La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Centomila procedimenti a rischio

Garantire insieme: sicurezza e giustizia uguale per tutti; privacy e diritto del cittadino all'informazione

Centomila procedimenti a rischio

Messaggioda franz il 18/06/2008, 23:58

I vertici dell'Associazione magistrati illustrano le conseguenze della norma
voluta dal governo. "Negli uffici giudiziari ci sarà un caos senza precedenti"
Sospensione processi, allarme Anm
"Centomila procedimenti a rischio"


ROMA - Sono più di centomila i processi penali che si paralizzeranno per effetto della norma sulla sospensione dei processi. E' la "stima prudenziale" dell'Asssociazione nazionale magistrati, che prevede, in conseguenza di questa norma, un "caos senza precedenti" per gli uffici giudiziari.

"Chiediamo alla politica di non imboccare la strada dell'invettiva e degli interventi irrazionali - è il messaggio dell'Anm - la giustizia non ha bisogno di questo, ma di un confronto sereno". Parole forti, che giungono all'indomani dell'attacco del presidente del Consiglio ai magistrati del processo Mills e nella stessa giornata in cui il Senato ha approvato in prima lettura l'emendamento sulla sospensione dei processi.

In base ai dati del ministero della Giustizia, illustrati dal segretario del sindacato delle toghe Giuseppe Cascini, a fine 2006 erano 352 mila i procedimenti pendenti davanti al giudice monocratico, e 21 mila quelli di fronte a un tribunale collegiale. "Secondo la nostra stima potenziale - ha rilevato Cascini - anche oggi ci attestiamo su questi numeri e almeno il 30% dei processi riguarda fatti precedenti al giugno 2002 e il 90% riguardano pene inferiore a 10 anni".

L'emendamento sulla sospensione dei processi, dunque, "mette in ginocchio la giustizia penale". E "creerà disfunzioni al sistema giustizia", anche perchè, come sottolineato dal presidente dell'Anm Luca Palamara, "determinerà ulteriore oneri per il personale amministrativo che è già in una situazione drammatica, data la mancanza di soluzioni e di riqualificazione". Il ministro della Giustizia Angelino Alfano, ha aggiunto ancora Cascini, "avrebbe il dovere di fornire al Parlamento dati precisi sulle conseguenze di questi provvedimenti normativi".

Lunga, poi, la lista di reati per i quali sarà obbligatoria la sospensione del procedimento: la tabella redatta dall'associazione magistrati indica, fra gli altri, il sequestro di persona, l'estorsione, la rapina, lo stupro, l'associazione per delinquere, le frodi fiscali, la corruzione, l'abuso d'ufficio, l'immigrazione clandestina, la detenzione di materiale pedopornografico, le molestie e maltrattamenti in famiglia, gli omicidi colposi per colpa medica o a seguito di incidenti stradali, il traffico di rifiuti.

Dura la conclusione di Palamara: "Una singola vicenda giudiziaria non può non tener conto di migliaia di processi che si svolgono in tribunale. Ogni imputato ha diritto di difendersi con tutti i mezzi, anche con la pubblica critica, ma non con la delegittimazione".

Per il vicepresidente del sindacato delle Toghe, Gioacchino Natoli, "è certa l'inutilità" di questo provvedimento di sospensione: "La sospensione di un anno dei processi e il tempo per la fissazione di un'udienza di quelli che avranno priorità sarà pressochè uguale e noi avremo perso un anno di tempo. Nelle migliori delle ipotesi, l'attività che finirà per sfiancare le nostre cancellerie, in termini di efficienza sarà pari a zero".

(18 giugno 2008)
Immagine
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Centomila procedimenti a rischio

Messaggioda Perrynic il 19/06/2008, 15:34

franz ha scritto:I vertici dell'Associazione magistrati illustrano le conseguenze della norma
voluta dal governo. "Negli uffici giudiziari ci sarà un caos senza precedenti"
Sospensione processi, allarme Anm
"Centomila procedimenti a rischio"



Perché queste cose non vengono denunciate nei telegiornali???

Come vogliamo che l'opinione pubblica si renda conto che sconcio stanno facendo con quel decreto.

