La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Bravo Ingroia

Garantire insieme: sicurezza e giustizia uguale per tutti; privacy e diritto del cittadino all'informazione

Bravo Ingroia

Messaggioda flaviomob il 18/08/2012, 17:16

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08 ... na/328259/

Ingroia: “Monti sui pm di Palermo? Non lo condivido. Ed è la politica che sconfina”

Il procuratore aggiunto siciliano: "Con il conflitto di attribuzioni i magistrati sono più isolati". E sulle intercettazioni: "Se passasse il progetto Alfano sarebbe una grave limitazione degli strumenti al contrasto della criminalità". Il collega Teresi: "Ci sentiamo soli davanti alla mafia". Di Pietro: "Questo governo farà quello che B. non è riuscito a fare". Grillo: "E' un esecutivo tecnico, non sono affari suoi"


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: Bravo Ingroia

Messaggioda ranvit il 18/08/2012, 19:14

E' da tempo che Ingroia fa il politico....si presentasse alle elezioni e lasci la Magistratura.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: Bravo Ingroia

Messaggioda lucameni il 18/08/2012, 21:18

Ma meno male che c'è qualcuno che mette il punto su quali sono i compiti della politica e della magistratura. Non c'entra nulla il "fare politica" (che attualmente proprio dalle parti dei partiti è latitante e si identifica soltanto nella ricerca di impunità), altrimenti si torna alle pretese di una magistratura asservita alla politica (cosa che lorsignori, "tecnici" compresi, vogliono) e non, come da Costituzione, assoggettata solo alla legge. O meglio alla legge secondo Costituzione.
Il resto sono giochetti dialettici di chi, come gli Alfano e i sodali a sinistra, hanno la coscienza sporca e, come casta, vogliono rimanere immuni da quelle leggi che emanano malamente e spesso contro lo spirito e la lettera della Costituzione.
Altro discorso è il "protagonismo", che esiste, ma che certo non è rivendicare la propria autonomia di magistrati e il proprio compito di non rimanere muti quando si prospettano scempi legislativi o si compiono atti giudiziari perfettamente secondo regola (ma ovviamente contestati dal politico preso con le mani nella marmellata).
Spacciare la mordacchia alla magistratura magari per "riformismo" è una delle tante mistificazioni della nostra Italia, dove il più delle volte si ragiona non per i fatti in quanto tali ma per bande (e sulla base di mere simpatie partitiche).
Peraltro questi signori (politici e burocrati travestiti da tecnici), e giusto ieri si è messo pure Monti, sparano delle bestialità senza pari. E siccome non credo siano del tutto digiuni di diritto allora davvero viene da pensare che siano semplicemente in malafede. E a fronte di certe bestialità - giusto ribadire - rispondere in punta di diritto non è protagonismo. Rappresenta semplicemente un esercizio di verità che, vuoi per malafede, vuoi per paraocchi indotti da simpatie politiche (molti cittadini elettori), in Italia è particolarmente carente.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
lucameni
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1679
Iscritto il: 22/06/2008, 1:36

Re: Bravo Ingroia

Messaggioda Robyn il 19/08/2012, 8:43

Siamo alla parossia.L'articolo 90 della costituzione prescrive che il Presidente della Repubblica non è responsabile degli atti compiuti nell'esercizio delle sue funzioni.La legge inoltre non permette di intercettare il Presidente della Repubblica.A mio parere attaccare il Presidente della Repubblica significa lanciare un'attacco sovversivo alla costituzione.Non si possono fare alleanze con forze che ancora non sono costituzionali perchè queste poi pretendono di agire contro la costituzione.Locke sull'innatismo aveva ragione.Il popolo poco istruito è facilmente conquistabile
da abili demagoghi ciao robyn
Locke la democrazia è fatta di molte persone
Avatar utente
Robyn
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 11343
Iscritto il: 13/10/2008, 9:52

