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Quinto Potere

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Quinto Potere

Messaggioda pinopic1 il 17/02/2009, 11:51

Consiglio la visione, Mercoledi sera, del film "Quinto Potere" su La7. Subito dopo Otto e Mezzo che si occuperà dello stesso tema del film.
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Re: Quinto Potere

Messaggioda pierodm il 19/02/2009, 11:49

Il film l'avevo già visto a suo tempo.
Ma non serve a niente.
La realtà ha superato la fantasia.
C'è gente di coccio, alla quale non sono serviti cinquant'anni di libri, articoli, film, testimonianze per farsi un'idea definitiva sul fascismo e sul nazismo, figuriamoci un tema così "liquido" come questo - come diceva la Cortellesi in una bella trasmissione, in Italia "si può riparlare di tutto".
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Re: Quinto Potere

Messaggioda pinopic1 il 19/02/2009, 12:15

Però nel tempo alcuni spunti del film sono stati utilizzati anche dai nostri TVman.
Il dibattito che ha preceduto il film è stato interessante. Sono rimasto colpito dalla risposta di Gori e Luxuria alla mail di uno spettatore a proposito della televisione spazzatura. Il giovane guru ci garantisce che la televisione spazzatura è tale per chi non ama guardarla mentre non è tale per chi la guarda. Non ci avevo mai pensato prima di ricevere questa illuminazione.
Luxuria naturalmente ha stigmatizzato la presunzione di superiorità di chi la definisce spazzatura con (almeno) altrettanta presunzione di superiorità intellettuale.
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Re: Quinto Potere

Messaggioda pierodm il 20/02/2009, 1:49

Pino, io, partecipando a questi circoli di discussione, sono stato spesso accusato d'intellettualismo, o comunque di un esagerato vizio analitico e di una tendenza a portare il discorso verso i massimi sistemi.
Naturalmente non trovo giustificati questi giudizi come "accusa", in quanto nessuno di quegli atteggiamenti è in sé una colpa, ma qualcosa di vero so bene che c'è nel mio modo di discutere i problemi.

Ma nei miei gusti, nell'istinto che mi fa piacere o non piacere libri, spettacoli, film, personaggi ho una forte, qualche volta fortissima, presenza di spirito popolano e di passioni giovanili per il puro divertimento, per l'azione e l'avventura, insomma per quella che viene definita dagli accademici "sottocultura" - dimenticando che spesso quella che chiamano "cultura alta" nasce come gioco o come evasione, ma lasciamo stare.
Mi ci sono ritrovato volentieri in certi personaggi di Moretti, che amano la Nutella e le canzoni di Caterina Caselli, e di Pasolini non amo solo le sue poesie ma anche la sua passione per il calcio, e per diversi anni - fin quando scriveva davvero - poche cose mi prospettavano una bella serata quanto aprire il nuovo romanzo di Stephen King, o riprendere in mano le edizioni integrali dei romanzi di Dumas che avevo letto da ragazzino in versione ridotta.
tutto sommato faccio parte di quella generazione che Venditti descrive con pochi tratti nella Notte prima degli esami, in cui stanno insieme le cosce chiuse come le chiese e la politica, la musica e la coppa dei campioni, la filosofia e la pizza con gli amici. Ne faccio parte io, insieme con tanti di noi, ai quali tutti ci piacevano i fumetti di Charlie Brown e di Tex, gli albi dell'Intrepido e il Chinotto Neri, al tempo in cui cominciavamo a frequentare le sezioni del PCI e a leggere anche Voltaire e, poco più tardi, gl'indigesti libri di Marcuse e di Fromm, e Gramsci, Russell e Marx, mescolati alle conoscenze allora prevalentemente scolastiche di Dante e Petrarca, Cartesio e Giovanni Pascoli.

Voglio dire, insomma, che non sono io, non siamo noi topi di biblioteca, secchioni schizzinosi afflitti dal cilicio mentale, idolatri delle "cose serie". In fondo ce piace de ride e de magna', alla romana e alla fiorentina, alla napoletana e alla genovese - e poi, quelle feste dell'Unità, con le salsicce e le piadine, e la fisarmonica prima e dopo il "dibattito" ...

