Pagina 1 di 3

Default Sicilia?

MessaggioInviato: 17/07/2012, 17:12
da franz
Monti scrive a Lombardo
"Conferma sulle dimissioni"

Palazzo Chigi teme il default della Regione, e chiede chiarezza sull'intenzione del governatore di lasciare, così da poter decidere "soluzioni adeguate"

Il presidente del Consiglio Mario Monti, "facendosi interprete delle gravi preoccupazioni riguardo alla possibilità che la Sicilia possa andare in default a causa del proprio bilancio", ha scritto una lettera al presidente della Regione, Raffaele Lombardo, "per avere conferma dell'intenzione, dichiarata pubblicamente, di dimettersi il 31 luglio". È quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi.

"Infatti, le soluzioni che potrebbero essere prospettate per un'azione da parte dell'esecutivo - prosegue la Presidenza del Consiglio - non possono non tener conto della situazione di governo a livello regionale ma anzi devono essere commisurate ad essa, in modo da poter utilizzare gli strumenti piu efficaci e adeguati".

(17 luglio 2012) www.repubblica.it

Scheda: http://it.wikipedia.org/wiki/Raffaele_Lombardo

Re: Default Sicilia?

MessaggioInviato: 17/07/2012, 17:15
da franz
Da notare la seguente "perla" dal blog del governatore (o ex) della Sicilia

http://www.raffaelelombardo.it/

Chi evoca il fallimento della Sicilia ne è il vero ed unico protagonista
scritto da Raffaele Lombardo 2 commenti

In questi giorni è tutto un fiorire di dichiarazioni da parte dell’ascarismo siciliano più variegato e multifunzione: da chi grida al default a chi invoca il commissariamento della Sicilia, da chi chiede la soppressione dell’autonomia a chi vorrebbe l’intervento del governo nazionale. Evocano oggi la Grecia e domani il Portogallo ignorando che oggi, proprio oggi, lo spread ha superato quota 500 punti, il debito pubblico ha segnato un nuovo record, nonostante le continue manovre dissanguatrici degli ultimi governi, e la borsa continua a registrare soltanto il segno negativo.

Certo che in queste condizioni economiche generali, nazionali ed internazionali, è naturale che regioni del profondo Sud, come la Sicilia, subiscano più di altre le difficoltà di un sistema che è stato portato al fallimento da chi ha governato l’Italia . Ed oggi gridano al disastro economico proprio coloro i cui antichi e nuovi padroni hanno generato il fallimento.

In questi anni di duro lavoro e di inenarrabili sacrifici, vorrei ricordare a quanti evocano clientelismo e malaffare che questo governo non ha fatto assumere alla Regione un solo nuovo dipendente e non ha combinato i soliti pasticci, ha riportato la spesa pubblica ai livelli di oltre un decennio fa, ha incrementato gli investimenti.

Al momento opportuno smentiremo le chiacchiere degli ascari e dei nostalgici e renderemo conto ai siciliani di quanto tutto ciò è costato.


Nota del Redattore: Sembra che sia ormai di moda dare la colpa a qualcuno che sta piu' a nord del responsabile vero.

Sicilia: Monti chiede a Lombardo conferma dimissioni

MessaggioInviato: 17/07/2012, 17:26
da ranvit
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 98873.html


Sicilia: Monti chiede a Lombardo conferma dimissioni
Il premier: 'Governatore ribadisca l'intenzione di lasciare, dichiarata pubblicamente il 31 luglio'
17 luglio, 17:21


I
ROMA - "Il Presidente del Consiglio Mario Monti, facendosi interprete delle gravi preoccupazioni riguardo alla possibilità che la Sicilia possa andare in default a causa del proprio bilancio ha scritto una lettera al Presidente della Regione, Raffaele Lombardo per avere conferma dell'intenzione, dichiarata pubblicamente, di dimettersi il 31 luglio". E' quanto si legge in una nota diffusa da palazzo Chigi.

"Infatti, le soluzioni che potrebbero essere prospettate per un'azione da parte dell'esecutivo non possono non tener conto della situazione di governo a livello regionale ma anzi devono essere commisurate ad essa, in modo da poter utilizzare gli strumenti piu efficaci e adeguati", conclude il comunicato.

