Severino trova la quadra e'salva' i fuori ruolo

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Severino trova la quadra e'salva' i fuori ruolo
Monti: spero in accordo rapido su ddl, tassello essenziale
04 ottobre, 22:13

Il ministro della Giustizia Paola Severino
Severino trova la quadra e'salva' i fuori ruolo

ROMA - Alla fine il Guardasigilli Paola Severino mette d'accordo tutti con tre emendamenti: uno che inserisce la previsione di una condotta illecita nel 'Traffico di influenze illecite'; uno che prevede, nella 'Corruzione tra privati' la perseguibilita' a querela di parte salvo che non sia a rischio la libera concorrenza; uno che 'salva' i magistrati fuori ruolo dai limiti che erano stati imposti alla Camera da Roberto Giachetti (Pd) con un emendamento che passo' grazie ai voti del centrodestra e alla fiducia chiesta dal governo.

E sarebbe proprio questa, si assicura nella maggioranza, la norma che avrebbe fatto uscire, come un 'grimaldello', il provvedimento dall'impasse. I magistrati che lavorano presso i vari organi costituzionali e le Authority, era il timore di Giachetti, non consentiranno ''mai a che il governo metta la fiducia'' sul testo com'e' uscito da Montecitorio. E cosi' sinora e' stato. Il suo emendamento, infatti, impone che gli incarichi fuori ruolo non durino piu' di 5 anni di seguito e mai oltre i 10 anni. La proposta del Guardasigilli (che unisce le richieste di Pdl e Pd sul punto) estende invece il limite a 10 anni facendo saltare l'obbligo del rientro in magistratura dopo 5 anni. In piu', introduce numerose deroghe. Saranno escluse dai limiti le toghe con incarichi presso gli organi di autogoverno come il Csm; quelli elettivi come le Authority; quelli di rilevanza costituzionale come il Quirinale e il Parlamento, e quelli di carattere internazionale. Comprese le rappresentanze diplomatiche.

''Proprio come temevo - commenta Giachetti - la Severino ha fatto al Senato cio' che non e' riuscita a fare alla Camera: disintegrare la norma''.

L'Anm invece esulta definendo ''ragionevole'' la proposta. Per quanto riguarda la legge delega su incandidabilita' e incompatibilita' dei condannati la cui stesura viene rivendicata oggi dall'ex sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo (''la scrissi io quella norma''), il ministro Patroni Griffi non fa previsioni. ''Dipende da quando il Parlamento riuscira' a licenziare il testo'', osserva. L'esercizio della delega, aggiunge, ''richiede un decreto legislativo del governo in doppia lettura intervallato dai pareri delle Camere''. ''E molto - assicura - dipende da quanto dei 60 giorni si prenderanno le Camere per dare il parere''.

MONTI: SPERO ACCORDO SU DDL, E' ESSENZIALE - ''Temi come la lotta alla corruzione dovrebbero far parte del Dna di ogni partiti e spero che si raggiunga presto accordo perche' tassello essenziale per il Paese''. Lo ha detto il premier Mario Monti al termine del Consiglio dei ministri.

Ansa: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 69888.html