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L'inchino

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L'inchino

Messaggioda flaviomob il 06/07/2014, 9:45

Papa Francesco, la tua scomunica non funziona

Ora è il tempo di trasformare le parole in azioni con tutti i mezzi possibili. E di fare sapere a tutti quanto riesce ad essere vigliacca la Chiesa che si prostituisce al boss del paese come succede a Oppido Mamertina:

L’ultima clamorosa vicenda si è verificata il 2 luglio proprio ad Oppido Mamertina, città nota anche per una cruenta faida che ha sterminato persino donne e bambini e che ha lasciato sul selciato quasi un centinaio di morti ammazzati. Uno di questi morti venne dato vivo in pasto ai maiali. Quel giorno come da tradizione era in corso la processione secolare della Madonna delle Grazie. Una giornata sentita dalla gente della omonima parrocchia posta nella frazione Tresilico.

Una processione che ad un certo punto è stata clamorosamente abbandonata dal comandante della stazione dei carabinieri il maresciallo Andrea Marino e da due militari che partecipavano all’evento. Una scelta di campo netta quella del maresciallo, notata da tutti perché fatta perché tutti si accorgessero della presa di distanza. Difficilmente un maresciallo dei Carabinieri abbandona una processione pubblica se non per motivi gravi. E il maresciallo Marino ha stabilito che quello che aveva visto, grave lo era per davvero.

La statua preceduta dai sacerdoti ma anche dal sindaco e da mezza giunta comunale arrivata all’incrocio tra Corso Aspromonte e via Ugo Foscolo, era stata fatta fermare per circa 30 secondi da decine di portatori davanti alla casa di colui che viene ritenuto essere il capo di una nota famiglia di ‘ndrangheta, quella di Peppe Mazzagatti 82 anni di Oppido Mamertina, già condannato all’ergastolo per omicidio ed associazione a delinquere di stampo mafioso, che si trova agli arresti domiciliari a casa per motivi di salute. Un uomo potente secondo gli inquirenti, tanto potente, che persino la Madonna è stata fatta fermare per rendergli omaggio.

Assistendo a quella scena il maresciallo Marino non c’è l’ha fatta più ed ha ordinato a suoi due militari che si trovano ai lati della statua di seguirlo abbandonando clamorosamente la processione sotto lo sguardo ammutolito di tutti. Un gesto clamoroso quello del maresciallo che ha voluto così prendere le distanze da una pratica, sottaciuta ai più ma che sembra sia molto diffusa anche nella Piana. Nelle settimane scorse, infatti, altre scene simili sembra siano state viste in altri paesi della diocesi ed in altre processioni. Fatti questi che sarebbero stati segnalati all’Autorità Giudiziaria dalle forze dell’ordine. Ma ad Oppido la vicenda è grave anche per un altro motivo: sembra che prima della processione il maresciallo Marino aveva incontrato personalmente i componenti della commissione della festa avvertendoli di non effettuare gesti particolari o inchini durante il tragitto della processione.

http://www.giuliocavalli.net/2014/07/06 ... -funziona/


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Re: L'inchino

Messaggioda pianogrande il 06/07/2014, 16:48

Sono innumerevoli le storture di questo fatto.
Non capisco cosa c'entri il maresciallo dei carabinieri con l'inchino (nel senso che non credo faccia parte delle sue prerogative chiedere a chicchessia di farlo o non farlo).
Queste si configurano comunque come trattative che riconoscono a persone senza titolo alcuno un ruolo nei confronti delle istituzioni.
Tra l'altro, sono contrario al fatto che carabinieri in divisa (o sindaci con tanto di fascia tricolore) sfilino di fianco alla statua della madonna in una pubblica cerimonia religiosa.
Liberissimi di farlo come privati cittadini ma mi risulta che la religione di stato sia cosa del passato.

Che i carabinieri abbiano lasciato la sfilata religiosa perché ha fatto l'inchino al mafioso, mi sembra il minimo della decenza. Il massimo della decenza sarebbe che, in veste ufficiale, non partecipino a nessuna cerimonia religiosa se non in funzione di garanzia dell'ordine pubblico nel qual caso l'abbandono della sfilata ritengo avrebbe costituito una grave infrazione disciplinare.
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Re: L'inchino

Messaggioda franz il 07/07/2014, 12:01

pianogrande ha scritto:Sono innumerevoli le storture di questo fatto.

D'accordo, ma non in tutti si sensi che tu elenchi.
Una processione è un fatto pubblico, dato che avviene sulla pubblica via e quindi necessita di un'autorizzazione. Bisogna conoscere il percorso, organizzare il traffico ed i parcheggi, insomma la forza pubblica è implicata.magari solo a livello di vigili urbani. L'impiego dell'esercito (carabinieri) mi pare spropositato. Nel caso poi il maresciallo ha "avvisato di non fare" e non ha contrattato un bel niente. È il personaggio che emerge con forza dalla vicenda, invece delle nullità a livello di sindaci ed autorità ecclesiastiche. Io di trattative leggendo la vicenda non ne ho percepite.
Il discorso in generale delle processione religiose e della frequentazione di autorità pubbliche è un fatto molto piu' vasto, che troviamo anche al Nord (Bergamo e non solo) in Spagna, in Grecia e Portogallo. Ovunque la religiosità sia intensa, essa diventa fatto pubblico, soprattutto in particolari occasioni e le autorità ovviamente fanno a gara per essere presenti e riconoscibili. Vedere per esempio la partecipazione die vari sindaci di Napoli (compreso l'attuale) al rito della liquefazione del sangue di san gennaro.