Saluti Perrynic
Avatar utente
Perrynic
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 78
Iscritto il: 25/05/2008, 15:05

Re: Centomila procedimenti a rischio

Messaggioda Perrynic il 20/06/2008, 2:03

fonte: http://www.associazionemagistrati.it/ar ... php?id=183

CONFERENZA STAMPA ANM SU SOSPENSIONE DEI PROCESSI
ANM SU INTERCETTAZIONI

L'associazione nazionale magistrati segnala con preoccupazione, che le norme contenute nel disegno di legge in materia di intercettazioni, approvato dal Consiglio dei Ministri di venerdì, se tradotte in legge, avrebbero l'effetto di ridurre drasticamente le possibilità di contrasto nei confronti della criminalità da parte delle forze dell'ordine e della magistratura.

Con queste norme non potranno essere disposte intercettazioni -e nemmeno acquisiti i tabulati del traffico telefonico- per reati gravissimi quali il sequestro di persona, l'estorsione, la violenza sessuale, lo sfruttamento della prostituzione, la rapina, il porto abusivo di armi, il furto in appartamento, la bancarotta fraudolenta, l'associazione per delinquere semplice (vale a dire tutte le organizzazioni criminali non "mafiose").

La previsione di un termine massimo di tre mesi di durata delle intercettazioni pregiudicherebbe irrimediabilmente le attività di indagine anche per reati di particolare gravità: si pensi ad un caso di sequestro di persona a scopo di estorsione, nel quale le intercettazioni dovrebbero essere definitivamente chiuse al terzo mese, pur essendo, in ipotesi, in corso il sequestro. O ancora: ad un indagine per traffico di armi o di stupefacenti, nelle quali gli ascolti dovrebbero essere interrotti dopo tre mesi, anche se, in ipotesi, fosse imminente il giorno della consegna delle armi o dello stupefacente.

La drastica riduzione della possibilità di ricorrere ad intercettazioni ambientali -anche per reati di mafia e terrorismo- depotenzia gravemente e ingiustificatamente l'azione investigativa. Di fatto non saranno più possibili intercettazioni nei locali pubblici, negli uffici, all'interno dei veicoli, negli istituti penitenziari.

Anche la equiparazione delle riprese visive alle attività di intercettazione danneggerebbe gravemente la lotta al crimine. Con queste norme non saranno possibili riprese visive per identificare gli autori di rapine in banca, spaccio di stupefacenti nelle piazze, violenza negli stadi, assenteismo nei pubblici uffici.

Le norme sulla astensione dei magistrati, per come formulate, si prestano pericolosamente ad usi strumentali, potendo essre utilizzate per estromettere dal processo il magistrato considerato "scomodo".

Infine la introduzione di un generalizzato divieto di pubblicazione di notizie in merito ad indagini penali, anche quando sia venuto meno il segreto investigativo, introduce una ingiustificata limitazione del diritto costituzionale alla informazione.

Nel disegno di legge mancano, invece, disposizioni adeguate al fine di tutelare il diritto alla riservatezza delle persone coinvolte in intercettazioni con riferimento a fatti privati estranei al processo penale. La associazione nazionale magistrati aveva da tempo segnalato la necessità di un intervento sul punto, indicando i possibili rimedi tecnici.
Ma queste indicazioni non sono state in nulla recepite.
Si potrà dunque intercettare di meno, con grandi vantaggi per i criminali e senza reali benefici per la riservatezza delle persone e, soprattutto a discapito della sicurezza dei cittadini.
Roma, 18 giugno 2008
La Giunta Esecutiva Centrale


