamenti richiesti dai Radicali che mi pare che sulla materia abbiano buone ragioni.

1.fine dell'obbligatorietà dell'azione penale
2.divisione delle carriere

Paolo

Re: Inqualificabile attacco al CSM nel giorno di Borsellino.

MessaggioInviato: 20/07/2008, 11:19
da franz
Paolo65 ha scritto:1.fine dell'obbligatorietà dell'azione penale
2.divisione delle carriere

Paolo

Credo che piu' che sapere quali cambiamenti sostieni, sia interessante sapere i perché.
Ora sulla divisione delle carriere (o delle funzioni) si è discusso e detto tanto. Forse non serve approfondire.
Invece sulla fine dell'obbligatorietà dell'azione penale credo che si debba scavare molto, compreso sapere come vanno le cose nelle grandi democrazia occidentali.
Chi ci illumina?
Potremmo farne un thread a parte.

Franz

Re: Inqualificabile attacco al CSM nel giorno di Borsellino.

MessaggioInviato: 20/07/2008, 13:42
da lucameni
Devo andare a recuperare i sacri testi di diritto nella mia biblioteca ma sulla separazione delle carriere non vedo nulla di scontato, se non il massimo interesse a fare del PM uno stretto dipendente dell'esecutivo.
Nei termini garantisti in cui la riforma viene raccontata è una delle "informazioni" che ci propinano pro domo loro.
Ci dicono degli USA e della GB, dimenticando che siamo leggermente lontani da questi paesi sia come latitudine, sia come sistema che come cultura politica (e della legalità).
Poi l 'obbligatorietà dell'azione penale: in tutti i paesi civili reati come la corruzione, concussione etc etc, fermo restando che il nostro codice, in merito alle fattispecie citate, ritengo non sia molto chiaro e faccia sentire i suoi 78 anni di vita, comunque sarebbero perseguiti.
Sono reati gravi e come tali i magistrati si dovrebbero attivare.
Si "dovrebbero".
Soltanto che da noi - ci gioco gli zebedei - la fine dell'obbligatorietà dell'azione penale viene vista da lor signori come escamotage per delegittimare coloro che si azzardassero a indagare i reati dei cosidetti colletti bianchi. E impedire la loro repressione.
Il resto sono esercizi esercizi teorici dati in pasto a noi cittadini, non sempre consapevoli o colpevolmente disinteressati.
Traduzione: fumo negli occhi da parte di chi persegue il disegno di apparire forte con i deboli ed essere debole (e complice) con i forti.
Come se un ladro volesse depenalizzare il furto (già successo in altri termini nel 2001).
Sarei quanto meno diffidente.

Sono ancora attualissime le parole di Caselli del 2005.

http://gastibelza.altervista.org/parole/caselli1.htm

e poi per un confronto:

http://www.giustizia.it/uffici/inaug_ag ... azione.htm

Re: Inqualificabile attacco al CSM nel giorno di Borsellino.

MessaggioInviato: 21/07/2008, 10:59
da Paolo65
Non sono un esperto e quindi cerco di valutare ciò che si propone tenendo conto ovviamente da chi parte la proposta.

Sulla pulizia dei Radicali non ho dubbi,sbagliano ma non fanno mai proposte utili a loro stessi,come invece fa il PDL.

Quando essi propongono la fine dell'obbligatorietà, lo fanno perchè ritengono che è una delle cause per cui le procure sono piene di faldoni,che poi alla fine ,in barba a chi ha voluto l'obbligatorietà, finiscono nel nulla,archiviati o altro.

L'eliminzione dell'obbligatorietà non significherebbe che le denunce neppure verranno lette, ma solo che verranno valutate burocraticamente in modo diverso.

Di sicuro corruzione e altri reati,tipici della politica,della finanza ecc,troveranno sempre il loro spazio presso le procure.

La suddivisione delle carriere invece è un segnale di concreto garantismo,in quanto ritengo vero che oggi nella Magistratura ci sia una dubbia commistione tra giudicante ed inquirente.

