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Geniale!

MessaggioInviato: 01/07/2009, 10:26
da pagheca
Il personale che si occupa dei trasferimenti passerà alle dipendenze dell’intelligence
«Voli di Stato gestiti dai Servizi»La decisione del governo: le informazioni saranno coperte dal segreto

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Una ballerina di flamenco all’arrivo a Olbia il 24 maggio 2008 a bordo dall’aereo presidenziale
Una ballerina di flamenco all’arrivo a Olbia il 24 maggio 2008 a bordo dall’aereo presidenziale
ROMA — Il personale che si occupa dei voli di Stato sarà trasferito alle dipendenze di­rette dell’intelligence. In parti­colare sarà inserito nell’orga­nico del Rud, l’ufficio che fa capo all’Aise — il servizio segreto mi­litare — ed è addet­to alle mansioni di vigilanza degli obiettivi. La decisione è stata presa dal go­verno dopo la pub­blicazione delle fo­to del premier Sil­vio Berlusconi che imbarca a bordo degli aerei con la sigla «Repubblica Italiana» i suoi ospiti privati come il cantante Mariano Apicella, attori e bal­lerine. E dopo la circostanza, emersa durante gli accerta­menti della Procura di Bari, che anche Gianpaolo Taranti­ni - indagato per induzione al­la prostituzione per aver porta­to ragazze a pagamento nelle residenze del premier - si spo­stava tra Roma e Milano a bor­do di quei velivoli. Nella richiesta di avvio del­la procedura, già trasmessa al­l’Aeronautica Militare e alle al­tre amministrazioni da cui di­pende il personale, i trasferi­menti vengono giustificati con motivi di «sicurezza e ri­servatezza ». Finora le liste pas­seggeri e i piani di volo pote­vano essere acquisiti dall’auto­rità giudiziaria, sia pur con un provvedimento motivato.

D’ora in avanti i documenti sa­ranno invece coperti dal segre­to e dunque per poterli visio­nare si dovrà avviare un iter molto più complesso e soprat­tutto ci sarà la possibilità di opposizione alla consegna. Un mese fa Silvio Berlusco­ni si era rivolto al garante del­la Privacy e alla magistratura romana per chiedere il seque­stro delle foto scattate dal re­porter sardo Antonello Zappa­du a Villa Certosa e all’aeropor­to di Olbia. Migliaia di scatti che riprendevano gli ospiti del­la sua residenza estiva, ma an­che quelli in arrivo o in parten­za a bordo dei velivoli. L’Au­thority ha ritenuto «illecito» ri­prendere e diffondere «imma­gini di persone all’interno di una privata dimora senza il lo­ro consenso e utilizzando tec­niche particolarmente invasi­ve », mentre ha stabilito che «sono permesse quelle riprese in luoghi pubblici», come è per esempio un aeroporto. La Procura ha invece dispo­sto il sequestro di tutti gli scat­ti e poi ha delegato i carabinie­ri all’acquisizione dei docu­menti relativi ai voli immorta­lati dal reporter. Due settima­ne sono bastate ai magistrati per chiedere al tribunale dei ministri l’archiviazione dell’in­chiesta.

L’indagine si è con­centrata soltanto sui voli docu­mentati da Zappadu. I magi­strati non hanno svolto alcu­na verifica ulteriore sugli altri trasferimenti con velivoli di Stato autorizzati dalla presi­denza del Consiglio e hanno chiuso il fascicolo. Hanno in­fatti ritenuto che la direttiva approvata dallo stesso gover­no Berlusconi il 25 luglio 2008 consente il trasporto degli estranei e soprattutto che «la presenza del premier a bordo degli aerei esclude la violazio­ne della legge e il danno patri­moniale per presunto sperpe­ro di denaro pubblico». La decisione dei pubblici ministeri della capitale non mette comunque al riparo da altre indagini che potrebbero essere avviate e da possibili fu­ghe di notizie sui voli presi­denziali. Di qui la scelta di una «blindatura» che invece impo­ne il massimo livello di riser­vatezza su tutti gli spostamen­ti. Proprio come accaduto per gli uomini della scorta di Ber­lusconi che sono stati assunti dall’Aisi — il servizio segreto interno — guidato dal genera­le Giorgio Piccirillo: la mag­gior parte di loro segue Silvio Berlusconi sin dai tempi della Fininvest.

I responsabili del­l’apparato di sicurezza sono stati inseriti nei ranghi degli 007 e hanno ottenuto la nomi­na a caporeparto, ma questo non impedisce che le decisio­ni operative siano prese di fat­to in piena autonomia. La col­locazione nell’apparato di in­telligence serve soprattutto a tutelare il vincolo di segretez­za. La decisione sul trasferi­mento del personale addetto ai voli di Stato dovrà adesso essere comunicata al Copasir, il comitato di controllo parla­mentare, che ha avviato un’in­dagine sulle misure di prote­zione del presidente del Consi­glio e sull’utilizzo degli aerei dell’Aeronautica. Villa Certosa è infatti «sede di governo al­ternativa in situazioni di emer­genza » e come tale deve esse­re tutelata. Durante le audizio­ni della scorsa settimana i ver­tici degli 007 hanno però chia­rito che «è protetta secondo il massimo livello di sicurezza possibile rispetto alla sua loca­lizzazione » e anche tenendo conto del tenore di vita del premier. Durante feste e cene la lista degli ospiti è infatti affi­data a vigilanza privata e, co­me accade pure a Palazzo Gra­zioli, agli ingressi non viene effettuato alcun tipo di con­trollo.