TABELLA B
REATI PER I QUALI SARA' OBBLIGATORIA LA SOSPENSIONE

Sequestro di persona art. 605 c.p.
Estorsione art.629 c.p.
Rapina art.628 c.p.
Furto in appartamento art. 624 bis
Furto con strappo
Associazione per delinquere art. 416 c.p.
Stupro e violenza sessuale art. 609 bis c.p.
Aborto clandestino
bancarotta fraudolenta
sfruttamento della prostituzione
frodi fiscali
Usura
Violenza privata
Falsificazione di documenti pubblici
Detenzione di documenti falsi validi per l'espatrio
Corruzione
Corruzione in atti giudiziari
Abuso d'ufficio
Peculato
Rivelazione di segreto d'ufficio
Intercettazioni illecite
Reati informatici
Ricettazione
Vendita di prodotti con marchi contraffatti
Vendita di prodotti in violazione del diritto d'autore
Detenzione di materiale pedo-pornografico
Porto e detenzione abusiva di armi anche clandestine
immigrazione clandestina ( art.12 c.1 l. 286\1998)
calunnia ( 368 c.p.)
Omicidio colposo per colpa medica
Omicidio colposo con violazione delle norme sulla circolazione stradale
Truffa comunitaria
Maltrattamenti in famiglia
Incendio e incendio boschivo
Molestie
Traffico di rifiuti
Adulterazione di sostanze alimentari
Somministrazione di medicinali pericolosi
Circonvenzione di incapaci

ESEMPI SU EMENDAMENTO SALVAPROCESSI

Esempio n.1
A) uno straniero irregolare violenta una studentessa alla fermata del tram.
B) un giovane studente cede gratuitamente una dose di hashish ad un coetaneo.
Quale processo faccio per primo?
Risposta: B

Esempio n.2
A) due zingarelle rapiscono un bambino.
B) due zingarelle rubano un pezzo di formaggio in un supermercato e scappando danno una spinta alla guardia.
Quale processo faccio per primo?
Risposta: B

Esempio n.3
A) un chirurgo durante un'operazione per un grave errore provoca la morte di un bambino.
B) un giovane ruba un telefono cellulare ad un coetaneo minacciandolo con un temperino.
Quale processo faccio per primo?
Risposta: B)

Esempio n.4
A) un assessore riceve una tangente di 5 milioni di euro per favorire una impresa in una gara d'appalto.
B) il figlio dell'assessore compra un motorino rubato e cambia la targa.
Quale processo faccio per primo?
Risposta: B)

Esempio n.5
A) uno straniero ubriaco al volante di un auto rubata investe tre pedoni sulle strisce.
B) due parcheggiatori abusivi chiedono un euro ad un automobilista minacciando di rigargli la portiera dell'auto.
Quale processo faccio per primo
Risposta: B)

Fa una certa impressione leggere questi esempi.
Avatar utente
Perrynic
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 78
Iscritto il: 25/05/2008, 15:05

Salvaberlusconi: pagano le donne.Onorevoli PdL che dicono?

Messaggioda Sandra Zampa il 20/06/2008, 9:45

Stop ai processi, pagano donne e fasce deboli, e le parlamentari PdL che dicono ?

Come sapete, la norma ‘blocca-processi’ ideata per salvare il presidente del consiglio, sospende tutti i procedimenti che riguardano i reati commessi fino a giugno 2002, compresi i reati di stupro e di violenza con gravissime ripercussioni anche per tutti i procedimenti in difesa di donne e minori vittime di violenze domestiche.

Perciò tutta la campagna elettorale impostata sulla sicurezza dal Pdl si risolve in una bolla di sapone, ma la cosa più grave è che a pagarne il prezzo più alto saranno le fasce piu’ deboli del Paese, come sempre succede quando si parla di governi guidati dall'attuale presidente del consiglio...

Al governo, non basta aver eliminato i finanziamenti già stanziati dal precedente esecutivo in materia di tutela e difesa delle donne vittime di violenza, ora pur di approvare la manovra ’salva premier’ si procede senza ripensamenti e senza accogliere le richieste di emendamento dell’opposizione sulla pelle di donne e bambini.

Dicano le parlamentari Pdl se questa politica iniqua nei confronti delle donne e dei minori va bene !