Re: Bravo Ingroia

Messaggioda lucameni il 19/08/2012, 11:41

parossia?
Non c'ho capito molto, ma la questione sta nel fatto, esattamente come successo con Berlusconi, che la persona che protesta il fatto di non poter essere intercettato, è stata intercettata su un utenza non sua. Appunto in maniera indiretta. Quindi non è che i PM abbiano messo sotto controllo il Presidente della Repubblica (o Berlusconi). Semplicemente ha parlato con un intercettato e ha detto cose ritenute imbarazzanti. Questa prospettiva, soprattutto in chi ha la coscienza sporca, crea il panico e di conseguenza si raccontano balle come il fatto che i PM abbiano disposto l'intercettazione di Napolitano (o, come allora, di Berlusconi). Il fatto è che i PM non hanno violato alcuna legge, malgrado certe illazioni e girda manzoniane. Altro discorso è volere che le intercettazioni in quanto tali (se si tratta dei poveri cristi se ne sbattono tutti, ovviamente) non siano fatte. Da qui le proposte di bloccarle, con tutti gli effetti del caso sia sulle indagini sia sull'informazione (ovviamente noi non sapremmo nulla di nulla degli attuali e gravissimi scandali di corruzione ad ogni livello che hanno visto implicati coloro che vogliono mettere il bavaglio. Guarda caso). Tant'è ritengo siano due piani diversi la questione dell'intercettazione cosiddetta indiretta, che pure potrebbe avere una diversa normativa, la pubblicità delle intercettazioni in constanza di abolizione di segreto istruttorio e il fatto che i PM abbiano "abusato". Chi lo dice mente sapendo di mentire o non sa di cosa parla, compiacendosi di non saperlo.
Il resto dei discorsi proprio non li ho capiti.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
lucameni
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1679
Iscritto il: 22/06/2008, 1:36

Re: Bravo Ingroia

Messaggioda lucameni il 19/08/2012, 12:37

Mafia: Zagrebelsky, il ricorso del Colle e' gia' vinto
17 Agosto 2012 - 19:12

(ASCA) - Roma, 17 ago - ''E' un giudizio nel quale una parte getta tutto il suo peso, istituzionale e personale, che e' tanto, sull'altra, l'autorita' giudiziaria, il cui peso, al confronto, e' poco. Quali che siano gli argomenti giuridici, realisticamente l'esito e' scontato''. Cosi' Gustavo Zagrebelsky, su Liberta' e Giustizia, a proposito del conflitto di attribuzione sollevato dal Colle nei confronti dell'utilizzo delle intercettazioni telefoniche nell'inchiesta sulla trattativa Stato-mafia.

''Presidente e Corte, ciascuno per la sua parte - dice il costituzionalista - sono entrambi 'custodi della Costituzione'. Sarebbe un fatto devastante, al limite della crisi costituzionale, che la seconda desse torto al primo; che si verificasse una cosi' acuta contraddizione proprio sul terreno di principi che sia l'uno che l'altra sono chiamati a difendere. Cosi', nel momento stesso in cui il ricorso e' stato proposto, e' stato anche gia' vinto. Non e' una contesa ad armi pari, ma, di fatto, la richiesta d'una alleanza in vista d'una sentenza schiacciante''.

Il professore Zagrebelsky osserva che ''a perdere sara' anche la Corte: se, per improbabile ipotesi, desse torto al Presidente, sara' accusata d'irresponsabilita'; dandogli ragione, sara' accusata di cortigianeria. Il giudice costituzionale, ovviamente, e' obbligato al solo diritto. Ma perche' cosi' possa essere, e' lecito attendersi che gli si risparmi, per quanto possibile, d'essere coinvolto in conflitti di tal genere, non nell'interesse della tranquillita' della Corte e dei suoi giudici, ma nell'interesse della tranquillita' del diritto''.


<<<<<<<<<<<<

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08 ... ge/327666/

“Sarebbe un fatto devastante, al limite della crisi costituzionale”, che la Consulta “desse torto” al presidente della Repubblica sul terreno del conflitto di attribuzione sollevato dal Capo dello Stato rispetto ai magistrati della Procura di Palermo che indagano sulla trattativa Stato-mafia. “Sarebbe devastante che si verificasse una così acuta contraddizione proprio sul terreno di principi che sia l’uno che l’altra sono chiamati a difendere. Così nel momento stesso in cui il ricorso è stato proposto, è stato anche già vinto”.

