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Una buona notizia!

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Una buona notizia!

Messaggioda ranvit il 17/02/2009, 17:59

Dal corriere.it :

La decisione della Sesta sezione penale della Cassazione
Annullata la condanna al giudice che non voleva il crocifisso in aula
Luigi Tosti era stato condannato a 7 mesi di reclusione ma per i giudici «il fatto non sussiste»

ROMA - La Sesta sezione penale della Cassazione «ha annullato senza rinvio perché il fatto non sussiste» la condanna per il giudice del Tribunale di Camerino, Luigi Tosti a sette mesi di reclusione per interruzione di pubblico servizio e omissione di atti d'ufficio inflitta dalla Corte d'Appello dell'Aquila nel maggio 2007 perché il magistrato si era rifiutato di svolgere le sue funzioni nell'aula giudiziaria a causa della presenza di un crocifisso.

IL FATTO NON SUSSISTE - All'inizio dell'udienza la difesa del giudice Tosti aveva rinnovato la richiesta di rimuovere, non solo in Cassazione ma in tutte le aule di giustizia, i crocifissi ed ogni simbolo appartenente alla religione cattolica. Ma la Sesta sezione penale ha respinto l'istanza e portato avanti il processo vista l'assenza di simboli religiosi nell'aula. Il sostituto pg della Cassazione, Vincenzo Geraci, aveva chiesto l'annullamento con rinvio della sentenza di condanna di Tosti ritenendo che occorreva riformulare il reato a carico del magistrato. Secondo Geraci, infatti, poiché le udienze dopo il rifiuto del magistrato si erano tenute lo stesso, attraverso la nomina di un sostituto, non si sarebbe configurata un' omissione di atti d'ufficio, piuttosto un turbamento dell'attività giudiziaria. I giudici della Sesta sezione penale, presieduta da Giorgio Lattanzi, hanno invece deciso per l'annullamento della sentenza senza però rinvio, ritenendo che «il fatto non sussiste» e quindi non ci sarebbe stata omissione d'ufficio da parte di Tosti.

O ME O I CROCIFISSI - «La sentenza della Corte di Cassazione è un passo importante, ora abbiamo eliminato l'aspetto penalistico, aspettiamo quindi il procedimento disciplinare in corso su di me e se tornerò in aula a fare il giudice è ovvio che continuerò la mia battaglia "o me o i crocifissi in aula"». Questo è il commento del giudice Luigi Tosti alla notizia dell'annullamento della sua condanna. Il giudice Tosti ha comunque sottolineato che continuerà la sua battaglia per far togliere in tutte le aule dei tribunali d'Italia il crocifisso e che il rispetto alla sua coerenza, se mai tornerà al lavoro, dopo la sospensione della sua attività che dura ormai da tre anni da parte del Csm, si rifiuterà di tenere udienza ogni qualvolta si troverà di fronte un simbolo della religione cattolica. «La mia battaglia - ha detto Tosti - è per il rispetto del principio di laicità che in Italia è violato soltanto dalla religione cattolica, mentre tutte le altre religioni lo rispettano. Infatti gli unici simboli che ricorrono sono quelli della religione cattolica, non abbiamo mai visto, ad esempio, simboli islamici o buddisti».


17 febbraio 2009
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Re: Una buona notizia!

Messaggioda pinopic1 il 17/02/2009, 18:14

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Re: Una buona notizia!

Messaggioda franz il 17/02/2009, 18:46

ranvit ha scritto:Luigi Tosti era stato condannato a 7 mesi di reclusione ma per i giudici «il fatto non sussiste»

Concordo che sia una buona notizia ma sotto altri punti di vista conferma lo stato penoso della giustizia italiana.
Se un atto è per alcuni giudici condannabile con 7 mesi di reclussione mentre per altri "non sussiste", siamo in piano caos.
Se sono in dubbio loro, cosa puo' pensare e fare il comune cittadino?
Ciao,
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Re: Una buona notizia!