Sandra Zampa

P.S.: potete consultare partendo da qui: http://www.sandrazampa.it/?p=242 i documenti relativi alla difesa delle donne stanziati dal governo Prodi (50 milioni di euro per provvedimenti a difesa delle pari opportunita', 20 milioni di euro per contrastare la violenza sulle donne, ...) ed altri documenti correlati.
Ultima modifica di Sandra Zampa il 03/07/2008, 23:23, modificato 2 volte in totale.
Avatar utente
Sandra Zampa
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 61
Iscritto il: 29/05/2008, 15:22
Località: Bologna

Re: Salvaberlusconi: pagano le donne. E le onorevoli PdL che dic

Messaggioda franz il 20/06/2008, 11:05

Sandra Zampa ha scritto:Perciò tutta la campagna elettorale impostata sulla sicurezza dal Pdl si risolve in una bolla di sapone, ma la cosa più grave è che a pagarne il prezzo più alto saranno le fasce piu’ deboli del Paese, come sempre succede quando si parla di governi guidati dall'attuale presidente del consiglio...


Se ne stanno accorgendo anche all'estero.
viewtopic.php?f=4&t=179

Ciao,
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

sospensione processi, parere csm: è incostituzionale

Messaggioda franz il 21/06/2008, 12:11

Al volo dalla HP di repubblica

sospensione processi, parere csm: è incostituzionale

Ecco i dettagli:

La norma è "potenzialmente incompatibile" con l'art. 111 e l'art. 3 della Costituzione
Palamara (Anm): "Verrebbero rinviati almeno 100.000 procedimenti"
Processi sospesi, parere Csm
"Può essere incostituzionale"

Processi sospesi, parere Csm "Può essere incostituzionale"

ROMA - Può essere incostituzionale la norma che sospende i processi per reati puniti con la reclusione fino a dieci anni. A sostenerlo è il Csm nella bozza del parere che sta mettendo a punto la Sesta Commissione di Palazzo dei Marescialli. Il testo, che sarà discusso lunedì dalla Commissione, sottolinea la "potenziale incompatibilità" della norma con l'art. 111 della Costituzione (ragionevole durata del processo) e con l'art. 3 (principio dell'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge).

Ma non è questo il solo problema di ordine costituzionale: una materia così importante - avvertono i relatori Fabio Roia e Livio Pepino - non può essere affrontata con lo strumento del decreto legge; e oltretutto è completamente estranea al tema del provvedimento, che è tutto dedicato alla sicurezza.

Inoltre, rileva il Consiglio Superiore della Magistratura, il riferimento temporale scelto per la sospensione dei processi (relativi ai reati commessi fino a giugno del 2002) "non ha alcun appiglio logico". Avrebbe avuto invece un senso - suggeriscono i consiglieri - sospendere i processi coperti dall'indulto e perciò destinati ad essere celebrati inutilmente.

Ulteriori rilevi potrebbero poi essere mossi dall'Unione Europea, che ha già messo sotto accusa la giustizia italiana per la sua lentezza, e che non capirebbe - sottolinea ancora Palazzo dei Marescialli - le ragioni di questa scelta, destinata ad allungare ancora i tempi dei processi.

Dal canto suo, il presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati Luca Palamara ribadisce che verrebbero rinviati almeno centomila processi se dovesse essere approvato l'emendamento al decreto sulla giustizia. "Non compete all'Anm di quantificare quanti provvedimenti verranno bloccati - sottolinea Palamara - noi poniamo una questione di metodo. Quando vengono adottati determinati provvedimenti dobbiamo sapere quelle che sono le ricadute sul sistema. Questo è un compito che la Costituzione assegna al ministro e non all'Associazione Nazionale Magistrati, che ha fatto una stima prudenziale". Gli emendamenti al decreto sicurezza del centrodestra, per l'Anm, "rischiano di guastare ulteriormente un sistema che già funziona male".

(21 giugno 2008)

http://www.repubblica.it
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

L'Anm offre una tregua al governo

Messaggioda franz il 24/06/2008, 8:27

L'Anm offre una tregua al governo
"No a sospensioni, sì all'immunità"

"Si rischia il caos della giustizia. Il premier non confonda politica e privato"
E i giudici si dichiarano disponibili alla riforma del sistema
di GIUSEPPE D'AVANZO

ROMA - Nelle ore della più radicale contrapposizione tra magistratura e Berlusconi, nasce - spontaneo, con ragioni anche dissimili, dentro e fuori il governo e le istituzioni - un partito trasversale della "tregua". Lo sollecita Pierferdinando Casini (Udc). Lo invoca Roberto Castelli (Lega). Gli dà metodo e forma una "lettera aperta" di Francesco Cossiga che invita il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a muovere la sua moral suasion ("il suo più forte potere") per "convincere" Berlusconi "a stralciare nel "passaggio" alla Camera le norme "incriminate"".

