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Intercettazioni illecite a giornalisti

MessaggioInviato: 03/04/2021, 19:28
da flaviomob
L’inchiesta di Trapani sulle Ong svela una tecnica di intercettazioni a strascico che coinvolge decine di giornalisti e un avvocato, tutti ascoltati su dati sensibili e personali, assolutamente ultronei al procedimento. Il racconto, raggelante, è contenuto nell’articolo pubblicato da Andrea Palladino su “Il Domani” e parte dal “pedinamento” di Nancy Porsia, massima esperta di Libia e tra i cronisti che con costanza seguono cosa sta accadendo nel Mediterraneo nonché il lavoro delle Ong. Per questo era già finita finita nel mirino di oscuri personaggi vicini al regime libico. La Porsia come freelance salì sulla Iuventa per documentare i salvataggi e in generale l’inferno che si crea in quel corridoio del Mediterraneo. Bastò quello perché fosse inserita anche lei nel lungo elenco delle persone intercettate nell’ambito dell’indagine di Trapani. L’informativa, di cui stanno venendo fuori solo ora i dettagli, voleva dimostrare la complicità tra chi salva vite umane e i trafficanti. Un filone caro ad alcuni partiti italiani, compresa la Lega e il suo capo che di lì a poco diventerà Ministro dell’Interno. Si cercavano, nel 2016, dati per corroborare quella tesi. E lo si è fatto con metodi non formali, anzi palesemente illeciti come nel caso delle intercettazioni a carico di Nancy Porsia, la quale non risulta indagata nel fascicolo. Ciò nonostante viene ascoltata mentre parla con il suo legale, l’avvocato Alessandra Ballerini. Viene registrato e riportato in atti di tutto: dalle informazioni personali della Porsia agli spostamenti prossimi dell’avvocato Ballerini in Egitto, Paese dove si dovrebbe recare per un altro caso scottante che segue, quello della morte di Giulio Regeni. Informazioni delicatissime. Chi le cercava davvero? E perché? Nelle telefonate si fa riferimento anche al ruolo di “scorta mediatica” dell’Associazione Articolo 21 e a quello del Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana Giuseppe Giulietti, che in effetti si sono sempre occupati del dramma dei migranti e degli attacchi ai giornalisti che fanno un resoconto dettagliato dei salvataggi. Non solo: Articolo 21 ha seguito le minacce ai giornalisti che fanno una narrazione non condizionata politicamente dei naufragi nel Mediterraneo e su questo punto specifico a settembre scorso ha consegnato un dossier al Ministero dell’Interno, sollecitando approfondimenti. La cronaca dei naufragi e del ruolo delle Ong è da tempo oggetto di scontro politico e mediatico ma nessuno poteva immaginare che un’inchiesta giudiziaria potesse intercettare i giornalisti che si occupano di immigrazione forse nel tentativo di svelare le loro fonti. In quella “rete” illegale gettata sui cellulari dei cronisti sono finiti indirettamente anche Nello Scavo di Avvenire, Sergio Scandurra di Radio Radicale, Francesca Mannocchi de L’Espresso, Claudia Di Pasquale, collaboratrice di Report, Fausto Biloslavo de Il Giornale. Cosa stavano cercando gli investigatori? E’ davvero possibile pensare che si stesse indagando su una “collaborazione” tra i giornalisti, i trafficanti e le Ong sugli sbarchi? Oppure è stata semplicemente una prova di forza tra apparati investigativi e diritto all’informazione in Italia? Questa inchiesta anziché dare risposte al filone iniziale ha prodotto domande molto complicate e rivelato il lato fragile della democrazia italiana, dove i giornalisti sono, troppo spesso, un bersaglio.

https://www.articolo21.org/2021/04/deci ... sulle-ong/

Altri link

https://www.articolo21.org/2021/04/caso ... ornalisti/

https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/0 ... i/6154686/
nel 2017... gli agenti della Vos Hestia, ben prima di denunciare in questura le irregolarità viste a bordo della nave, portano notizie e foto a Matteo Salvini – negli atti si leggerà che ci ha costruito la sua campagna elettorale – e ai servizi segreti. Soltanto dopo si presentano in questura e l’indagine si avvia. Puntano alla gratitudine di Salvini – mirano magari a un posto di lavoro – e una di loro, Floriana Ballestra, ottiene anche un appuntamento con l’assessore regionale Edoardo Rixi, futuro viceministro nel governo giallo verde.

Re: Intercettazioni illecite a giornalisti

MessaggioInviato: 03/04/2021, 19:53
da flaviomob
La denuncia apparsa oggi sul Domani riguardante l’opera di intercettazione e dossieraggio attuata da una società privata di security e recepita dalla procura di Trapani e dallo Sco dei carabinieri è gravissimo e lede i principi fondamentali a tutela del giornalismo e in definitiva dell’articolo 21 della Costituzione.

E’ inaudito che ad essere intercettata sia stata, tra molte altre persone macchiatesi del reato di solidarietà, anche la giornalista freelance Nancy Porsia, già oggetto di attacchi e pressioni di ogni genere per la sua preziosa e puntuale attività di inchiesta sui traffici nel Mediterraneo a danno dei migranti e sulle coperture degli Stati europei. Ancora più grave che sia stata ascoltata mentre parlava con la sua avvocata, Alessandra Ballerini, da sempre in prima fila in difesa di giornalisti, attivisti e cittadini bersaglio di repressione e abusi, anche delle forze dell’ordine nel nostro paese e all’estero. Ma è inaccettabile che queste intercettazioni, di per sé lesive dell’art. 200 del Codice di procedura penale e dell’articolo 138 del Codice della Privacy, nonché dell’articolo 2 della legge 69/1963 che tutela e stabilisce anche l’obbligo dei cronisti di proteggere fonti e informazioni di cui vengono in possesso, sia avvenuto da parte di una società privata e poi recepito dai corpi inquirenti, entrando a far parte di un fascicolo giudiziario, che almeno nelle intenzioni di chi ha avviato l’inchiesta avrebbe dovuto ricostruire un presunto complotto dove in realtà si assisteva all’azione di salvataggio e assistenza di vite umane e allo svolgimento del lavoro giornalistico di verifica dei fatti sul campo.
Nelle intercettazioni pubblicate nel fascicolo emergerebbe persino, proprio nelle conversazioni tra Porsia e Ballerini, il riferimento ad Articolo21 e a Beppe Giulietti, presidente della Fnsi, cioè del sindacato che si è esposto negli ultimi anni a difesa del diritto di cronaca, di croniste e cronisti sotto attacco e del diritto dei cittadini ad essere informati correttamente e senza costrizioni. Ci chiediamo se anche questo sia stato interpretato come un’aggravante rispetto al ruolo della collega nella vicenda al centro delle indagini.
Siamo certi che la Procura di Trapani vorrà fare chiarezza fino in fondo sulle responsabilità penali dirette e dei mandanti di un’operazione di dossieraggio che crea anche un’ombra sull’azione di istituzioni di governo almeno per una passata gestione.

Articolo21 sarà sempre al fianco di Nancy Porsia e dell’avvocata Alessandra Ballerini, così come del presidente Giulietti, e non si lascia intimidire da tentativi di depistaggio e inquinamento della verità dei fatti dal chiaro obiettivo politico: minare i principi costituzionali alla base della nostra Repubblica.

https://www.articolo21.org/2021/04/caso ... -chiarire/