La questione quindi si riduce semplicemente e crudelmente a questo: di fronte ad una certa televisione, ad un certo modo di fare spettacolo, e diciamo pure a certi libri e certri peronaggi ci sentiamo scemi, se appena ci tratteniamo più di due minuti. Non è una questione di elucubrati giudizi "intellettuali" - che servono semmai a spiegarne le ragioni - ma una questione di gusto, di reazione istintiva. Certa roba innanzi tutto non ci diverte. Certa roba, certi personaggi ci fanno pena, una pena umana e artistica. Roba fatta senza studio da gente senza talento, perché anche per fare l'avanspettacolo - non solo lo spettacolo - ci vuole il talento e ci vuole il mestiere, non bastano le paillettes.
Alle "pomeridiane" dell'Ambra Jovinelli volavano gatti morti sul palcoscenico, quando il comico faceva piangere invece che ridere, e le ballerine avevano le calze smagliate e non andavano a tempo: la "spazzatura" c'è sempre stata, ma in genere andava in onda nel locali di serie C, non su sette reti televisive nazionali. E in quei locali di serie C andavano i militari in libera uscita disperati, che si divertivano più a sghignazzare tra loro che a guardare ballerine che potevano essere le loro nonne - la spazzatura faceva parte, in fondo, dell'addestramento alla guerra.

Quindi, lasciamo stare i capelli spaccati in ventisei parti scrupolosamente uguali: questa roba è in gran parte spazzatura, spesso nemmeno ben incartata.
Luxuria dice talvolta cose intelligenti, ma su questo tema non mi trovo per niente d'accordo.
Forse una persona sana di mente può divertirsi a partecipare all'Isola dei Famosi, ma una persona sana di mente non può divertirsi a guardarla - o almeno, non può negare che si tratti di spazzatura.
E poi, se riuscire a farsi piacere questa roba significa essere "democratici", questo è un pessimo spot per la democrazia.

Una delle frasi più illuminanti di Nietzsche, tra quelle che ricordo a braccio, dalle sue Inattuali: un giorno a dividerci non saranno le idee, ma il buon gusto.
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Re: Quinto Potere

Messaggioda ranvit il 20/02/2009, 11:03

Bello quello che dici piero, condivido quasi tutto.
I reality mi fanno letteralmente schifo, non ne seguo nessuno. Ma non seguo neanche i vari quiz e quizzettini, pacchi e pacchettini, cucine varie. Piu' in generale non sopporto "gli urli" come quelli di Conti e di tanti, troppi presentatori che di qualsiasi cosa si tratti, urlano sempre come se stessero per presentare il padreterno in persona!
E non sopporto neanche la pessima abitudine di tanti ristoranti e pizzerie in cui non c'è verso di sfuggire alla televisione o a una musica assordante. Etc etc.

E' ovvio che tutto questo fracasso serve a coprire "il vuoto"...
Come serve a coprire il vuoto "la barca", "la seconda casa al mare o in campagna", "il Suv in città" e le vacanze in Paesi tropicali.

La mia spegazione a tutto questo becero e plebeo modo di vivere si riassume in un concetto molto semplice. L'emergere delle masse di poveri ed incolti. In sintesi una volta (pochi decenni fa) la stragrande parte delle masse era fuori dai giochi. Poi la televisione...ha risucchiato queste masse nel giro del "villaggio globale" e queste masse hanno portato, invece che l'umiltà e la dignità (patrimonio di tante realtà periferiche), la pacchianeria tipica di chi vuole apparire ma non ha niente da dire.
In fin dei conti questo processo è....democrazia.
Faccio notare che quanto sopra è accaduto ovunque, non solo in Italia. Insomma la responsabilità non è di Berlusconi...

Cio' detto sono speranzoso che prima o poi questa cascata di merda, in parallelo con la crescita culturale di massa, lascerà il posto a manifestazioni umane piu'....accettabili.

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Quinto Potere

Messaggioda pinopic1 il 20/02/2009, 12:26

Mi soffermo solo su Luxuria perché dagli altri non mi aspettavo di meglio. Luxuria ha ripetuto una frase fatta, un luogo comune ormai, secondo il quale chi definisce spazzatura certa televisione è un presuntuoso intelettualoide che non ha rispetto per il pubblico. Ed ha risposto non a uno dei partecipanti al dibattito in studio ma ad un utente che ha inviato una e-mail, cioè al pubblico da rispettare. Una risposta in linea con le risposte date da chi di televisione ci vive. In seguito, visto il film, l'ho associata alla dirigente del movimento comunista scritturata dalla TV. Magari se mi fanno lavorare in TV cambio atteggiamento pure io; e questo mi preoccupa.
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Re: Quinto Potere

