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La Chiesa contro Celentano

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La Chiesa contro Celentano

Messaggioda franz il 15/02/2012, 13:05

LL CASO
La Chiesa contro Celentano
"Vuoto e ignoranza, ora le scuse"

Repliche alle critiche del Molleggiato che ieri sera ha attaccato "i preti", e Avvenire e Famiglia Cristiana. Tarquinio: "Se l'è presa con noi perché abbiamo scritto che con il suo cachet di una serata si potevano tenere aperte le sedi giornalistiche Rai nel Sud del Mondo. Viva Sanremo". Critico anche il segretario della Federazione nazionale della stampa

ROMA - E' scontro tra i vescovi e Celentano. Questa mattina la Sir, l'agenzia della Cei, risponde alle critiche lanciate ieri dall'artista verso le testate cattoliche Avvenire e Famiglia Cristiana. "Quando l'ignoranza prende il Microfono per diffondere il suo messaggio è doveroso replicare, seppur con serenità e rispetto delle persone, per amore della verità", scrive la Sir.

Le parole del molleggiato, secondo l'agenzia dei vescovi, nascono da un "vuoto di conoscenza di ciò che le testate cattoliche professionalmente sono" e da un "vuoto di conoscenza del servizio che esse svolgono per la crescita umana, culturale e spirituale della società tutta. Un vuoto voluto, e quindi ancor più triste, perché a tutti è possibile conoscere e comprendere il ruolo laico dei media cattolici nel nostro paese".

Ieri sera Celentano aveva attaccato preti e giornali Avvenire e Famiglia Cristiana spiegando che "andrebbero chiusi" perché sono "testate ipocrite". "Adriano Celentano è solo un piccolo attivista dell'ipocrisia, un finto esegeta della morale cristiana che sfrutta la tv per esercitare le sue vendette private", si legge in un duro editoriale di Famiglia Cristiana senza firma pubblicato sul sito internet che replica alle critiche al mondo cattolico del molleggiato.

Oggi sul caso è intervenuto anche il direttore di Rai1 Mauro Mazza, intervistato dal Tg1, che ha preso le distanze dall'intervento di Celentano. "La chiusura di un qualsiasi giornale non si invoca mai: sono cose brutte e ad ascoltarle si avvertono i brividi lungo la schiena", ha detto Mazza.

L'esibizione di Celentano era terminata da pochi minuti e sul sito del quotidiano l'Avvenire era già arrivato il commento del direttore Marco Tarquinio: "Se l'è presa con i preti e con i frati (tutti tranne uno) che non parlano del Paradiso. E se l'è presa con Avvenire e Famiglia Cristiana che vanno chiusi. Tutto questo, perché abbiamo scritto che con quel che costa lui alla Rai per una serata si potevano non chiudere le sedi giornalistiche Rai nel Sud del mondo (in Africa, in Asia, in Sud America) e farle funzionare per un anno intero. Dunque, andiamo chiusi anche noi".

"Buona idea - continua il direttore del quotidiano dei vescovi - così a tutti questi poveracci, tramite il Comune competente, potrà elargire le sue prossime briciole di cachet. Davvero un bello spettacolo. Bravo. Viva Sanremo e viva la Rai". E Tarquinio conclude: "P.S. Naturalmente, caro Celentano, continueremo a parlare e far parlare di Dio, degli uomini e delle donne di questo mondo. Soprattutto di quelli che in tv non ci vanno mai, neanche gratis".

L'esibizione del Molleggiato non è piaciuta neppure al segretario della Federazione nazionale della stampa, Franco Siddi: "Per fortuna - ha detto - i giornali non dipendono da Sanremo e ancor meno da Celentano le cui battute senza senso fanno ridere chi può godersi Sanremo ma non cambiano un paese che ha bisogno oggi più di ieri di giornali di idee e di identità come Avvenire e Famiglia Cristiana ma anche di tanti altri che sono l'opposto e il contrario". "Questa volta - aggiunge Siddi - neanche per paradossi si riesce a dare un senso a quello che un grande artista come Celentano dopo tanta attesa dice. Ha perso il senso che in altri tempi sapeva invece recuperare. Per fortuna le bussole sono altre".