Le carriere separate eviteranno quei giochi di sponda possibili che forse sono successi tante volte.

Paolo

Re: Inqualificabile attacco al CSM nel giorno di Borsellino.

MessaggioInviato: 21/07/2008, 11:33
da franz
Paolo65 ha scritto:Quando essi propongono la fine dell'obbligatorietà, lo fanno perchè ritengono che è una delle cause per cui le procure sono piene di faldoni,che poi alla fine ,in barba a chi ha voluto l'obbligatorietà, finiscono nel nulla,archiviati o altro.

L'ultima volta che ho esaminato i dati della ragioneria generale dello stato sui dipendenti pubblici ho scoperto che in Italia i magistrati sono 10'000. Non ti sembra che oggettivamente, in un paese con piu' di due milioni di reati penali all'anno e con tre grosse strutture di malavita organizzata (mafia, camorra e 'ndrangheta) con decine di migliaia di addetti del crimine, nell'Italia del lavoro nero (tra il 25 ed il 30% del PIL) e delle migliaia di morti sul lavoro, la causa delle migliaia di faldoni inevasi sia dovuta alla cronica mancanza di personale e di strutture (fattiscenti) nell'amministrazione della giustizia?
Altra causa poi a mio avviso sono le troppe leggi italiane. 100'000 e passa leggi, regolamenti, circolari, una giurisprudenza contraddittoria, leggi incomprensibili, di difficile interpretazione per noi cittadini ma anche per il mondo del diritto.
Tutte cose che rallentano l'azione della giustizia. In altri paesi meno "burocratici" del nostro una struttura con meno di 5'000 leggi (in germania 4'000, in svizzera circa 1'000) non consentono al reo di trovare scappatoie e rifugio nelle pieghe di una legislazione ridondante e contraddittoria. Poche leggi e soprattutto chiare sono il miglior modo per contrastare il crimine, garantire la certezza della pena ed una giustizia certa e veloce.

Ciao,
Franz

Re: Inqualificabile attacco al CSM nel giorno di Borsellino.

MessaggioInviato: 21/07/2008, 17:33
da lucameni
Paolo65 ha scritto:Non sono un esperto e quindi cerco di valutare ciò che si propone tenendo conto ovviamente da chi parte la proposta.

Sulla pulizia dei Radicali non ho dubbi,sbagliano ma non fanno mai proposte utili a loro stessi,come invece fa il PDL.

Quando essi propongono la fine dell'obbligatorietà, lo fanno perchè ritengono che è una delle cause per cui le procure sono piene di faldoni,che poi alla fine ,in barba a chi ha voluto l'obbligatorietà, finiscono nel nulla,archiviati o altro.

L'eliminzione dell'obbligatorietà non significherebbe che le denunce neppure verranno lette, ma solo che verranno valutate burocraticamente in modo diverso.

Di sicuro corruzione e altri reati,tipici della politica,della finanza ecc,troveranno sempre il loro spazio presso le procure.

La suddivisione delle carriere invece è un segnale di concreto garantismo,in quanto ritengo vero che oggi nella Magistratura ci sia una dubbia commistione tra giudicante ed inquirente.





Le carriere separate eviteranno quei giochi di sponda possibili che forse sono successi tante volte.

Paolo





"Di sicuro corruzione e altri reati,tipici della politica,della finanza ecc,troveranno sempre il loro spazio presso le procure."

Dipende come saranno organizzati i magistrati inquirenti e a chi dovranno rendere conto.
Il tentativo di fare del P.M. un subordinato più strettamente collegato all'esecutivo non mi pare qualcosa di particolarmente rassicurante; almeno in merito a questi reati.
Poi possiamo discutere se vi sia stato o meno questo tentativo, ma le riforme (e le possibili fregature) vanno sempre lette contestualmente.
Riforma delle carriere e fine dell'obbligatorietà a mio avviso non sono affatto due questioni separate.
E' qui che bisogna stare attenti, valutare riga per riga qualunque disegno di legge, e non farci prendere per il naso (per non usare altra parte anatomica)