Messaggioda mauri il 20/02/2009, 20:59

sono queste le cose che contano per le persone e mister bi le rappresenta e le cavalca in pieno
non c'è speranza per il futuro se non trovare un'alternativa, ma quale? forse inernet
ciao, mauri

Star Grande Fratello Gb malata, verso morte sotto i riflettori

da 1 ora 43 minuti
Reuters
di Avril Ormsby

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Forum: Reality Show

Jade Goody, una giovane britannica diventata famosa grazie a un reality show, sta passando i suoi ultimi giorni di vita sotto i riflettori di un Paese ossessionato dalla celebrità, prima di morire di cancro.

Goody era una sconosciuta quando è entrata nel programma Grande Fratello nel 2002, ma i suoi gesti buffi e i suoi attacchi l'hanno fatta diventare ben presto una presenza assidua di tabloid e riviste di celebrità.

La donna ha messo in commercio una sua autobiografia e un profumo, e da allora è sempre stata sotto i riflettori del pubblico, anche se la sua popolarità ha subito un duro colpo in seguito ad alcuni suoi commenti razzisti su un'attrice di Bollywood in una versione per celebrità del Grande Fratello 2007.

Goody, che oggi ha 27 anni, sta passando i suoi ultimi giorni di vita tra televisione e giornali, seguita da una nazione fissata con le celebrità.

Alla fine dell'anno scorso la donna ha annunciato in televisione di avere un tumore al cervello e la settimana scorsa ha detto di essere malata in modo terminale. Adesso è completamente calva perché si è sottoposta alla chemioterapia.

Con una prospettiva di vita di un mese, domenica sposerà il suo fidanzato, un ex detenuto, in una cerimonia pubblica seguita dalla televisione.

Il ministro della Giustizia della Gran Bretagna è intervenuto oggi per estendere la libertà vigilata dell'uomo in modo che i due possano passare insieme la prima notte di nozze.

Goody ha venduto i diritti ad una rete televisiva per una cifra che i media britannici stimano intorno alle 7.000 sterline (1 milione di dollari).

Alcuni media hanno detto che le riviste pagano 15.000 dollari per ogni sua foto.

"Penso che l'intero Paese sia preoccupato e ansioso riguardo le sue condizioni di salute", ha detto di lei il primo ministro Gordon Brown.

Commentatori, politici e persone comuni oscillano tra disgusto e ammirazione.

"Dovrei condannare individui come Jade per la sua carriera nel mondo delle celebrità? No, non posso", ha detto il reverendo David Wilkinson del college di St John's dell'Università di Durham.

"E' una donna intelligente che ha colto le opportunità che la nostra cultura le ha offerto. Penso che questo ci dica qualcosa della cultura occidentale, dove l'accento è posto sull'individuo. Una cultura che vive paure e speranze attraverso la televisione".

MORIRE SULLA RIBALTA

Goody ha fatto molta strada dal Grande Fratello, dove alcune di persone si trova a vivere insieme in una casa isolata dal mondo esterno e continuamente osservata dalle telecamere.

Adrian Monck, direttore di giornalismo all'Università City di Londra ha detto che la tragedia personale di Goody è "intellettualmente e culturalmente affascinante, e avvincente a livello emozionale".

"E' stata lanciata da un reality televisivo e penso che il modello della sua celebrità sia piuttosto moderno per il modo in cui si è sviluppato", ha detto Monck. "Ma è anche tradizionale per il modo in cui è trattato dai tabloid, lontano dalla Tv".

I giornali accademici elogiano la sua onestà in televisione e la sua determinazione nel provvedere ai suoi due bambini, infatti ha dichiarato di aver venduto la sua storia ai media per poter dare loro una vita migliore. I quotidiani sostengono che la sua tragedia personale ha portato ad un incremento delle donne che vengono visitate per tumori al cervello.

"La verità è che i reality, che ci hanno fatto vedere il peggio di lei, adesso ci stanno facendo vedere la sua parte migliore", ha scritto Liz Hunt sul Daily Telegraph.

Ma Wilkinson dell'Università di Durham ha qualche dubbio.

fonte http://it.notizie.yahoo.com/4/20090220/ ... ec962.html
"Se vorrei vedere un cambiamento nella cultura occidentale? Sì, lo vorrei".
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