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Celentano ha rotto

Messaggioda franz il 15/02/2012, 13:23

Personalmente ritego che Celentano abbia scocciato.
Fa il predicatore moralista e quindi si mette in conflitto con la concorrenza (preti e frati) ma da qui ad invocare la chiusura di giornali, il passo verso il fascismo o altri ismi totalitari, è breve. E se la libertà di parola è sacrosanta mi ha fatto pena sentire anche degli applausi in sala alla farneticazione sulla chiusura dei due giornali.
Ma in fondo è lo stesso popolo che rideva alle barzellette di Berlusconi :(

Non ho visto la sue performance (molto meglio Ballarò) ma ne ho letto gli estratti sulla stampa insieme ad alcuni spezzoni video. Un tuffo nel passato nazional-popolare della RAI di un tempo di cui non abbiamo assolutamente bisogno.
Tra le critiche lette si dice che la sua performance, durata un'ora, ha tolto spazio ai giovani. Cosa di rilievo, in una manifestazione canora.
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Il predicatore decadente

Messaggioda franz il 15/02/2012, 15:12

Di Aldo Grasso (che si è preso del deficente)

SANREMO
Il predicatore decadente
Joan Lui è convinto di predicare meglio dei preti. Ma nel ruolo di profeta salva Italia ne vogliamo solo uno: o Monti o Celentano

Dopo ieri sera ho scelto definitivamente. Ogni anno il Festival di Sanremo ci mette di fronte a un tragico dilemma: ma davvero questo baraccone è la misura dello stato di salute della nazione? E se così fosse, non dovremmo preoccuparci seriamente? C'è stato un tempo in cui effettivamente il Festival è stato specchio del costume nazionale, con le sue novità, le sue piccole trasgressioni, persino le sue tragedie. Ma tutto ha un tempo e questo (troppo iellato) non è più il tempo di Sanremo o di Celentano, se vogliamo rinascere. Monti o Celentano? Se davvero il nostro premier vuole compiere il titanico sforzo di cambiare gli italiani («l'Italia è sfatta», con quel che segue), forse, simbolicamente, dovrebbe partire proprio dal Festival, da uno dei più brutti Festival della storia. Via l'Olimpiade del 2020, ma via, con altrettanta saggezza, anche Sanremo, usiamo meglio i soldi del canone. O Monti o Celentano. O le prediche del Preside o quelle del Re degli Ignoranti contro Avvenire e Famiglia Cristiana.

Non mi preoccupa Adriano, mi preoccupano piuttosto quelli che sono disposti a prenderlo sul serio. E temo non siano pochi. Ah, il viscoso narcisismo dei salvatori della patria! Ah, il trash dell'apocalissi bellica! Cita il Vangelo e bastona la Chiesa, parla di politica per celebrare l'antipolitica: dalla fine del mondo si salva solo Joan Lui. Parla di un Paradiso in cui c'è posto solo per cristiani e musulmani. E gli ebrei? Il trio Celentano-Morandi-Pupo assomiglia a un imbarazzante delirio. A bene vedere il Festival è solo una festa del vuoto, del niente, della caduta del tempo e non si capisce, se non all'interno di uno spirito autodistruttivo, come possano essersi accreditati 1.157 giornalisti(compresi gli inviati della tv bulgara, di quella croata, di quella slovena, di quella spagnola, insomma paesi con rating peggiore del nostro), come d'improvviso, ogni rete generalista abbassi la saracinesca (assurdo: durante il Festival il periodo di garanzia vale solo per la Rai), come ogni spettatore venga convertito in un postulante di qualcosa che non esiste più. Sanremo è il Festival dello sguardo all'indietro (anni 70?), dove «il figlio del ciabattino di Monghidoro» si trasforma in presentatore, è il Festival delle vecchie zie dove tutti ci troviamo un po' più stupidi proprio nel momento in cui crediamo di avere uno sguardo più furbo e intelligente di Sanremo (più spiritosi di Luca e Paolo quando cantano il de profundis della satira di sinistra), è il Festival della consolazione dove Celentano concelebra la resistenza al nuovo. Per restituire un futuro all'Italia possiamo ancora dare spazio a un campionario di polemiche, incidenti, freak show, casi umani, amenità, pessime canzoni e varia umanità con l'alibi che sono cose che fanno discutere e parlare? Penso proprio di no.