Messaggioda annalu il 17/02/2009, 19:51

franz ha scritto:Concordo che sia una buona notizia ma sotto altri punti di vista conferma lo stato penoso della giustizia italiana.
Se un atto è per alcuni giudici condannabile con 7 mesi di reclussione mentre per altri "non sussiste", siamo in piano caos.
Se sono in dubbio loro, cosa puo' pensare e fare il comune cittadino?
Ciao,
Franz

Concordo, ovviamente, sullo stato della giustizia italiana, ma in questo caso le cose sono un po' più complicate.
Capita, e in questo periodo ne stiamo discutendo continuamente, che le leggi non siano sempre adeguate al comune sentire. In questo caso, sono contenta che il giudice Tosti sia stato assolto, perché è un passo avanti verso il riconoscimento del diritto al pari rispetto di tutte le religioni (o non religioni) di ognuno, e che nemmeno "la maggioranza" può arrogasi il diritto di offendere la "visione del mondo" di chiunque altro.

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Re: Una buona notizia!

Messaggioda pianogrande il 24/02/2009, 2:08

In fondo, il crocifisso non è un simbolo religioso ma solo il ricordo di come funzionavano una volta i tribunali.
Questo giudice avrebbe dovuto guardarlo come un uomo condannato ingiustamente e trarne ispirazione per fare sempre al meglio il proprio lavoro.
Ecco un esempio di compromesso degno dello stile del PD.
Fotti il sistema. Studia.
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Cancro, per studio aumenta successo cure in Europa

Messaggioda mauri il 24/03/2009, 19:13

ciao, mauri

Cancro, per studio aumenta successo cure in Europa


Sempre più pazienti europei stanno sconfiggendo il cancro, forse per la maggiore diffusione degli screening e delle diagnosi precoci, secondo uno studio pubblicato oggi. Continua a leggere questa notizia
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Una paziente greca affetta da tumore alla mammella fotografata in un ospedale di Atene …Continua Ingrandisci immagine

Mentre restano differenze tra paesi e tra diversi gruppi di pazienti, i nuovi dati che provengono da 23 stati europei indicano che la proporzione di pazienti curati per i tumori più comuni è cresciuta.

"La buona notizia è che per la maggior parte dei tumori la sopravvivenza è aumentata negli anni Ottanta e Novanta", commenta Alexander Eggermont, presidente della European Cancer Organisation, che non ha partecipato al lungo studio compiuto da Eurocare.

La ricerca ha messo a confronto due periodi -- dal 1988 al 1990 e dal 1997 al 1999 -- riscontrando che la proporzione di uomini e donne curate per il cancro al polmone è salita dal 6% all'8%, per quello allo stomaco dal 15% al 18% e per quello colon-retto dal 42% al 49%.

Il luogo in cui pazienti vivono gioca un ruolo importante nelle percentuali di cura, indica lo studio Eurocare, che ha riguardato 23 paesi e oltre 151 milioni di persone.

Considerando tutti i tumori, la maggiore percentuale di uomini curati si registra in Islanda (47%), mentre per le donne (59%) i due paesi di riferimento sono Francia e Finlandia.

In Polonia si registra la percentuale più bassa di cura per gli uomini (21%) e per le donne (38%).

Col 5%, Danimarca, Repubblica Ceca e Polonia hanno la più bassa percentuale di pazienti curati per cancro al polmone, mentre la Francia e la Spagna, col 10%, registrano il valore più alto.

"Senza questa informazione, sarebbe impossibile valutare se i miglioramenti nella diagnosi del cancro, nel trattamento e nella cura hanno davvero un effetto per i pazienti", dice Eggermont.

I dati sottolineano anche che ci sono dei gap tra i paesi per il cancro alla mammella, suggerendo che i programmi nazionali di screening adottati in alcuni paesi occidentali stanno contribuendo a combattere la malattia.

La differenza tra Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia rispetto a paesi dell'Europa occidentale è attualmente di circa il 10%, scrivono i ricercatori sullo "European Journal of Cancer".

"I dati ci dicono anche che tipo di cancro e quali aree dell'Europa vanno seguite per ulteriori ricerche e investimenti", aggiunge Eggermont.
mauri
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