Giusto o sbagliato che sia il problema del legame tra autorità statali e religiose, il problema particolare si pone quando nella società c'è un altro genere di "autorità" che è quella malavitosa, con tutti i legami che essa ha con lo Stato e la religione. Tagliare questi legami non è facile, perché tutti cercano consenso e fondi nella diverse altre autorità. La chiesa vive di fondi ed i mafiosi sono generosi. Sembra che i primi a sostenere che "pecunia non olet" siano loro, in fondo il latino lo capiscono ed hanno pure coniato l'espressione. Anche i personaggi della politica spesso cercano il consenso con le autorità religiose e mafiose. E le autorità mafiose hanno vantaggi ad essere omaggiate dagli "inchini".

La scomunica, non è bastata. Non serve a nulla. Pensa che non basto', agli inizi del 1300 fermare gli svizzeri, la cui storia comunica con la scomunica degli svittesi per aver attaccato e saccheggiato il monastero di Einsiedeln, che si allargava costantemente togliendo terreno e risorse ai contadini del luogo. I quali non erano molto contenti di deperire mentre gli abati ingrassavano. Altri temi ed altre storie ma non mi pare che le scomuninche in generale servano a molto, anzi possono anche ottenere l'effetto opposto. Che dire della scomunica a Martin Lutero? Magari eliminando vecchie scomuniche becere e sbagliate si potrebbe dare maggior valore all'atto.

http://it.wikipedia.org/wiki/Scomunica
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Re: L'inchino

Messaggioda pianogrande il 08/07/2014, 2:09

La consuetudine che le cerimonie religiose servano a dare più potere ai politici/mafiosi (fino ad eliminare ogni confine tra i vari settori) per quanto plurimillenaria, non è per questo meno infame e meno condannabile.

L'ho detto che la presenza delle istituzioni in funzione di ordine pubblico è l'unico motivo ammissibile.

Ripeto che i carabinieri che affiancano la madonna (come partecipanti alla cerimonia) ed i sindaci che si esibiscono in fascia tricolore nel mezzo (o alla testa) di una cerimonia religiosa non stanno compiendo la loro funzione istituzionale.
In parole povere, cosa ci fanno lì?

Questo è il problema principale perché vede il potere statale che dovrebbe essere assolutamente laico inchinarsi al potere religioso e quello è il primo inchino da eliminare drasticamente e da subito.
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Re: L'inchino

Messaggioda franz il 08/07/2014, 8:53

Perfettamente d'accordo, pianogrande, ma vedi questa è l'Italia ed il problema della governabilità passa anche da questi mille aspetti colturali. Credi che il problema si risolva solo perché un Papa scomunica o un Maresciallo impone di non fare inchini?
Il paese è ingovernaabile indipendentemente da chi (e come) eleggi a PdC o a Papa e questo episodio è una sorta di cartina al tornasole.
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Re: L'inchino

Messaggioda flaviomob il 09/07/2014, 8:20

Basterebbe che alle parole seguissero i fatti. Se Bergoglio vuole trasformare la Chiesa, i sacerdoti responsabili di questo atto di piaggeria nei confronti della criminalità organizzata devono subire dei provvedimenti disciplinari e dev'essere chiaro, per il futuro, che non ci sarà tolleranza verso messaggi ambivalenti e collusioni anche solo accennati.

Le autorità laiche sarebbe meglio che restassero a casa, ma, se proprio non possono farne a meno, che partecipino prendendo posizione contro questi atteggiamenti e rinunciando se essi persistono. Se questo non avviene, rispondano i partiti alla pubblica opinione.


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Re: L'inchino

Messaggioda Robyn il 09/07/2014, 16:29

L'alternativa poteva essere quella di trovare dei percorsi alternativi alle processioni,perche non farle significa una limitazione della libertà religiosa che non và strumentalizzata.Ma sappiamo che la criminalità organizzata e i suoi affiliati ne trovano sempre mille e una,magari si affacciano sù una terrazza del percorso alternativo e se la statua non può piegarsi magari pretendono che si fermi.Però il vescovo locale ha deciso che per un pò di tempo queste manifestazione che sono espressione della libertà religiosa non si fanno e può avere una sua logica.La logica è che la criminalità si è resa responsabile di strumentalizzazioni ma cosa ancora più grave di limitazioni alla libertà religiosa
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Re: L'inchino

Messaggioda franz il 09/07/2014, 21:39

Nel secolo scorso Cristo si fermava ad Eboli.
Oggi la Madonna si ferma sotto il balcone del boss della ndrangheta
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Re: L'inchino

Messaggioda pianogrande il 09/07/2014, 21:46

Robyn.
Il vescovo (funzionario di alto livello di quella organizzazione) può decidere tutto quello che vuole negli ambiti di sua competenza gerarchica e questo proprio in nome della "libertà religiosa".

Leggendo il post di Flaviomob mi viene spontaneissima una domanda: di che partito è (purtroppo, non posso dire era) quel sindaco che partecipa ad una manifestazione religiosa con la fascia tricolore e che resta lì dopo l'inchino al mafioso?

P.S. Rispondo da solo: Lista civica "impegno civivo".
Eccomi servito.
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Re: L'inchino

Messaggioda Robyn il 30/07/2014, 12:08

La mafia a Palermo ha colpito ancora.La statua della madonna si è dovuta fermare davanti l'abitazione di un'affiliato di mafia agli arresti.I mafiosi pretendono la fermata per difendere l'ignoranza della prepotenza mafiosa.Lo stato non può rimanere inerte deve farsi sentire deve colpire i mafiosi
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