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Arrestateci tutti

Garantire insieme: sicurezza e giustizia uguale per tutti; privacy e diritto del cittadino all'informazione

Arrestateci tutti

Messaggioda annalu il 16/06/2008, 12:27

Dal sito di Travaglio riporto questo articolo, sul quale penso valga la pena di meditare:

Arrestateci Tutti

l'Unità, 15 giugno 2008

L’altro giorno, fingendo di avanzare un’”ipotesi di dottrina”, Giovanni Sartori ha messo in guardia sulla Stampa dai ”dittatori democratici” e ha spiegato: “Con Berlusconi il nostro resta un assetto costituzionale in ordine, la Carta della Prima Repubblica non è stata abolita. Perché non c’è più bisogno di rifarla: la si può svuotare dall’interno. Si impacchetta la Corte costituzionale, si paralizza la magistratura… si può lasciare tutto intatto, tutto il meccanismo di pesi e contrappesi. E di fatto impossessarsene, occuparne ogni spazio. Alla fine rimane un potere ‘transitivo’ che traversa tutto il sistema politico e comanda da solo”. Non poteva ancora sapere quel che sarebbe accaduto l’indomani: il governo non solo paralizza la magistratura, ma imbavaglia anche l’informazione abolendo quella giudiziaria. E, per chi non avesse ancora capito che si sta instaurando un regime, sguinzaglia pure l’esercito per le strade.

Nei giorni scorsi abbiamo illustrato i danni che il ddl Berlusconi-Ghedini-Alfano sulle intercettazioni provocherà sulle indagini e i processi. Ora è il caso di occuparci di noi giornalisti e di voi cittadini, cioè dell’informazione. Che ne esce a pezzi, fino a scomparire, per quanto riguarda le inchieste della magistratura. Il tutto nel silenzio spensierato e irresponsabile delle vestali del liberalismo e del garantismo un tanto al chilo. Che, anzi, non di rado plaudono alle nuove norme liberticide. Non si potrà più raccontare nulla, ma proprio nulla, fino all’inizio dei processi. Cioè per anni e anni. Nemmeno le notizie “non più coperte da segreto”, perché anche su quelle cala un tombale “divieto di pubblicazione” che riguarda non soltanto gli atti e le intercettazioni, ma anche il loro “contenuto”. Non si potrà più riportarli né testualmente né “per riassunto”. Nemmeno se non sono più segreti perché notificati agli indagati e ai loro avvocati. Niente di niente.

L’inchiesta sulla premiata macelleria Santa Rita, con la nuova legge, non si sarebbe mai potuta fare. Ma, anche se per assurdo si fosse fatta lo stesso, i giornali avrebbero dovuto limitarsi a comunicare che erano stati arrestati dei manager e dei medici: senza poter spiegare il perché, con quali accuse, con quali prove. Anche l’Italia, come i regimi totalitari sudamericani, conoscerà il fenomeno dei desaparecidos: la gente finirà in galera, ma non si saprà il perché. Così, se le accuse sono vere, le vittime non ne sapranno nulla (i famigliari dei pazienti uccisi nella clinica milanese, che stanno preparando una class action contro i medici assassini, sarebbero ignari di tutto e lo resterebbero fino all’apertura del processo, campa cavallo). Se le accuse invece sono false (come nel caso di Rignano Flaminio, smontato dalla libera stampa), l’opinione pubblica non potrà più sapere che qualcuno è stato ingiustamente arrestato, né come si difende: insomma verrà meno il controllo democratico dei cittadini sulla Giustizia amministrata in nome del popolo italiano.

Chi scrive qualcosa è punito con l’arresto da 1 a 3 anni e con l’ammenda fino a 1.032 euro per ogni articolo pubblicato. Le due pene - detentiva e pecuniaria - non sono alternative, ma congiunte. Il che significa che il carcere è sempre previsto e, anche in un paese dov’è difficilissimo finire dentro (condizionale fino a 2 anni, pene alternative fino a 3), il giornalista ha ottime probabilità di finirci: alla seconda o alla terza condanna per violazione del divieto di pubblicazione (non meno di 9 mesi per volta), si superano i 2 anni e si perde la condizionale; alla quarta o alla quinta si perde anche l’accesso ai servizi sociali e non resta che la cella. Checchè ne dica l’ignorantissimo ministro ad personam Angelino Alfano.

E non basta, perché i giornalisti rischiano grosso anche sul fronte disciplinare: appena uno viene indagato per aver informato troppo i suoi lettori, la Procura deve avvertire l’Ordine dei giornalisti affinchè lo sospenda per 3 mesi dalla professione. Su due piedi, durante l’indagine, prim’ancora che venga eventualmente condannato. A ogni articolo che scrivi, smetti di lavorare per tre mesi. Se scrivi quattro articoli, non lavori per un anno, e così via. Così ti passa la voglia d’informare. Anche perché, oltre a pagare la multa, finire dentro e smettere di lavorare, rischi pure di essere licenziato.

