Per i neonati di immigrati irregolari niente anagrafe!!!

L'avevate letto questo "piccolo particolare" nascosto tra le pieghe del Decreto Sicurezza?
Una donna immigrata senza permesso di soggiorno, non può registrare all'anagrafe un eventuale neonato nato in Italia, che così resterà senza identità e senza nome.
Come se non bastasse, se partorirà in ospedale il bambino potranno toglierglielo per darlo in adozione, dichiarandolo "in stato di abbandono", come i figli dei desaparecidos argentini ...
Questa volta mi vergogno davvero di essere italiana ... almeno, diffondiamo la notizia!!!
Da l'Unità:
Legge sulla sicurezza: i figli degli immigrati come «bambini invisibili»
Non solo il rischio di essere denunciati se bisognosi di cure, anche quello di avere «figli invisibili». Dopo l'emendamento che consente ai medici di denunciare gli immigrati irregolari, nel disegno di legge sulla sicurezza - già approvato dal Senato e ora in discussione alla Camera - c'è un'altra modifica al codice civile che va a colpire i bambini nati dagli stranieri non in regola con il permesso di soggiorno.
A lanciare l'allarme per una norma che viola i diritti costituzionali sono due associazioni: i giuristi per l'immigrazione (Asgi) e un'associazione di pediatri che denunciano ciò che prevede l'articolo 45 (comma 1, lettera f) del ddl: se venisse approvato i neonati stranieri di genitori privi di permesso di soggiorno non potrebbero essere registrati all'anagrafe. «La norma - scrivono le associazioni - introduce l’obbligo per il cittadino straniero di esibire il permesso di soggiorno in sede di richiesta di provvedimenti riguardanti gli atti di stato civile, tra i quali sono inclusi anche gli atti di nascita. L’ufficiale dello stato civile non potrà dunque ricevere la dichiarazione di nascita né di riconoscimento del figlio naturale da parte di genitori stranieri privi di permesso di soggiorno. La norma che impedisce la registrazione della nascita si configura come una misura che oggettivamente scoraggia una protezione del minore e della maternità. Una simile norma appare dunque incostituzionale sotto diversi profili».
Secondo l'associazione inoltre la norma è in palese contrasto con la Convenzione Onu sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.
Per cambiare il testo del ddl l'Asgi ha lanciato un appello contro l'introduzione dell'obbligo per il cittadino straniero di esibire il permesso di soggiorno in sede di richiesta di atti di stato civile, tra i quali sono inclusi anche le registrazioni di nascita. Questo per impedire una deriva giudicata gravissima.
«Le conseguenze di tale modifica normativa sui bambini che nascono in Italia da genitori irregolari sarebbero gravissime. i bambini non registrati alla nascita resterebbero senza identità - dicono i pediatri - completamente invisibili; vi è inoltre il forte rischio che i bambini nati in ospedale non vengano consegnati ai genitori privi di permesso di soggiorno e siano dichiarati in stato d'abbandono; per evitare questo, è probabile che molte donne in condizione irregolare decidano di non partorire in ospedale, con serissimi rischi per la salute della madre e del bambino».
11 marzo 2009
PS. E quando l'Unità cesserà di esistere, come faremo a saperle, certe notizie?
Una donna immigrata senza permesso di soggiorno, non può registrare all'anagrafe un eventuale neonato nato in Italia, che così resterà senza identità e senza nome.
Come se non bastasse, se partorirà in ospedale il bambino potranno toglierglielo per darlo in adozione, dichiarandolo "in stato di abbandono", come i figli dei desaparecidos argentini ...
Questa volta mi vergogno davvero di essere italiana ... almeno, diffondiamo la notizia!!!
Da l'Unità:
Legge sulla sicurezza: i figli degli immigrati come «bambini invisibili»
Non solo il rischio di essere denunciati se bisognosi di cure, anche quello di avere «figli invisibili». Dopo l'emendamento che consente ai medici di denunciare gli immigrati irregolari, nel disegno di legge sulla sicurezza - già approvato dal Senato e ora in discussione alla Camera - c'è un'altra modifica al codice civile che va a colpire i bambini nati dagli stranieri non in regola con il permesso di soggiorno.
A lanciare l'allarme per una norma che viola i diritti costituzionali sono due associazioni: i giuristi per l'immigrazione (Asgi) e un'associazione di pediatri che denunciano ciò che prevede l'articolo 45 (comma 1, lettera f) del ddl: se venisse approvato i neonati stranieri di genitori privi di permesso di soggiorno non potrebbero essere registrati all'anagrafe. «La norma - scrivono le associazioni - introduce l’obbligo per il cittadino straniero di esibire il permesso di soggiorno in sede di richiesta di provvedimenti riguardanti gli atti di stato civile, tra i quali sono inclusi anche gli atti di nascita. L’ufficiale dello stato civile non potrà dunque ricevere la dichiarazione di nascita né di riconoscimento del figlio naturale da parte di genitori stranieri privi di permesso di soggiorno. La norma che impedisce la registrazione della nascita si configura come una misura che oggettivamente scoraggia una protezione del minore e della maternità. Una simile norma appare dunque incostituzionale sotto diversi profili».
Secondo l'associazione inoltre la norma è in palese contrasto con la Convenzione Onu sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.
Per cambiare il testo del ddl l'Asgi ha lanciato un appello contro l'introduzione dell'obbligo per il cittadino straniero di esibire il permesso di soggiorno in sede di richiesta di atti di stato civile, tra i quali sono inclusi anche le registrazioni di nascita. Questo per impedire una deriva giudicata gravissima.
«Le conseguenze di tale modifica normativa sui bambini che nascono in Italia da genitori irregolari sarebbero gravissime. i bambini non registrati alla nascita resterebbero senza identità - dicono i pediatri - completamente invisibili; vi è inoltre il forte rischio che i bambini nati in ospedale non vengano consegnati ai genitori privi di permesso di soggiorno e siano dichiarati in stato d'abbandono; per evitare questo, è probabile che molte donne in condizione irregolare decidano di non partorire in ospedale, con serissimi rischi per la salute della madre e del bambino».
11 marzo 2009
PS. E quando l'Unità cesserà di esistere, come faremo a saperle, certe notizie?