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Violante : basta risse, sul CSM intesa possibile

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Violante : basta risse, sul CSM intesa possibile

Messaggioda ranvit il 11/10/2009, 17:04

Da ilmattino.it :

L'intervista/ Violante lancia un appello:
«Basta risse, sul Csm intesa possibile»

di TERESA BARTOLI
ROMA (11 ottobre) - Lo ha scritto anche nel suo ultimo libro, «Magistrati»: la riforma della giustizia è possibile. Luciano Violante lancia un appello «ai riformisti di maggioranza ed opposizione» perché le impongano all’agenda politica.

È possibile discutere di riforme «dispettose e minatorie» - come ha detto Nicola Mancino - minacciate dal premier dopo la bocciatura del lodo Alfano?
«C’è esasperazione in settori del centrodestra, come del centrosinistra. Invece serve freddezza, ”responsabilità repubblicana”, guardare all’interesse generale ed evitare scontri di puro sapore ideologico. Serve una riforma, serve da tempo, ma non può essere ritorsiva o punitiva».

È possibile, come propone Berlusconi, reintrodurre l’immunità?
«Secondo me no. Nel momento in cui ci sono una profonda separazione tra politica e società e una legge elettorale infame - che toglie ai cittadini il potere di scegliere la rappresentanza politica e al parlamento la possibilità di rappresentare i cittadini - parlare di immunità mi sembra non responsabile».

Per Berlusconi la Corte Costituzionale è «sleale col governo». Le riforme servono a piegare i giudici?
«Le Corti Costituzionali devono essere leali non ai governi ma alla Costituzione, per sindacare gli atti legislativi. È nella fisiologia delle democrazie che i poteri politici, come la giurisdizione, abbiano dei limiti. Quando la Corte Suprema ha bocciato una serie di provvedimenti di Bush sul terrorismo, nessuno ha gridato al complotto contro il governo americano. Quanto alla giustizia, ci sono due aspetti: uno di servizio, l’altro di potere. Il punto è che il centrodestra guarda alla magistratura come potere, il centrosinistra come servizio. E si cammina su binari paralleli. Io credo ci siano cose da rivedere in un campo e nell’altro».

Partiamo dalla magistratura come potere.
«Sono dell’idea che la responsabilità disciplinare debba essere portata fuori dal Csm: va affidata ad una Alta Corte, per tutte le magistrature, e ad essa si deve ricorrere contro i provvedimenti del Csm. Non possono più essere i giudici - come avviene coi Tar e il Consiglio di Stato - a giudicare i giudici. L’altro dato è la composizione del Csm».

Come dice Berlusconi, è troppo politico?
«Le società moderne sono politicizzate. Quel che pesa moltissimo è l’appartenenza alle correnti e la protezione dei partiti per le carriere dei magistrati. Va rivisto il meccanismo di composizione: penso che un terzo vada eletto dal parlamento, un terzo dai magistrati ed un terzo designato dal capo dello Stato scegliendo tra persone che abbiano ricoperto incarichi di livello».

E per la magistratura «di servizio»?
«C’è il mito delle nuove leggi. Ma le leggi possono intervenire su una buona organizzazione. Altrimenti il disordine resta lo stesso. Non esiste l’inefficienza della giustizia ma l’inefficienza di specifici uffici. Se a Torino servono 287 giorni per il primo grado e 441 per il secondo, mentre a Reggio ne servono rispettivamente 863 e 2208, visto che le leggi sono le stesse si tratta di capire perché alcuni tribunali funzionano e se quel modello organizzativo può essere applicato a tutti. E i tribunali non possono funzionare bene con meno di 20 magistrati ciascuno: quindi vanno ridotti della metà, da 167 a 80. Sono misure ragionevoli. Certo, ci vuole coraggio per affrontare le proteste, ma il consenso tornerebbe col tornare dell’efficienza».

Torniamo al punto di partenza. In questo clima è possibile affrontare riforme vere?
«Le parti più ragionevoli e riformiste di maggioranza ed opposizione, quelle che sfuggono al complesso dell’ira, dovrebbero farsi sentire. È possibile che ci fosse più dialogo ai tempi della guerra fredda? Le grandi ideologie sono state soppiantate da microideologie che fanno titolo sui media ma impediscono di lavorare alle cose serie».

A chi si rivolge?
«Intanto vorrei che si muovesse il Pd. Poi, credo che l’Udc sia disposta a discutere, come settori del Pdl. E come i presidenti delle commissioni giustizia di Camera e Senato, Bongiorno e Berselli: fissino l’ordine del giorno, possono farlo».
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Violante : basta risse, sul CSM intesa possibile

Messaggioda lucameni il 11/10/2009, 22:59

L'ambizione di Violante ormai da anni lo porta a inciuciare senza soluzione di continuità.
Con questi dirigenti, ormai del tutto squalificati e privi di qualsivoglia credibilità.............povero PD.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
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