"Incriminate" sono le norme che sospendono di un anno i processi per i reati commessi fino al 30 giugno 2002, e quindi anche il dibattimento ormai agli sgoccioli che vede il capo del governo imputato a Milano per corruzione in atti giudiziari.

All'urgenza di una tregua e di "nuovo inizio" di dialogo vuole contribuire anche l'Associazione nazionale magistrati che, con la voce del segretario Giuseppe Cascini - mentre chiede di "espungere" la sospensione dei processi dal "decreto sicurezza" - osserva che compete esclusivamente "all'autonomia della politica decidere delle immunità da offrire a chi ricopre cariche istituzionali". Il percorso - no alla sospensione; sì alle immunità; dialogo sulle riforme di giustizia - (sembra di capire) creerebbe le condizioni per "raffreddare un clima" che, incandescente, danneggia tutti. Il governo. La magistratura. Il cittadino.

Cominciano da Cossiga, dottor Cascini. Il presidente emerito propone di stralciare la sospensione dei processi dal decreto legge sulla sicurezza. Voi siete d'accordo?
"Noi pensiamo che le norme che sospendono i processi devono essere espunte dal decreto".

Cossiga immagina, in caso contrario, uno scenario drammatico: dimissioni del governo, elezioni anticipate, "governo d'emergenza", "democrazia semiprotetta" dal Capo dello Stato.
"Non è il mio compito azzardare previsioni. Il nostro compito è indicare i gravi problemi di funzionalità per il processo penale che deriverebbero dalla sospensione generalizzata di migliaia di processi. Si creerebbe un caos senza precedenti che può inceppare in modo definitivo una macchina giudiziaria già molto sofferente. Sembra già un buon motivo per eliminare quell'emendamento. Ma ce n'è un secondo, nascosto in un paradosso. Da un lato, il governo inasprisce le pene per reati di grave allarme sociale (per esempio, gli omicidi colposi da circolazione stradale); dall'altro, blocca i processi per gli stessi reati perché non li ritiene gravi. L'effetto è che le vittime di quei delitti dovranno continuare ad attendere una sentenza che potrebbe non arrivare mai".

E' ipocrita girarci intorno. Anche Berlusconi, nella sua lettera a Schifani, sovrappone il provvedimento con il suo processo milanese. Ancora più esplicito è stato il suo avvocato e consigliere Niccolò Ghedini: la sospensione di un anno serve per approvare una nuova legge immunitaria.
"Chi governa dovrebbe tenere ben distinte le vicende personali dalle questioni di carattere generale. Uno dei problemi che ha avuto il Paese negli ultimi anni è stata proprio la confusione tra singoli affari penali e interventi legislativi. Il risultato è un processo penale sconnesso, che consente agli imputati tanti e troppi espedienti per sottrarsi al giudizio. Il paradosso è che un processo penale che non funziona finisce per negare in radice il diritto alla sicurezza dei cittadini. Diritto che può essere garantito soltanto da un processo penale rapido, giusto per gli imputati e le vittime, efficace con il colpevole".

D'accordo, questo è il problema, ma qual è la soluzione?
"Alle soluzioni stavamo lavorando prima della violenta ripresa di un clima di scontro. La nuova contrapposizione confonde le questioni e mette insieme piani diversi. Credo che bisogna fermare le polemiche e tornare a separare i problemi e gli argomenti da affrontare".

Si spieghi meglio, per favore.
"Sul tavolo ci sono tre diverse questioni. 1. La riforma della giustizia. Richiede dialogo, ponderazione, analisi prudenti, qualche convergenza. Non si può legiferare senza valutare le conseguenze delle innovazioni, come è accaduto con la norma che congela i processi. 2. Una leale collaborazione tra le istituzioni. Se si aggrediscono singoli magistrati accusandoli, più o meno, di attentato alla Costituzione, la soluzione dei problemi si allontana. 3. Infine c'è la proposta di fermare i processi per le più alte cariche dello Stato. Questi capitoli devono restare separati e ciascuno deve avere un luogo, un metodo e gli attori per essere affrontati e risolti".

