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Inqualificabile attacco al CSM nel giorno di Borsellino.

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Re: Inqualificabile attacco al CSM nel giorno di Borsellino.

Messaggioda lucameni il 21/07/2008, 17:40

franz ha scritto:
Paolo65 ha scritto:Quando essi propongono la fine dell'obbligatorietà, lo fanno perchè ritengono che è una delle cause per cui le procure sono piene di faldoni,che poi alla fine ,in barba a chi ha voluto l'obbligatorietà, finiscono nel nulla,archiviati o altro.

L'ultima volta che ho esaminato i dati della ragioneria generale dello stato sui dipendenti pubblici ho scoperto che in Italia i magistrati sono 10'000. Non ti sembra che oggettivamente, in un paese con piu' di due milioni di reati penali all'anno e con tre grosse strutture di malavita organizzata (mafia, camorra e 'ndrangheta) con decine di migliaia di addetti del crimine, nell'Italia del lavoro nero (tra il 25 ed il 30% del PIL) e delle migliaia di morti sul lavoro, la causa delle migliaia di faldoni inevasi sia dovuta alla cronica mancanza di personale e di strutture (fattiscenti) nell'amministrazione della giustizia?
Altra causa poi a mio avviso sono le troppe leggi italiane. 100'000 e passa leggi, regolamenti, circolari, una giurisprudenza contraddittoria, leggi incomprensibili, di difficile interpretazione per noi cittadini ma anche per il mondo del diritto.
Tutte cose che rallentano l'azione della giustizia. In altri paesi meno "burocratici" del nostro una struttura con meno di 5'000 leggi (in germania 4'000, in svizzera circa 1'000) non consentono al reo di trovare scappatoie e rifugio nelle pieghe di una legislazione ridondante e contraddittoria. Poche leggi e soprattutto chiare sono il miglior modo per contrastare il crimine, garantire la certezza della pena ed una giustizia certa e veloce.

Ciao,
Franz




In realtà in paesi come la GB i magistrati (o meglio i giudici) sono meno e più efficienti.
Ma non si possono fare confronti: sono altri sistemi, che difficilmente adesso potremo copiare.
Di certo, almeno in ambito civile, sappiamo cosa non va, ma c'è come un tacito accordo tra magistrati e avvocati nel gestire e ritardare i procedimenti, grazie agli spazi concessi dai codici.
Spesso da noi c'è l'illusione che altre leggi possano risolvere le abnormità indotte da altre leggi; e così si crea un circolo vizioso senza fine.
Tant' ritengo che una riforma radicale dei codici e una semplificazione legislativa altrettanto radicale potrebbe risolvere molti degli attuali disagi.
Nel periodo per così dire "transitorio" però non vedo come la giustizia italiana possa funzionare con una tale carenza di personale e di mezzi.
Questa era ed è la vera emergenza; altro che le intercettazioni.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
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