Fiorenza Sarzanini
01 luglio 2009

Re: Geniale!

MessaggioInviato: 01/07/2009, 11:54
da franz
già, geniale!
Non solo ma ripensando a questo caso ......
E' stata una semplice critica per spingere a rispetto delle leggi"
Il legale dell'ex premier: "Sgomento e amarezza, una sentenza pericolosa"
Insultò Berlusconi dandogli del "buffone"
La Cassazione annulla la multa
Piero Ricca era stato condannato a un'ammenda di 500 euro
per aver urlato all'allora premier: "Buffone fatti processare"


Piero Ricca

ROMA - La Cassazione ha annullato la multa inflitta a Piero Ricca che insultò Silvio Berlusconi urlando "buffone" fuori dall'aula del processo Sme. L'espressione "buffone, fatti processare" non va condannata in quanto si tratta solo di una "forte critica". Il fatto poi che il "giornalista, free lance" l'abbia rivolta all'allora premier in un aula di giustizia è del tutto "irrilevante" per la Corte di Cassazione secondo la quale "la circostanza che la censura sia stata esternata nei corridoi di un palazzo di giustizia, appare anzi particolarmente idoneo, come sede privilegiata, a suscitare riflessioni sul tema della legalità e del rispetto delle leggi".

La sentenza della Cassazione lascia sgomento il legale del Cavaliere, Niccolò Ghedini. "Anche Berlusconi la accoglierà con sgomento e con amarezza sia dal punto di vista sociale che culturale. Se io in un corridoio di un palazzo di giustizia mi rivolgessi a un magistrato, finirei sotto processo in pochi secondi e con una condanna pesantissima".

Il legale di Berlusconi afferma ancora: "Come si può pensare che dare del buffone a chiunque, anche a un semplice cittadino, possa essere socialmente utile e persino indurre al rispetto delle leggi. Ho troppo rispetto per qualificare questi giudici, ma non c'è poi da stupirsi se dico che della magistratura non ho più fiducia".

Che si tratti di una "semplice critica", ha sottolineato la Quinta sezione penale nelle motivazioni contenute nella sentenza 19509 con le quali ha annullato con rinvio la multa inflitta al Ricca "per avere offeso l'onore e il decoro di Silvio Berlusconi", "lo si desume in maniera non dubbia dal fatto che l'imputato - scrive Alfonso Amatao - ha fatto seguire all'epiteto incriminato espressioni che suonano come forte riprovazione della condotta tenuta dal querelante come 'homo publicus'".

Anzi, annota ancora piazza Cavour, "l'esortazione pressante 'fatti processare', rispetta la legge, sono una vibrata e accorata censura, istintivamente suscitata dalla presenza del personaggio che a tante polemiche e contrasti aveva dato origine".

Piero Ricca il 5 maggio 2003 inveì contro Berlusconi. L'episodio accadde dopo che il premier aveva finito le sue dichiarazioni spontanee nell'ambito del processo Sme a Milano. Ricca gli disse: "Buffone, fatti processare come tutti gli altri. Rispetta la legge, la magistratura, la Costituzione, la democrazia e la dignità degli italiani o farai la fine di Ceaucescu o di Don Rodrigo". Accusato di ingiuria, nel febbraio 2005 Ricca è stato condannato dal giudice di pace di Milano, Livio Morone, a un'ammenda di 500 euro.

(7 giugno 2006)


.... ripensando, dicevo, Pietro Ricca se gli darà ancora del "Buffone" verrà incriminato per diffusione di segreto di stato.
Ancora piu' geniale!

Ciao,
Franz

Re: Geniale!

MessaggioInviato: 01/07/2009, 13:47
da Stefano'62
Piú che geniale mi viene da dire scandaloso.
La prima considerazione automatica é che hanno intenzione di continuare a fare come prima e che niente puó fermarli.
La seconda é che io sono veramente stufo di questi spocchiosi parassiti che si coprono a vicenda (e mi riferisco a ogni schieramento)e che se dire le cose come stanno é populismo allora viva il populismo,e se il PD non dimostrerá di volerlo fare allora voteró Di Pietro.

Re: Geniale!

MessaggioInviato: 01/07/2009, 13:52
da pagheca
Hai ragione, in fondo e' una trovata vecchia. Si chiama "shoot the messengere" in inglese, (come in Italiano? Spara al messaggero? non mi ricordo) e mi sembra uno dei pilastri della politica dell'informazione di questo governo.

pagheca