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Ma davvero si vuole ridurre l'obbligo scolastico?

MessaggioInviato: 18/07/2008, 14:35
da annalu
Spero che sia la solita sparata che, in seguito alle reazioni, è destinata a venir smentita.
Però che si stia marciando in questa direzione è fuori di dubbio: la scuola non funziona, quindi riduciamo gli insegnati.
Con pochi insegnati la scuola non funziona, allora riduciamo la scuola.
Tanto a che serve?
Se poi l'italiano medio diventasse per caso troppo istruito, come lo si imbonisce con la TV?

Eccovi la notizia, da l'Unità di oggi:

Scuola, la destra propone di far tornare l'obbligo a 14 anni

L'ultima della destra. Una delle (poche) riforme del governo Prodi fu quella dell'innalzamento dell'obbligo scolastico a 16 anni.
Ora, denuncia Enrico Panini segretario della Flc Cgil, la destra vuole tornare ai 14 anni. Per risparmiare soldi e per togliere cultura agli adolescenti.
Un emendamento al decreto 112 relativo alla manovra economica del Governo, in discussione in queste ore alla Camera, cancella l'innalzamento dell'obbligo scolastico a 16 anni di età, attualmente in vigore.
Per Panini in questo modo «si riporta l'orologio della storia agli anni '50». «L'emendamento infatti - spiega - prevede che si possa assolvere l'obbligo scolastico anche nel sistema regionale della formazione professionale e nei percorsi triennali istituiti dal ministro Moratti, che escono così dalla sperimentalità per diventare definitivi e che già prevedono a loro volta un massiccio ricorso alla formazione professionale. Ben diversa - osserva - la situazione attuale che prevede, in coerenza con il dettato costituzionale, l'assolvimento dell'obbligo scolastico nel solo sistema di istruzione che comprende le scuole statali e paritarie». Secondo il sindacalista si tratta di «un ennesimo colpo di mano per via legislativa contro la scuola pubblica e una sconfessione degli impegni assunti dal ministro Gelmini».
Così - afferma il leader della Flc - «si torna a separare sulla base del reddito, per chi ha mezzi e opportunità sociali la scuola vera, per chi parte da qualche svantaggio sociale, il canale di serie C. Si spacca l'unitarietà del sistema creando per i meno fortunati un canale parallelo discriminatorio, si regionalizza e si privatizza un pezzo di formazione».
Tagli indiscriminati, revisione totale di ordinamenti, organizzazione e didattica, continui 'stop and gò ai processi di riforma, «testimoniano l'alta considerazione che questo governo ha per i delicati meccanismi di funzionamento della scuola e svela, se ce ne fosse ancora bisogno, come tutto il discredito gettato sul sistema e i docenti fosse finalizzato a far passare nella società l'opera di smantellamento della scuola pubblica».

Pubblicato il: 18.07.08
Modificato il: 18.07.08 alle ore 13.58

Re: Ma davvero si vuole ridurre l'obbligo scolastico?

MessaggioInviato: 18/07/2008, 18:06
da FreeRider
Io sono per l'obbligo scolastico anche fino a 18 ma personalmente sono stufo di sentire queste lamentele antidiluviane contro l'istruzione professionale e contro il "doppio binario".
Tutta l'istruzione nel mondo occidentale è organizzata in questo modo.
Finite le medie inferiori alcuni proseguono un percorso liceale che li porta all'università scientifiche, umanistiche o tecniche ed altri un percorso professionale (pubblico) che li porta (volendo) alle università professionali (pubbliche).
A me sembra che fermi agli anni 50 siano persone che non si rendono conto di come funziona (meglio) l'istruzione in germania, francia, inghilterra, e di come in quei paesi ci siano percentuali doppie di diplomati e laureati rispetto a noi.

E discutendo con imprenditori lombardi so della cronica mancanza di manodopera qualificata per la carenza di scuole professionali (chi è qualificato va a lavorare in Svizzera).

Non credo che si possa pretendere che fino a 16 anni tutti seguano le stesse scuole.
Credo che a 14 anni già si possano scegliere percorsi diversi mantenendo pero' due vincoli importanti:
a) la possibilità in ogni momento di cambiare binario.
b) il fatto che entrambi i binari portino verso il sistema universitario.

Tutto inutile tuttavia se non si realizza un effettivo diritto allo studio, con libri gratuiti e con borse di studio per chi merita. Questo il vero problema, non polemiche ideologiche stile anni 50 sul doppio binario che non esistono in europa.

Ciao,
FreeRider