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Come reagire alla legge bavaglio?

Garantire insieme: sicurezza e giustizia uguale per tutti; privacy e diritto del cittadino all'informazione

Come reagire alla legge bavaglio?

Messaggioda pianogrande il 11/06/2010, 12:36

Mi permetto un primo suggerimento.
Una volta entrata in vigore la legge (è difficile pensare che non avvenga) i partiti politici contrari (loro per primi, almeno) dovrebbero attivarsi per dare la massima informazione sulla sua applicazione.
Viene denunciato un giornalista?
Massima informazione su chi lo ha denunciato e perché.
Viene condannato?
Altrettanta informazione sui motivi della condanna.
Naturalmente, informazione corredata di opinioni e considerazioni varie sugli aspetti riguardanti la libertà di espressione etc.
Combattere la censura con la informazione sarebbe il primo compito di un partito di opposizione.
Mezzi di comunicazione questi partiti, nonostante tutto, ne hanno.
Esiste, inoltre, tuttora, una immunità per le opinioni espresse nell'esercizio delle funzioni di parlamentare etc.
Che bello sarebbe (bellissimo!) leggere in parlamento o, comunque, in occasioni pubbliche ed ufficiali, un articolo che non ha potuto uscire per effetto di questa legge.
Dai PD! Cerca di essere democratico lottando per la democrazia.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Come reagire alla legge bavaglio?

Messaggioda Stefano'62 il 11/06/2010, 13:34

Caro Piano,
tu parti dal presupposto,ancora da dimostrare,che l'opposizione tutta sia contraria a questa legge anche nei fatti,oltre che a parole....
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Re: Come reagire alla legge bavaglio?

Messaggioda franz il 11/06/2010, 13:59

pianogrande ha scritto:Mi permetto un primo suggerimento.
Una volta entrata in vigore la legge (è difficile pensare che non avvenga) i partiti politici contrari (loro per primi, almeno) dovrebbero attivarsi per dare la massima informazione sulla sua applicazione.
Viene denunciato un giornalista?
Massima informazione su chi lo ha denunciato e perché.
Viene condannato?
Altrettanta informazione sui motivi della condanna.

A mio avviso si puo' reagire anche dimostrando che nessun bavaglio è realmente possibile.
Quello che non è permesso pubblicare a giornalisti italiani, sarà pubblicato da gironalisti e blogger stranieri.
I giornalisti italiani potrebbero, volendo, riprendere quelle notizie.
Ma anche senza giornalisti credo che Internet possa bastare, per chi vuole essere informato.
Oppure ci possono essere quotidiani in Italiano proventienti dall'estero (per esempio dalla Svizzera, in cui ci sono molti giornali di lingua italiana distribuiti anche in Italia). Non perseguibili da dalla magistratura italiana.
Insomma nel mondo del 2000, della civilità dell'informazione, non è possibile alcuna vera censura.
Vale per l'Iran, per la Cina e Cuba, vale anche per l'Italia.
Anzi, Berlusconi capirà che in assenza di notizie precise (es: trascrizioni fedeli di registrazioni) l'accumularsi di voci, rumors, "si dice", "si mormora", "si vocifera" è assai piu' logorante della nuda verità.

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Re: Come reagire alla legge bavaglio?

Messaggioda Iafran il 11/06/2010, 14:23

franz ha scritto:
pianogrande ha scritto:Mi permetto un primo suggerimento.
Una volta entrata in vigore la legge (è difficile pensare che non avvenga) i partiti politici contrari (loro per primi, almeno) dovrebbero attivarsi per dare la massima informazione sulla sua applicazione.
Viene denunciato un giornalista?
Massima informazione su chi lo ha denunciato e perché.
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Altrettanta informazione sui motivi della condanna.

A mio avviso si puo' reagire anche dimostrando che nessun bavaglio è realmente possibile.
Quello che non è permesso pubblicare a giornalisti italiani, sarà pubblicato da gironalisti e blogger stranieri.
I giornalisti italiani potrebbero, volendo, riprendere quelle notizie.
Ma anche senza giornalisti credo che Internet possa bastare, per chi vuole essere informato.

Molte sono le iniziative che bollono in pentola. Peter Gomez, sul "il Fatto" di stamane, nell'articolo "LEGGE CRIMINALE PER I CRIMINALI, MA CON INTERNET SI PUO' AGGIRARE. Potremo leggere le notizie vietate grazie al Web globale. Vi faremo un sito così", scrive:
"... Quando e se scatterà l'ora del Bavaglio (la legge è adesso alla Camera) il Web diventerà la nuova frontiera degli uomini liberi. Ma per orientarsi, spesso sarà necessaria una guida. Anche per questo il nuovo sito de Il fatto Quotidiano verrà alla luce nelle prossime settimane. Fin da ora ci impegniamo non solo a violare la legge con atti di disobbedienza civile, ma anche a segnalare i link dove trovare quelle che noi consideriamo vere notizie ... quindi continueremo a fare il nostro mestiere. Racconteremo i fatti..."
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Re: Come reagire alla legge bavaglio?