Parola del giurista Gustavo Zagrebelsky, che in un lungo editoriale su Repubblica ha sostenuto che non si tratta “di una contesa ad armi pari ma della richiesta di un’alleanza in vista di una sentenza schiacciante”. Zagrebelsky prima suggerisce di ricorrere alla legislazione ordinaria (“con la distruzione delle intercettazioni per la parte riguardante il presidente della Repubblica”), poi si chiede: “Che bisogno c’è d’un conflitto costituzionale? A perdere sarà anche la Corte: se, per improbabile ipotesi, desse torto al presidente, sarà accusata d’irresponsabilità, dandogli ragione sarà accusata di cortigianeria”.

Sulle intercettazioni casuali che riguardino il Capo dello Stato dal punto di vista giuridico, poi, Gustavo Zagrebelsky ha sottolineato che “non c’è niente di niente” e, quindi, si deve pensare o a una “lacuna” o a un consapevole “silenzio dei Costituenti”: in questo caso una decisione della Corte “che facesse pendere la bilancia da una parte o dall’altra non sarebbe applicazione della Costituzione ma legislazione costituzionale in forma di sentenza costituzionale”. Infine Zagrebelsky si è rivolto direttamente al capo dello Stato, affinché “non si lasci fuorviare dal coro di pubblici consensi”, nel nome della “leale collaborazione” tra istituzioni vale la legge ordinaria per raggiungere il “fine” di distruggere le intercettazioni. “Forse che i magistrati di Palermo – ha concluso il giurista – hanno detto di rifiutarsi di applicare lealmente la legge?”.

Un parere, quello di Zagrebelsky, diametralmente opposto a quanto sostenuto dal fondatore del quotidiano di Largo Fochetti Eugenio Scalfari, che aveva attaccato i pm di Palermo in merito alle intercettazioni telefoniche di Giorgio Napolitano e aveva chiesto al csm procedimenti disciplinari nei loro confronti. Cosa hanno in comune le prese di posizione di Scalfari e Zagrebelsky? Solo un particolare: che entrambe sono ospitate sullo stesso giornale, ovvero la Repubblica.

<<<<<<<<<<<<<<

"19 agosto 2012
C’è un passaggio, nel magistrale commento di Gustavo Zagrebelsky su Repubblica al conflitto di attribuzioni scatenato da Napolitano contro la Procura di Palermo, che andrebbe affisso in tutte le scuole a caratteri d’oro: “Signor Presidente, non si lasci fuorviare dal coro dei pubblici consensi. Una cosa è l’ufficialità, dove talora prevale la forza seduttiva di ciò che è stato definito il ‘plusvalore’ di chi dispone dell’autorità; altra cosa è l’informalità, dove più spesso si manifesta la sincerità.