D’ora in poi le aziende editoriali dovranno premunirsi contro eventuali pubblicazioni di materiale vietato, con appositi modelli organizzativi, perché il “nuovo” reato vien fatto rientrare nella legge 231 sulla responsabilità giuridica delle società. Significa che l’editore, per non vedere condannata anche la sua impresa, deve dimostrare di aver adottato tutte le precauzioni contro le violazioni della nuova legge. Come? Licenziando i cronisti che pubblicano troppo e i direttori che glielo consentono. Così usciranno solo le notizie che interessano agli editori: quelle che danneggiano i loro concorrenti o i loro nemici (nel qual caso l’editore si sobbarca volentieri la multa salatissima prevista dalla nuova legge, da 50 mila a 400 mila euro per ogni articolo, e accetta di buon grado il rischio di veder finire in tribunale la sua società). La libertà d’informazione dipenderà dalle guerre per bande politico-affaristiche tra grandi gruppi. E tutte le notizie non segrete non pubblicate? Andranno ad alimentare un sottobosco di ricatti incrociati e di estorsioni legalizzate: o paghi bene, o ti sputtano.

Ultima chicca: il sacrosanto diritto alla rettifica di chi si sente danneggiato o diffamato, già previsto dalla legge attuale, viene modificato nel senso che la rettifica dovrà uscire senza la replica del giornalista. Se Tizio, dalla cella di San Vittore, scrive al giornale che non è vero che è stato arrestato, il giornalista non può nemmeno rispondere che invece è vero, infatti scrive da San Vittore. A notizia vera si potrà opporre notizia falsa, senza che il lettore possa più distinguere l’una dall’altra. Tutto ciò, s’intende, se i giornalisti si lasceranno imbavagliare senza batter ciglio.

Personalmente, annuncio fin d’ora che continuerò a informare i lettori senza tacere nulla di quel che so. Continuerò a pubblicare, anche testualmente, per riassunto, nel contenuto o come mi gira, atti d’indagine e intercettazioni che riuscirò a procurarmi, come ritengo giusto e doveroso al servizio dei cittadini. Farò disobbedienza civile a questa legge illiberale e liberticida. A costo di finire in galera, di pagare multe, di essere licenziato. Al primo processo che subirò, chiederò al giudice di eccepire dinanzi alla Consulta e alla Corte europea la illegittimità della nuova legge rispetto all’articolo 21 della Costituzione e all’articolo 10 della Convenzione europea sui diritti dell’uomo e le libertà fondamentali (“Ogni persona ha diritto alla libertà d’espressione. Tale diritto include la libertà d’opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche…”, con possibili restrizioni solo in caso di notizie “riservate” o dannose per la sicurezza e la reputazione). Mi auguro che altri colleghi si autodenuncino preventivamente insieme a me e che la Federazione della Stampa, l’Unione Cronisti, l’associazione Articolo21, oltre ai lettori, ci sostengano in questa battaglia di libertà. Disobbedienti per informare. Arrestateci tutti.
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Re: Arrestateci tutti

Messaggioda ranvit il 16/06/2008, 15:41

Se esportassimo Travaglio negli Usa o in Francia o in Uk etc potrebbe scrivere le stesse cose che scrive qua in Italia.
Voglio dire che non dice verità totali ma parziali....ma ormai lui si è costruito una garanzia di "fatturato" (come Grillo e come Di Pietro).

Il punto, come sempre, è l'alternativa : quale è? Sono in grado questi signori del qualunquismo di prospettarci un'alternativa credibile?
Il "potere" da sempre e in ogni dove compie misfatti di ogni genere, l'importante è che gli "anticorpi" dello Stato di diritto riescano a tenere il tutto sotto controllo. Al momento nei Paesi europei e quindi anche in Italia, sono funzionanti.
Se poi questi signori conoscono meccanismi di un potere "perfetto" ce lo indichino.

Forse non è neanche piu' il caso di leggerli!

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Arrestateci tutti

Messaggioda annalu il 16/06/2008, 20:24

ranvit ha scritto:Se esportassimo Travaglio negli Usa o in Francia o in Uk etc potrebbe scrivere le stesse cose che scrive qua in Italia.
Voglio dire che non dice verità totali ma parziali ...


Anche questa tua mi sembra una verità parziale.
E' vero, anche in altri paesi del mondo Travaglio potrebbe trovare occasioni per denunciare scandali, veri o presunti. Negli USA per esempio Michael Moore ha fatto parecchi filmati di denuncia, ed è orgoglio e vanto della democrazia americana non porre limiti alla libertà di espressione.
Da noi, purtroppo, è diverso ...

ranvit ha scritto:Il punto, come sempre, è l'alternativa : quale è? Sono in grado questi signori del qualunquismo di prospettarci un'alternativa credibile?
Il "potere" da sempre e in ogni dove compie misfatti di ogni genere, l'importante è che gli "anticorpi" dello Stato di diritto riescano a tenere il tutto sotto controllo. Al momento nei Paesi europei e quindi anche in Italia, sono funzionanti.


Stimo Travaglio, anche se spesso non ne condivido le idee. E Ritengo che non sia compito di un giornalista "proporre soluzioni", mentre è invece dovere del giornalista il lavoro di denuncia, che non è affatto detto coincida col qualunquismo.