Messaggioda franz il 11/06/2010, 17:41

Iafran ha scritto:Racconteremo i fatti..."

Sono d'accordo: questa è la prima parte della storia. Una storia c he si puo' fare.
La seconda parte è piu' difficlile, perché non tratta di quello che si sa ma non si puo' raccontare in Italia (ma si puo' aggirare usando Internet) ma tratta di quello che non potremo raccontare perché non ci sarà piu' nulla da sapere.

Come ho letto in vari blog, il problema non sarà non poter pubblicare qualcosa ma non avere qualcosa da pubblicare.
Qui diciamo allora che il giornalismo di inchiesta, quello vero, dovrà risollevare la testa.
Invece di vivere di veline e di notizie avute sottobanco dai tribunali, bisognerà investigare, fare inchieste.
E pubblicarle in siti esteri.

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Re: Come reagire alla legge bavaglio?

Messaggioda annalu il 11/06/2010, 18:15

franz ha scritto:
Iafran ha scritto:Racconteremo i fatti..."

Come ho letto in vari blog, il problema non sarà non poter pubblicare qualcosa ma non avere qualcosa da pubblicare.
Qui diciamo allora che il giornalismo di inchiesta, quello vero, dovrà risollevare la testa.

Sì, questo è il vero problema.
Un problema che non si può aspettare venga risolto solo da giornalisti d'inchiesta coraggiosi, che abbiano il coraggio di sfidare la legge, dato che pare ci siano vincoli anche riguardo al modo di indagare.
Penso che qualcosa dovremmo cercare di farlo tutti, ma non sarà facile.
Per ora l'unica iniziativa concreta che mi viene in mente è cominciare ad organizzare una colletta per istituire un "fondo di garanzia" per giornalisti o peggio blogger che debbano incappare nelle magli giudiziarie di questa legge.
Come già è stato detto, per un blogger o altro utente della rete, potrebbe essere un grave problema finanziario il solo incappare nelle maglie (costose) della giustizia, anche se poi alla fine dovesse venir assolto.

Pensate che sia già stata presa una qualche iniziativa in questo senso?

annalu

PS. Che l'opposizione sia contraria a questa legge solo a parole ... non voglio nemmeno pensarlo! :shock:
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Re: Come reagire alla legge bavaglio?

Messaggioda pianogrande il 11/06/2010, 22:26

Bene!
Un certo numero di Radio Londra che trasmettano e/o stampino da paesi vicini è sicuramente un modo di agire efficace.
Io ho messo, per prima, l'azione dei partiti politici.
L'interrogativo sulla reale contrarietà della opposizione a questa legge sta per essere verificato proprio nella esistenza o meno di una vera "lotta" fatta nel campo della comunicazione e della informazione da parte delle forze politiche di opposizione.
Qualcuno del Pd che faccia una interrogazione per sapere se è a conoscenza del governo che il tale politico è coinvolto o no nel tale fatto di corruzione come, invece, a lui risulta, sarebbe un bell'inizio e via incalzando.
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Re: Come reagire alla legge bavaglio?

Messaggioda franz il 12/06/2010, 8:44

pianogrande ha scritto:Qualcuno del Pd che faccia una interrogazione per sapere se è a conoscenza del governo che il tale politico è coinvolto o no nel tale fatto di corruzione come, invece, a lui risulta, sarebbe un bell'inizio e via incalzando.

Non credo che basti. Scajola non era indagato e quindi se il governo avesse chiesto alla magistratura avrebbe ottenuto un "nulla da segnalare". Ed ovviamente se tutto questo fosse accaduto dopo l'entrata in vigore della legge non avremmo nemeno saputo della cosa e non avremmo potuto chiedere alcunché a Scajola o al governo.

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Re: Come reagire alla legge bavaglio?

Messaggioda pianogrande il 12/06/2010, 22:25

Se la forza per indagare la può avere un giornalista (giornalismo di inchiesta) la può avere anche un politico di opposizione.
Non c'è bisogno che si parli solo di reati accertati.
Quello che Berlusconi vuole è che non si parli tout court della cricca al potere.
Ci sono tantissime cose che vengono taciute per connivenza e/o per paura.
Una forza politica può mettersi ad "indagare" su tantissime cose "strane" della nostra società e rendere pubbliche le informazioni ottenute e le sue considerazioni.
Certo.
Azioni del genere richiedono anche atti di vero e proprio eroismo.
Di questi eroi ce ne sono già.
L'opposizione politica dovrebbe cominciare a lasciarli meno soli ed indifesi.
Come li può difendere?
Per esempio, denunciando in parlamento ed altre sedi opportune e pubbliche quello che, denunciato a livello individuale, costerebbe la vita.
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