Ma, davvero, questo ultimo colpo di mano vale solo per la RAI?
La commissione si chiama:Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.
Deve interessarsi solo della RAI?
E' la prima domanda che mi viene in mente.
Sicuramente non è la domanda più importante.
L'altra cosa che mi ha colpito è la fulmineità di questo provvedimento.
Non ne avevo avuto sentore in nessun modo se non nelle liste di proscrizione a cui ci stiamo, purtroppo, abituando (vedere Cicchitto quando ha invocato la censura direttamente dai banchi del parlamento).
Riflettendoci bene, però, fermo restando che è gravissimo questo attacco alle trasmissioni di "approfondimento" potrebbero venirne fuori delle "tribune politiche" dove potremo goderci la bellezza di un discorso compiuto (iniziato e finito senza lo starnazzare degli interruttori di professione).
Secondo me, se chi ha qualcosa di scomodo da dire la prende per il verso giusto, questo colpo di mano si può ritorcere proprio contro lo stesso berlusca.
Sì, lui e i suoi potranno continuare a parlare a reti unificate attraverso i telegiornali RAI e Mediaset (questo succede già ora) ma non sarebbe più possibile la tecnica della interruzione, della sovrapposizione della voce, che è un'arma micidiale.
Ricordiamoci il confronto Berlusconi Prodi e la sofferenza di Berlusconi costretto al rispetto di regole di semplice buona educazione.
Bene!
Facciamole queste "tribune politiche".
Facciamone tante (Floris e Santoro etc. non rinuncino a questa opportunità).
Chissà che i nostri eroi, per una volta, non si siano autocensurati?