E poi, da cosa ricavi tutto il tuo ottimismo?
Davvero in questo preciso momento riesci a vedere in Italia gli "anticorpi dello Stato di Diritto" in funzione?

Ho l'impressione, caro Vittorio, che ti veda solo quello che desideri vedere ...

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Re: Arrestateci tutti

Messaggioda ranvit il 17/06/2008, 7:27

Ovviamente concordo sul fatto che un giornalista non ha il compito di proporre soluzioni. Il mio era un discorso piu' generale, non a caso parlavo anche dell'azione di Grillo e Di Pietro.
Il fatto è che questi personaggi non mi appaiono....sinceri. Si sono trovati loro malgrado a fare i tribuni del popolo (non dimentichiamo che di base sono di destra...) e ci stanno "azzuppando il pane" alla grande, ingigandendo a dismisura i "normali" difetti del potere.

Si, credo che nonostante tutto gli anticorpi dello stato di diritto siano sufficienti. Non siamo piu' negli anni venti, l'Europa è una realtà, la "democrazia" e la difesa dei diritti sono comunque "entrati" in tutti...persino nei leghisti.

Il vero problema comunque è che l'Italia ha ritardi strutturali notevoli e che la classe politica del centrosinistra nel suo insieme è assolutamente meschina, incapace....e soprattutto mediocre!

Vittorio
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Re: Arrestateci tutti

Messaggioda lucameni il 05/07/2008, 1:07

E' solo che siamo abituati ad un giornalismo di velinari e non a veri cronisti.
La regola negli altri paesi civili.
Qui sembrano invece dei rivoluzionari o dei qualunquisti.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
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Re: Arrestateci tutti

Messaggioda mario il 05/07/2008, 9:11

Ha ragione Travaglio.
E’ tutto vero quello che ha scritto. ed anche molto allarmante.
E’ ora di smetterla con questo voler dare patenti di giornalismo serio, solo a chi appartiene al nostro gruppo.
Basta con le incazzature a comando.
Adesso puoi incazzarti. Adesso no.
E’ ora di smetterla con questo dirigismo dei sentimenti, da soviet supremo.
Quello che Travaglio dice sulla libertà di stampa è sacrosanto e di una gravità enorme.
E qualcuno ci vuole mettere in guardia da Travaglio.
E’ proprio vero: “Mentre il dito indicava la luna l’idiota guarda
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Re: Arrestateci tutti

Messaggioda matthelm il 05/07/2008, 10:58

Se posso... Travaglio come Stella ed altri ottimi giornalisti devono fare il loro lavoro difficile e controcorrente.

E va bene, anzi benissimo. I politici devono leggerli, capirli ed intervenire.
Stella svolge il suo lavoro egregiamente mentre Travaglio, a volte, sembra l'angelo sterminatore e diventa meno "credibile".

Detto questo, che continuino pure con il pieno sostegno dei cittadini visto che molti altri giornalisti della carta stampata e della tv si sono adeguati al capo che comanda.
E questa sì è una vera indecenza.
"L'uomo politico pensa alle prossime elezioni. Lo statista alle prossime generazioni".
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Re: Arrestateci tutti

Messaggioda lucameni il 05/07/2008, 11:10

Qui magari potrò postare delle recensioni sui libri di Travaglio che ho pubblicato in altra sede: almeno sarà più chiaro il mio pensiero, che è positivo ma con alcune forti riserve.
Sicuramente ha un approccio che rende coloro che sono oggetto delle sue "attenzioni" come se fossero tutti uguali.
E questo è un difetto; come il suo accompagnarsi a figuri poco credibili.
Per il resto ...fa il suo mestiere di cronista, di chi racconta fatti nudi e crudi.
Ripeto: la cosa grave è che in Italia non siamo abituati a questo, ma bensì a velinari che prima "selezionano" le notizie e le rendono edulcorate, ammesso che te le riferiscano proprio (le notizie).
Credo che un ritratto utile sul giornalista si possa avere leggendo il recente libro-intervista "Il rompipalle"
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Re: Arrestateci tutti

Messaggioda Pol il 05/07/2008, 12:35

ranvit ha scritto:Se esportassimo Travaglio negli Usa o in Francia o in Uk etc potrebbe scrivere le stesse cose che scrive qua in Italia.
Voglio dire che non dice verità totali ma parziali....ma ormai lui si è costruito una garanzia di "fatturato" (come Grillo e come Di Pietro).


Facci capire dove Travaglio sbaglia.
Quali sono le verità che sono state tralasciate?


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Re: Arrestateci tutti

Messaggioda lucameni il 05/07/2008, 13:29

Veramente, se si va a leggere i suoi articoli e libri, na ha avuti per tutti. Sinistra compresa.
Potrà essere considerato un "manettaro", antipatico, fastidioso, con compagnie poco gradevoli, ma comunque quando colpisce lo fa a 360°.
Alla fin fine è questo che lo rende poco potabile anche a sinistra, odiato da Staino, come da Rifondazione, dai dalemiani, dalla lobby degli ex di Lotta Continua e così via.
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