P.S. Mentre scrivevo questo pezzo mi sono arrivati gli insulti in diretta da Sanremo. Ma non ho altro da aggiungere.

Aldo Grasso
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Re: La Chiesa contro Celentano

Messaggioda Robyn il 15/02/2012, 15:15

Celentano da cattolico dicendo certe cose pensa di fare un piacere ai laici ma non è così.Subito la confessione
Locke la democrazia è fatta di molte persone
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Re: La Chiesa contro Celentano

Messaggioda franz il 15/02/2012, 15:23

Sarebbe ora di privatizzare la RAI, come prevede il referendum.
Oppure il popolo è sovrano solo quando la casta non viene danneggiata dalle decisioni popolari?
Monti, pensaci tu. :D
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Re: La Chiesa contro Celentano

Messaggioda Stefano'62 il 15/02/2012, 16:09

I fatti sono chiari e vanno al di là del populismo vero o ipotetico del soggetto.
1) la rai gli propone un mucchio di soldi,ma poi si fa pagare 200mila euro a spot e decuplica gli introiti,criticarla è da stupidi.
2) invece si può discutere su chi chiede certi compensi,peccato però che celentano avesse già detto che non avrebbe preso un soldo,in basso profilo,talmente basso che alcune testate hanno pensato bene di prenderlo di mira per la sua ingordigia,peraltro meno vorace di quella dei suoi predecessori sui quali invece nessuno aveva avuto nulla da dire.
Pensare dunque che il motivo delle polemiche fossero realmente i soldi,anche questo è da stupidi.
I motivi veri li sappiamo tutti e non c'è bisogno che li dica io.
3) Celentano spettacolarizza la beneficienza.
Epperforza,con tutte le critiche piovute doveva tacere...? cacchio lo avrei detto ai quattro venti pure io.
E poi lo sanno tutti che nella beneficienza c'è l'effetto traino da emulazione,quindi ha fatto benissimo.
4) Allora lo si critica per la spettacolarizzazione.
E qui siamo davvero al grottesco perchè i critici più feroci sono proprio quelli che l'hanno determinata,criticandolo slealmente sui soldi quando sapevano benissimo che non si sarebbe tenuto niente.
5) Celentano si vendica e sputtana tutti dal palco (a furia di stuzzicarlo,un vanitoso come lui poi....)

Devo dire che quando al tiggi ho sentito celentano dire che un paio di giornali andrebbero chiusi,per quanto fosse legittimamente indispettito verso di loro che lo avevano preso di mira,ho pensato che aveva esagerato di brutto.

Però poi noto che sul sito della rai tutto il suo intervento è stato cancellato,e certamente non deve essere stato per difenderlo da se stesso,ma piuttosto per fare un favore a qualcuno........e allora ho fatto un paio di conticini:
Celentano ha ipotizzato di censurare due giornali,una opinione dettata dalla stizza,cioè solo parole al vento.
Chi quei giornali li controlla invece ha censurato celentano per davvero e io per esempio non potrò andare a sentirmelo come avevo intenzione di fare,per capire qualcosa delle polemiche.
Cioè fatti molto concreti invece di parole.
E' più pericoloso per la democrazia un celentano che parla,o qualcuno che ha il potere reale di zittirmi,e lo fa puntualmente e senza scrupoli ?
Naturalmente non auspico la chiusura di due giornali,ma non sarà che celentano aveva ragione da vendere su di loro ?
Stefano'62
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Re: La Chiesa contro Celentano

Messaggioda franz il 15/02/2012, 16:45

Stefano'62 ha scritto:Celentano ha ipotizzato di censurare due giornali,una opinione dettata dalla stizza,cioè solo parole al vento.
Chi quei giornali li controlla invece ha censurato celentano per davvero e io per esempio non potrò andare a sentirmelo come avevo intenzione di fare,per capire qualcosa delle polemiche.

