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Re: Le perdite di acqua potabile

MessaggioInviato: 08/01/2021, 23:31
da pianogrande
cardif ha scritto:La magistratura, credo.
Ovviamente quella umana, che come tale può pure commettere errori. Ma mica va eliminata pure questa perché a volte sbaglia.


:D :D E neanche può essere privatizzata.

Fermo restando che, nel nostro paese, ha un funzionamento da incubo.
Il suo funzionamento fa parte di un certo potere burocratico che è un macigno sullo stomaco di chiunque volesse snellire qualcosa.
Ci sono sempre state ammirevoli eccezioni; quella attuale che più mi piace si chiama Gratteri.

Re: Le perdite di acqua potabile

MessaggioInviato: 09/01/2021, 11:44
da cardif
Purtroppo è cosi. Ci vogliono più fondi, più informatizzazione perché è poca, più cancellieri. Alcuni giudici dovrebbero proprio cambiare mentalità.
Indecente la massa di processi che si chiude con l'assoluzione, anche per leggi troppo permissive che consentono agli avvocati di allungare i tempi con cavilli fantasiosi.
Giorni fa ho letto di una giudice che ha rinviato l'andata in pensione per portare a termine un processo importante che stava tenendo: sarebbe dovuto iniziare daccapo con un altro giudice come prevede la legge, e sarebbe finito in prescrizione.

Re: Le perdite di acqua potabile

MessaggioInviato: 09/01/2021, 12:01
da flaviomob
Anche le strade provinciali mostrano segni di usura e degrado disastrosi. Non tutto il paese è come il Trentino-AA e la demagogia per l'abolizione delle province, unita all'incompetenza dei politici, ha determinato una situazione inconcepibile. Di fatto hanno eliminato o tagliato i finanziamenti verso capitoli di bilancio essenziali.

Re: Le perdite di acqua potabile

MessaggioInviato: 11/01/2021, 9:16
da franz
il problema attuale delle province è che sono state depotenziate sia nei poteri sia nei fondi.
Pessima scelta, a mio avviso, ma il popolo era d'accordo e quindi amen.
Non so adesso.

Re: Le perdite di acqua potabile

MessaggioInviato: 11/01/2021, 13:55
da pianogrande
franz ha scritto:il problema attuale delle province è che sono state depotenziate sia nei poteri sia nei fondi.
Pessima scelta, a mio avviso, ma il popolo era d'accordo e quindi amen.
Non so adesso.


Il problema non si risolverà mai cambiando gli assetti e le deleghe etc.

Il problema si risolverà solo cambiando i comportamenti (magari con la forza e la magistratura).

Ma chi deve operare questi cambiamenti?
Gli stessi che li attuano.

Se non si esce da questa spirale possiamo inventarci pubblico, privato, misto, province, comuni, regioni, feudi, marchesati, imperi, super condomìni... non ne usciamo.

Re: Le perdite di acqua potabile

MessaggioInviato: 11/01/2021, 16:42
da cardif
Anche in questo sito, 10 anni fa avevo scritto che la riforma da fare era 'soppressione delle Province e la suddivisione di alcune Regioni: cioè la riduzione a questi soli Enti territoriali: Comuni e Regioni (più piccole)'
e 'Andrebbero eliminate le 110 province e le 20 Regioni. Andrebbero creati gli ETI (più o meno 40 Enti Territoriali Intermedi, sperando che non siano amministrati da ieti)'
Almeno gli amministratori degli ETI, eletti, avrebbero risposto all'elettorato più vicino a loro.

Per il resto, fissate le regole con la Costituzione, i governi dello Stato o degli Enti locali possono essere gestiti solo dai rappresentanti eletti; mica da un comitato estero. Sempre che si rimanga in una democrazia rappresentativa.

La qualità di questi rappresentanti dipende dalle scelte degli elettori in base ai candidati messi a disposizione con la legge elettorale. Per questo è una porcata peggiore la 'rosatellum' per la quale gli elegibili vengono scelti dai capi-partito, con i listini corti e bloccati.

Re: Le perdite di acqua potabile

MessaggioInviato: 12/01/2021, 2:21
da flaviomob
Pessima scelta, a mio avviso, ma il popolo era d'accordo e quindi amen.


Il popolo ha bocciato il referendum del 2016, anche se probabilmente un quesito singolo sulle province sarebbe stato approvato (per abrogarle); ma non si legifera con i se.
Tagliare un ente non significa farne evaporare le competenze, ma redistribuirle. Così invece hanno ottenuto il massimo svantaggio: le province ci sono ancora, ma svuotate. E i cittadini subiscono i disservizi.