Gab ha scritto:Vittorio,
non chiedo di fare uno sforzo per sostenere un giornale storico.
Contesto solo il quasi tono di esultanza che intravedevo nei i messaggi.
Pace all'anima sua e' una frase che si rivolge verso qualcosa che conta poco.
Rileggendo il thread io toni di esultanza (o quasi) non ne ho captati.
A matthelm dispiacerebbe, Ranvit concorda e si chiede come mai è poco venduta.
Poi si è accennato al tema del finanziamento pubblico, ma relativo a tutti i giornali che lo ricevono.
Non so dove siano apparsi toni di esultanza.
Tra l'altro "pace all'anima sua", è comunque un augurio che abitualmente si rivolge verso chiunque, dai propri cari fino alle persone che si conoscono meno. Lo si rivolge a decesso avvenuto ma nessuno lo ha fatto, qui. Non so altrove.
Secondo me qualsiasi fallimento è doloroso e lascia un vuoto.
Che sia un giornale o una fabbrica (quante non esistono piu' ed impiegavano decine di migliaia di lavoratori) il vuoto viene sempre colmato da altro. Peccato per il nome, che rimane pero' nella storia. Peccato perché a quel giornale ho dedicato tante domeniche di diffusione straordinaria nelle case popolari della periferia milanese e con me decine di migliaia di persone. Tuttavia ogni cosa come ha inizio puo' avere fine.
Se esiste un progetto digitoso di rilancio e funziona, benissimo. Camminerà con le sue gambe.
Quello che dovremmo evitare, per coerenza, è l'accanimento terapeutico.
Con sondino pubblico, pagato da tutti. Questo dovrebbe valere per tutti.
Solo che in un periodo in cui gli stati intervengono per salvare banche e industrie automobilistiche pare paradossale chiudere i rubinetti ai giornali.
Ciao,
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)