Me se trovi gli interventi di Celentano ovunque, in rete?
Naturale che poi ogni giornale o testata decide cosa pubblicare. E poi se sono solo parole al vento, cosa ti importa? ;)
Intanto se Celentano avesse, per motivi altrettanto futili e cazzuti, dichiarato che bisogna chiudere l'Unità, il Manifesto, il Fatto, non so se le reazioni di vari amici qui sarebbero cosi' pacate e distaccate.
Poi francamente, se Celentano dicesse quelle cose sul suo canale privato, ben venga.
L'assurdo è utilizzare soldi pubblici per dare spazio ad un predicatore, sperando che faccia share in uno spettacolo nazional-popolare di basso livello (a cominciare dal penoso esordio di volgarità delle due ex-jene).



dal blog di bracconi su repubblica
Ora si capisce bene perché Celentano voleva sul palco Beppe Grillo.

Adriano e Beppe hanno la stessa vocazione furbo-adolescenziale a non tener conto della complessità. La stessa eloquenza proto-Savonarola che in nome della verità (presunta) perde di vista la realtà (vera) delle cose. Lo stesso muoversi falso-umile sui principi popolari facendo finta di non sapere quanto quei principi siano in relazione con le asprezze del vivere umano in carne ed ossa.

Intendiamoci, il molleggiato ha ragione. E’ una gran brutta vita, la nostra, con tutto questo spread e tutte queste guerre.

Solo che il modo migliore per farla restare tale è la predicazione che invocando il paradiso si tiene questo inferno. Mentre sarebbe un po’ più utile cercare quello che in questo inferno non è inferno. E farlo durare. E dargli spazio.

vedere anche i commenti
http://bracconi.blogautore.repubblica.i ... /#comments



Ah, una cosuzza. Celentano è in pensione di anzianità dal 1988, da quando aveva 50 anni.
E poi ci fa la predica sulla situazione economica attuale ed il Paradiso?
Ma il Paradiso lui lo ha trovato qui in terra, come Di Pietro, la moglie di Bossi, di Tremonti e tanti altri.
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Re: La Chiesa contro Celentano

Messaggioda matthelm il 15/02/2012, 16:47

franz ha scritto:Sarebbe ora di privatizzare la RAI, come prevede il referendum.


Sarebbe ora! Possibile che non ci sia nessun movimento, fra i tanti inutili,
in grado di attivare una grande campagna per il rifiuto del pagamento del canone RAI?

Questo patetico predicatore da bar che dice cose suggerite da qualche mente "sopraffina" viene chiamato dopo campagne pubblicitarie ridicole di tira e molla per aumentare l'audience. E chiede di chiudere due giornali! E' vero è lo specchio di questa Italia sgangherata. Purtroppo.
"L'uomo politico pensa alle prossime elezioni. Lo statista alle prossime generazioni".
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Re: La Chiesa contro Celentano

Messaggioda franz il 15/02/2012, 16:57

matthelm ha scritto:
franz ha scritto:Sarebbe ora di privatizzare la RAI, come prevede il referendum.


Sarebbe ora! Possibile che non ci sia nessun movimento, fra i tanti inutili,
in grado di attivare una grande campagna per il rifiuto del pagamento del canone RAI?

Ulteriore ipocrisia, aggiungo, è parlare del referendum negato (e mi sta bene) ma dimenticare che nel 1995 un referendum ha sancito la fine del carattere pubblico della RAI e che questa decsione popolare è disattesa da oltre 16 anni.
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Re: La Chiesa contro Celentano

Messaggioda Stefano'62 il 15/02/2012, 18:28

franz ha scritto:Me se trovi gli interventi di Celentano ovunque, in rete?

Ma dove,che dal sito della Rai è stato cancellato ?
C'è un buco dalle 22.05 alle 23.19 della registrazione.

Comunque che abbia sbroccato è un fatto.
Ma dire che fa un uso privato della tv è una stupidaggine,non parlava mica delle sue beghe di condominio,ma della Cosa Pubblica,ed è proprio per quella aspettativa che la gente lo aspettava e che la rai lo ha pagato così tanto.
E non è che siano solo i politici di professione legittimati a farlo (a parlare),anzi è anche per questa loro assurda pretesa (rimarcata di fatto ogni volta che si STRA-parla di populismo) che siamo messi cosi male.
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