Voi siete d'accordo con un nuovo lodo Schifani-Maccanico?
"La scelta dell'immunità temporanea o permanente di chi ha alte responsabilità istituzionali spetta all'autonomia della politica che valuterà le forme e i modi di un eventuale provvedimento tenendo conto delle indicazioni della Corte Costituzionale".

Per quel che si è capito, però, Berlusconi subordina ogni iniziativa all'approvazione del nuovo lodo.
"La questione dell'immunità deve essere separata e non confusa con i meccanismi che fanno funzionare i processi né può essere accompagnata da una campagna di aggressione contro alcuni magistrati. Come non può interferire con la legislazione ordinaria in materia di giustizia. Voglio dire che ogni questione deve essere affrontata sul suo piano. E' l'unico metodo possibile per andare avanti e ha una precondizione: il riconoscimento di legittimità tra le diverse istituzioni dello Stato. Se i giudici condannano all'ergastolo i Casalesi, credo che il capo del governo abbia il dovere di tutelare la legittimità democratica di quella decisione, come peraltro ha fatto il Capo dello Stato. Se il giorno dopo quella sentenza, per altri motivi, si accusa la magistratura di attentato alla democrazia si provoca una crisi di legittimità, credibilità e fiducia che paga, non solo l'ordine giudiziario, ma soprattutto il cittadino che sarà meno protetto dai poteri criminali".

Le dice: "dialogo". Ma chi è il vostro interlocutore? L'avvocato Ghedini, che scrive le leggi, o il ministro Alfano, che le presenta in Parlamento?
"Alcuni atteggiamenti della difesa nel processo non aiutano una maggiore comprensione dei problemi. Le faccio un esempio. Nel codice c'è scritto che l'istituto della ricusazione non sospende il processo, ma impedisce solo la pronuncia della sentenza. L'avvocato Ghedini ha invece sostenuto che la mancata sospensione del processo è "la prova" che il giudice è prevenuto. Questo comportamento è emblematico di una volontà di inasprire il conflitto. Il guaio è che questo metodo non si ferma all'interno del processo, ma viene trasferito anche in sede politica e legislativa".

Dunque, meglio il ministro Alfano?
"Il ministro è il grande assente in questa vicenda. All'inizio del suo mandato ha ben impostato un metodo di lavoro mostrando di condividere priorità e urgenze. Avrebbe dovuto tenerne conto anche quando, in occasione delle presentazione della norma che sospende i processi, non ha fornito al Parlamento i dati sulle gravi conseguenze di quel provvedimento sul funzionamento della giustizia di cui, per dettato costituzionale, egli è responsabile".

L'ultima domanda è per la magistratura. Soltanto il 21 per cento degli italiani, a quanto pare, ha fiducia nella magistratura. Non è un problema?
"Certo che lo è. La crisi di funzionalità della giustizia sta lentamente corrodendo anche la credibilità dell'istituzione giudiziaria. Sono necessarie e urgenti riforme legislative, ma occorre riconoscere che ritardi e inefficienze sul piano organizzativo e anche comportamenti non ortodossi di singoli magistrati hanno contribuito a creare un clima di sfiducia nei confronti del sistema. La magistratura è impegnata in uno sforzo di rinnovamento e di autoriforma. Il Consiglio superiore sta provvedendo a un radicale rinnovamento della direzione degli uffici mentre un sistema periodico di valutazione darà alla magistratura più professionalità ed efficienza. Ma ripeto: ogni problema deve avere il luogo, gli attori e il metodo per essere affrontato e risolto".