Le perplessità, a quanto pare, superano di gran lunga le marmoree certezze”. Era difficile illustrare meglio quello che dovrebbe essere, e nelle democrazie è, l’intellettuale: uno stimolo vivente allo spirito critico, un antidoto alla cultura autoritaria dell’ipse dixit, un instancabile demolitore delle “verità ufficiali”, cioè delle imposture del potere. L’esatto opposto dell’intellettuale medio italiano, sempre organico a tutte le corti, sempre dalla parte verso cui soffia il vento. In questo mese abbiamo interpellato sul conflitto Quirinale-Procura molti giuristi e costituzionalisti. I più rispondevano con supercazzole inintelligibili. Molti, alla parola “Quirinale”, cadevano in preda all’afasia e facevano perdere le proprie tracce. Alcuni, nell’informalità, dicevano che è ovvio che hanno ragione i pm e che il Presidente esorbita dai suoi poteri e s’inventa privilegi e prerogative inesistenti, ma poi ci pregavano di non citarli: “Sa com’è, in questo momento non va indebolita l’unica istituzione rimasta in piedi... lo spread... il governo in bilico, metta che torni quello là... e poi Lui alla minima critica ti fa chiamare, protesta, no no meglio il silenzio”. Poi l’indomani correvano a scrivere sui loro giornaloni che il Presidente aveva ragione da vendere. Unica eccezione: Cordero. E, l’altroieri, Zagrebelsky. Ora immaginiamo le telefonate che riceverà da qualche collega in clandestinità: “Bravo, siamo tutti con te! Ne hai avuto, di fegato! Io per ora resto acquattato, sai com’è: la cattedra, il premio, la medaglietta, il pennacchio, il cavalierato, il laticlavio... Vai avanti tu, io magari arrivo dopo”. È “il plusvalore di chi dispone dell’autorità”, che esercita un fascino irresistibile. Ma, per spiegare il tradimento dei chierici in questa partita mortale fra il Potere e un pugno di pm che cercano la verità sulla trattativa Stato-mafia, atto fondativo della Seconda Repubblica, lo storico servilismo delle classi intellettuali non basta. C’è un di più legato all’èra dei tecnici, a un governo che nessun elettore ha mai immaginato eppure comanda con una maggioranza mai vista se non in Bulgaria, nelle Camere e nella cosiddetta informazione al seguito. Che fine han fatto i giornali e gli editori che un anno fa marciavano con la Fnsi contro il bavaglio targato Alfano? Ora rilanciano a una sola voce gli ukase di Monti che, senza sapere quel che dice, denuncia “abusi nelle intercettazioni” e annuncia la riedizione riveduta e corrotta in salsa tecnica del bavaglio Al Fano. Spariti i post-it gialli, petizioni, mobilitazioni, paginate su “Tutto quello che non avreste saputo e non saprete più”. L’Anm si spinge a definire addirittura “impropria” l’uscita di Monti, ma in un comunicato senza firme, come se si fosse scritto da solo. Zitti il Pd e la presunta sinistra. Comprensibilmente entusiasti Pdl e Udc. Soave corrispondenza di amorosi sensi fra il Foglio, che insulta Zagrebelsky al punto di difendere Scalfari, e la fu Unità, che critica Zagrebelsky per conto terzi (anzi Colle). La fu Unità, poi, attacca con argomenti berlusconiani la gip Clementina Forleo che ha osato, su Facebook, solidarizzare con la collega Todisco aggredita da un governo “illegittimo”. Il che metterebbe “in discussione la terzietà e imparzialità del magistrato”. Quasi che la Forleo avesse fra i suoi imputati il governo. O che i giudici, per esser imparziali, dovessero essere tutti governativi. Come quelli che hanno condannato le Pussy Riot. Piacerebbe, eh?"
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
lucameni
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1679
Iscritto il: 22/06/2008, 1:36

Re: Bravo Ingroia

Messaggioda Robyn il 19/08/2012, 16:44

La riforma delle intercettazioni và fatta secondo l'articolo 15 della costituzione
-La corrispondenza e qualsiasi altra forma di comunicazione privata sono inviolabili
Può esserci una limitazione su richiesta dell'autorità giudiziaria con le garanzie di legge-
Le garanzie di legge significano che le indagini non possono essere compromesse,ma che allo stesso tempo bisogna tutelare la libertà di stampa distruggendo tutto ciò che è ritenuto irrilevante ai fini delle indagini,<<ma significa anche e soprattutto rispettare i diritti e la dignità della persona che è sotto indagine>>.Per quando riguarda la magistrutura questo è un'organo indipendente,e così deve essere, perchè se non fosse indipendente non si garantirebbe lo stato di diritto.I magistrati applicano la legge che il parlamento fà,ma se il parlamento fà una legge in contrasto con la costituzione che limita le indagini e quindi l'indipendenza della magistratura il csm deve far ricorso alla corte costituzionale per far eliminare le parti anticostituzionali.Inoltre è dà chiarire anche il tema delle alleanze.Per esempio sull'art 11 l'Italia deve partecipare multilateralmente alle iniziative di pace.Da chiarire che non mi riferivo ad Ingroia ma all'Italia dei Valori
ciao robyn
Locke la democrazia è fatta di molte persone
Avatar utente
Robyn
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 11343
Iscritto il: 13/10/2008, 9:52


Torna a Sicurezza, Giustizia, Informazione

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti