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San Patrignano: come speculare sulle disgrazie della gente.

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San Patrignano: come speculare sulle disgrazie della gente.

Messaggioda Iafran il 21/12/2011, 14:48

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12 ... mo/178979/

San Patrignano, tra buchi in bilancio e fazioni
“Riorganizzazione dura, ma ce la faremo”


Venti milioni di buco e un dopo Muccioli ancora da pensare. Il portavoce della comunità Carlo Forquet: "Strada difficile, ma è un processo tutto interno. E alla fine ce la faremo" ... All’opera sono due gruppi ... per quello che viene definito come “progetto di riordino di tutte le nostre attivita’. L’obiettivo che ci siamo dati è che al centro dovranno essere prima di tutto le esigenze dei ragazzi ospitati qui a San Patrignano“...

Perché non tutto era finalizzato al recupero dei tossicodipendenti, nonostante le apparenze, i finanziamenti di facoltosi mecenati e le passarelle dei politici (per come si doveva dedurre dalle fughe, dai "suicidi", dalle condanne al guru Vincenzo Muccioli per abusi e violenze agli ospiti, nonché per la morte di Roberto Maranzano),
Tutto, in perfetto "stile quotidiano", proposto in Italia da varie specie di "opere per l'assistenza ai bisognosi", le cui "gesta" sono messe in discussione da denunce e testimonianze ... spesso non ascoltate!

_____________
Da: http://www.pummarulella.org/d_muccioli.htm (Il sito è in trasferimento su http://www.altrestorie.org)

«Durante la mia seconda permanenza a SanPa in due anni visitai quasi tutti i luoghi di prigionia. Venti giorni in piccionaia, un luogo circolare molto angusto, dipinto di arancione e in discesa, dove ti sentivi letteralmente impazzire. Due mesi al buio nella cassaforte della pellicceria insieme ad un dobermann malato. In un vecchio casolare abbandonato sdraiata e incatenata con tutte e due le braccia alla spalliera del letto. Mi veniva liberato un braccio due volte al giorno per mangiare, mentre per i bisogni fisiologici bastava un secchio sotto il letto. … Ma la chiusura più terribile, per quanto la più breve, fu una settimana nella botte. Si, un tino vero e proprio, di ferro, dove potevi stare accovacciata e dove una volta al giorno ti passavano il cibo da uno sportellino, il tutto ad un palmo dal solito secchio con gli escrementi. Non avevo ucciso nessuno, ma ben più grave era la mia colpa: ero entrata nella contestazione. Vincenzo aveva rinchiuso, sempre per futili motivi, tre ragazze considerate da tutti ed anche da lui stesso fino a qualche giorno prima, guarite. Consuelo, Martina ed Alice, anche loro contestatarie. Le aveva rinchiuse in un casolare e siccome non soffrivano abbastanza, dopo qualche giorno sospese loro i viveri. Era terribile passare da quel capannone e sentire tutto il giorno le povere tre cantare. Mi sentivo ad Auschwitz. Dopo qualche giorno fece portare Alice, la più fragile delle tre, leggermente handicappata, sul piazzale e, con una macchinetta, le rasò i capelli, tra battute deplorevoli e risate grasse. Alice di Roma riuscì a scappare e la ritrovarono l’indomani morta per overdose in Piazza Tre Martiri. Criticai pesantemente l’operato del mio padre-padrone che mi fece rinchiudere nella botte. ...E’ difficile parlare di SanPa. Ci sarebbe troppo e ancora troppo da dire: mille episodi, tutti eloquenti e dolorosi, ma il vero problema é che lo Stato italiano consideri recupero dei tossicodipendenti quello che avviene a S. Patrignano … »
Iafran
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Re: San Patrignano: come speculare sulle disgrazie della gente.

Messaggioda flaviomob il 22/12/2011, 16:14

Uno scandalo "a cielo aperto" di cui peraltro i politici di centrodestra andavano fieri. Segno che in questo paese l'autoritarismo, la figura del padre padrone, l'amore per un certo tipo di violenza "redentrice" tanto vicina al manganello, non si sono mai sopiti...


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: San Patrignano: come speculare sulle disgrazie della gente.

Messaggioda Iafran il 11/05/2012, 22:40

Che comunità di recupero è, se i conti (i finanziamenti della Regione, dello Stato e dei privati) sono senza risultati ufficiali evidenti?
(Una delle tantissime frodi alle casse dell'Italia)
. . . .

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/05 ... ro/225635/

Diplomi “facili” a San Patrignano. Un ex ospite rispedisce il titolo al Ministero

Si tratta della maturità professionale per “Assistenti per comunità infantile”, conferiti dall’istituto Melozzo di Forlì nell’anno 1997/98 ad un'ottantina di ragazzi di Sanpa. Nicolò Licata, l'accusatore: "Sei mesi di lezioni ed esami senza studiare sostenuti all’interno della stessa comunità. Insieme con me lo hanno fatto diversi semi-analfabeti"

... La storia che solleva l’ex ‘ospite’ di Sanpa è quanto meno curiosa. Siamo nel 1997, Andrea Muccioli ha appena ereditato il controllo assoluto della comunità dal padre Vincenzo, scomparso due anni prima. Muccioli junior vuol far diplomare in “Assistenti per comunità infantile” un’ottantina di suoi operatori perché, successivamente, gli stessi avrebbero dovuto seguire un corso regionale di operatore di comunità finanziato dalla Regione. In sostanza, ci si deve adeguare alle linee guida dell’Emilia-Romagna che prevedono la presenza di operatori qualificati nelle comunità di recupero come San Patrignano (il cui Centro Medico opera in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale). Dunque, provano a diplomarsi questi 70-80 ex tossicodipendenti. Tra questi c’è appunto Licata che, per ora unico caso, di restare diplomato ‘a marchio Sanpa’ proprio non ne vuole sapere.
... a Coriano è stato accolto con sorpresa ma ormai la questione tiene banco. Si inizia prendendola alla larga: “Come noto, la comunità consegna titoli di studio di vario genere e di diverse specializzazioni da anni. I ragazzi seguono corsi di studio con insegnanti pagati o dal ministero o dalla stessa comunità, a seconda delle specialità (20 docenti sono a carico della Comunità e 5 sono a carico dello Stato, ndr). Dal 1989 abbiamo rilasciato 479 licenze medie, 168 qualifiche di istruzione professionale, 319 diplomi di maturità, 33 lauree conseguite presso Università pubbliche come quelle di Bologna e Milano. Nel solo anno scolastico 2011-2012 sono stati 1010 i ragazzi che hanno frequentato il nostro centro studi”, fanno sapere dalla comunità. Sì, ma i diplomi a marchio ‘Sanpa’ rilasciati da insegnati pagati anche con fondi pubblici sarebbero pressoché regalati, come sostiene Licata? “I corsi per operatore in questione sono stati effettivamente finanziati dalla Regione. I ragazzi si iscrivono come privatisti, magari gli insegnanti li aiutano un po’”, dicono dalla struttura di Coriano. Ma a proposito di ‘aiutini’, è vero che quegli esami del 1997/1998 sono stati sostenuti all’interno della comunità e non nelle ordinarie sedi istituzionali? “Può essere all’epoca che si fossero svolti qui, ma non possiamo confermarlo con certezza...
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