(24 giugno 2008)
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Il ritorno del Caimano

Messaggioda franz il 24/06/2008, 17:02

senza parole
Allegati
ilritornodelcaimano.jpg
Cronache dal Parlamento
ilritornodelcaimano.jpg (227.84 KiB) Osservato 5224 volte
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Il Colle blocca il lodo per decreto

Messaggioda franz il 26/06/2008, 8:19

IL RETROSCENA. Il provvedimento era già scritto
ora sarà presentato sotto forma di disegno di legge
Il Colle blocca il lodo per decreto
"Sarebbe contro la Costituzione"

A Palazzo Grazioli il premier mostra un sondaggio: "Di loro si fida solo il 21% degli italiani"
di LIANA MILELLA

ROMA - Il lodo Alfano per decreto "muore" prima ancora di nascere. Lo uccide la gelida freddezza del Colle, dove anche la sola ipotesi che il blocco dei processi alle quattro più alte cariche dello Stato, Berlusconi in primis, possa avvenire per un atto votato solo dal consiglio dei ministri presieduto giusto da Berlusconi, viene considerato del tutto improponibile. Un vulnus inaccettabile contro la Costituzione ma anche contro il buon senso. Il Cavaliere si era illuso e ai suoi aveva detto: "Lanciamo l'idea del decreto legge, vediamo che fa Veltroni. Se loro spingono pur di farci cancellare la sospensione dei processi allora è fatta. A quel punto anche Napolitano accetterà di firmare. Il Pd avrebbe tutto da guadagnarci, invece di rimanere schiacciato su Di Pietro e sulla sua opposizione barricadera".

Invece la copertura è floppata. Il palloncino del lodo Alfano per decreto s'è sgonfiato nell'arco di dodici ore. Giusto il tempo dei conciliaboli delle diplomazie di palazzo Chigi (l'eminenza grigia Gianni Letta) verso la sinistra e verso il Quirinale. Complici due porte seccamente chiuse: quella del capo dello Stato e quella dei Democratici. Il lodo Alfano adesso è "solo" un disegno di legge, ma si guadagna, prima ancora di nascere domattina in consiglio dei ministri, pure un'inusitata corsia preferenziale.

La annuncia, alla buvette di Montecitorio, un'entusiasta Elio Vito, il ministro per i Rapporti col Parlamento: "Avete visto? È fatta. Il lodo sarà un disegno di legge, ma ho già chiesto al presidente Fini che la conferenza dei capigruppo gli dia assoluta priorità". Priorità che sarà chiesta oggi per un ddl che non esiste, visto che vedrà la luce solo domani.

Ma per il Berlusconi che spara contro i "giudici politicizzati e metastasi della democrazia" niente è impossibile. Un Berlusconi che torna dall'assemblea della Confesercenti incurante dei fischi ("Erano pochissimi e poi sono venuti dopo uno scrosciante applauso") e pronto a sbandierare l'ultimo sondaggio contro le toghe. "Non contano più niente nel Paese. Di loro non si fida più nessuno. Il loro tasso di credibilità è sceso al 21%. Se dovessi dirlo con un esempio il livello di fiducia nella magistratura tra gli italiani in questo momento è inferiore a quanta ne mettono nella nazionale di Donadoni". È gasato Berlusconi.

Soddisfatto del suo ultimo exploit. Indifferente alle parole di Napolitano che, ufficializzando un suo incontro privato con il Consiglio nazionale forense e il suo presidente Guido Alpa, fa diventare pubbliche le sue insistenze sul presidente del Consiglio per cambiare la norma sulla sospensione. La moral suasion, da attività segreta, diventa fatto pubblico. Lo dice proprio Napolitano parlando di "messaggi lanciati nella bottiglia non sapendo chi possa raccoglierli".

Di certo non li raccoglie il Cavaliere che ai suoi confida: "La gente sta dalla mia parte e vive non come terzo e imparziale, ma come pregiudiziale e negativo il comportamento dei giudici nei miei confronti". E quindi si va avanti su un lodo Alfano approvato in quattro e quattr'otto e nel voto definitivo sul decreto sicurezza (con la norma salva-premier), il primo, se mai fosse possibile, entro la pausa estiva, il secondo ampiamente entro il 24 luglio, quando il dl decade.

Il pezzo forte adesso è il lodo Alfano. Ormai Berlusconi lo chiama così con tutti, anche con lo stesso Guardasigilli, il fido Angelino, che gli sottopone il testo ormai definitivo. Due articoli in tutto. Lodo per quattro alte cariche (presidenti Repubblica, Senato, Camera, Consiglio). Rinunciabile. Con la prescrizione bloccata. Per un solo mandato, e non più usufruibile. Su questo il Cavaliere ha tirato fino all'ultimo, cercando di strappare una formula a lui più favorevole. Magari un mandato in più, soprattutto se da un'alta carica si passa ad un'altra, visto che il premier ha già gli occhi al Quirinale. Ma Alfano ha fatto la "moral suasion" su di lui. Lo ha convinto che la strada non sarebbe percorribile. Che si rischierebbe soltanto un feroce scontro destinato solo ad allungare i tempi del dibattito parlamentare.

Quando Berlusconi si è concentrato sul lodo, l'ipotesi di farne un decreto legge era ormai definitivamente sfumata. L'ultimo ad andare in avanscoperta, per sondare ancora il Colle, era stato il ministro della Difesa La Russa con un "perché no per decreto", sperando magari che così possa cadere la sospensione dei processi, che non gli è mai piaciuta granché. Ma lo stop di Napolitano non solo su "quel" decreto", ma su "tutti" i decreti è stato nel frattempo drastico e senza possibilità di appello. Lo stesso La Russa ha battuto in ritirata svelando la strategia, perché "bisogna mostrare le armi che si hanno anche se non si usano".

Berlusconi l'arma del lodo Alfano per decreto l'ha fatta vedere, ma è stato costretto a ritirarla. Adesso gli resta il secondo colpo in canna, la sospensione dei processi. Su quella andrà avanti, come conferma per l'ennesima volta il suo consigliere giuridico Niccolò Ghedini, "senza esitazioni". Convinto che il Quirinale firmerà la legge, lasciando da parte i pareri del Csm che però continua a soffiare sul fumus dell'incostituzionalità.

(26 giugno 2008)

www.repubblica.it
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

A voi interessa solo garantire l'impunità del Premier!

Messaggioda Sandra Zampa il 09/07/2008, 22:51

Questo è il breve testo che, a partire da ora, verrà pronunciato in aula dai parlamentari del PD per denunciare quanto sta avvenendo con l'introduzione del cosidetto "Lodo Alfano" tra le leggi del nostro Paese:

"L'emergenza del nostro paese non è quella che voi mettete al primo posto. A voi interessa solo garantire impunità al Presidente del consiglio. “Tutti i cittadini sono eguali davanti alla legge”.

Con una decisione illiberale, senza precedenti, avete espropriato il Parlamento per assicurare al capo del governo la sospensione dei suoi processi, passati e futuri. Avete scritto un'altra brutta pagina per la nostra Repubblica.

Perchè non destinate tutte le vostre energie per aumentare gli stipendi e le pensioni che sono la vera emergenza per le famiglie italiane? Perchè ciò che vi preme è l'immunità e gli interessi personali dell'onorevole Berlusconi che vengono prima dei problemi reali del Paese.

"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali". Questo è scritto nella nostra Costituzione che è e rimane la nostra bussola.

L'emergenza del nostro Paese non è quella che voi mettete al primo posto. A voi interessa solo garantire impunità al Presidente del consiglio".


Anche io sarò tra coloro che pronunceranno le parole di denuncia contro le norme con le quali Berlusconi metterà in salvo se stesso dalla legge. Non sono sorpresa di trovarmi qui, oggi, a leggere a voce alta queste parole.

Non ho mai creduto nel "cambiamento" del Cavaliere, nel suo desiderio di dialogare, nelle sue intenzioni di rispettare le regole della democrazia, diritti dell'opposizione compresi, nella sua volonta' di mantenere le sue promesse elettorali.

Sono però profondamente addolorata per quanto sta avvenendo "nel" e "al" mio Paese. Sono profondamente preoccupata per l'incapacità di costruire, tutti noi che siamo all'opposizione in parlamento e fuori da esso, una solida e unitaria risposta alla protervia della maggioranza.

A noi, ora, la fatica di trovare parole tali da far capire agli italiani ciò che sta accadendo: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge."

Sandra Zampa
Avatar utente
Sandra Zampa
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 61
Iscritto il: 29/05/2008, 15:22
Località: Bologna

Prossimo

Torna a Sicurezza, Giustizia, Informazione

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 18 ospiti

cron