Re: Sicilia: Monti chiede a Lombardo conferma dimissioni

MessaggioInviato: 17/07/2012, 17:42
da trilogy
E' ora di congelare tutti i beni dei membri del consiglio regionale siciliano

Re: Default Sicilia?

MessaggioInviato: 17/07/2012, 18:43
da matthelm
Si, azioni decise ed urgenti. Monti non indugi! avrà il consenso degli italiani.

Re: Default Sicilia?

MessaggioInviato: 17/07/2012, 18:55
da ranvit
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=AbE4GE9F


Regione Sicilia verso il default: solo tre milioni in cassa. Confindustria e sindacati chiedono il commissariamento

di Giuseppe Oddo

La Regione siciliana marcia con disinvoltura verso il dissesto con un presidente, Raffaele Lombardo, che continua a nominare dirigenti e a proporre rimpasti di giunta quando mancano solo due settimane al 31 luglio (giorno delle sue dimissioni), e con i partiti di maggioranza e d'opposizione già proiettati verso la campagna elettorale mentre la nave imbarca acqua da tutte le parti. Il conto unico di tesoreria è a secco: in cassa qualche giorno fa c'erano 3 milioni soltanto. Il denaro per gli stipendi scarseggia. Le imprese fornitrici sono con l'acqua alla gola perché non vengono pagate.

La fine delle risorse
Le spese sono continuate a crescere nonostante la caduta delle entrate fiscali. La giunta ha un fabbisogno di cassa di 3,7 miliardi e, non potendo contrarre nuovi mutui, non sa dove trovare i soldi. L'assemblea regionale ha approvato con due disegni di legge lo stesso bilancio di previsione che era stato bocciato qualche settimana prima dal commissario dello stato. Il rendiconto al 31 dicembre 2011 presenta un avanzo di gestione fittizio di 8,2 miliardi determinato da una massa di crediti accertati ma non riscossi, e per la maggior parte non esigibili, per 15,7 miliardi (i cosiddetti residui attivi). La legge costituzionale per ridurre a 70 il numero dei deputati regionali, contro gli attuali 90, è ancora all'approvazione del parlamento nazionale.

Il banchetto delle risorse pubbliche è finito, ma nessuno ha il coraggio di tagliare le spese, perché in Sicilia tutti i partiti campano di clientele, indistintamente. La politica dei favori non è né di destra né di sinistra, è sistemica, e la giunta Lombardo, nonostante l'appoggio del Pd, non ha fatto eccezione. Il presidente si dimette e lascia la Regione in mutande giocando allo scaricabarile, nel tentativo di addossare le proprie colpe a chi verrà dopo. Recitando lo stesso copione, Diego Cammarata qualche mese fa ha rassegnato le dimissioni da sindaco di Palermo dopo aver portato il Comune vicino alla bancarotta.

La richiesta di commissariamento
Per gli imprenditori e i sindacati non c'è altro da fare, a questo punto, che commissariare Palazzo dei Normanni. E senza perdere tempo, perché l'isola è una polveriera. Tutte le associazioni datoriali con Confindustria Sicilia in testa, insieme a Cgil, Cisl e Uil, hanno indirizzato una lettera al prefetto di Palermo, Umberto Postiglione, «a fronte dell'aggravamento della drammatica situazione economica, sociale ed occupazionale della Sicilia». Il rappresentante dello Stato attivi subito il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il premier, Mario Monti, «per sottoporre alla loro attenzione l'urgenza di interventi diretti, mirati e straordinari nei confronti della Regione siciliana». Un evento senza precedenti dall'emanazione dello statuto autonomista (1946).

In allarme anche la Ue
La richiesta d'intervento è motivata da fatti eccezionali: «Dall'insostenibile crisi finanziaria della Regione ancora più evidenziata dall'incertezza legata alla vicenda del bilancio 2012; dall'assenza di strategie e politiche mirate al risanamento; dall'assenza di una efficace programmazione per l'utilizzo dei fondi strutturali e delle poche risorse disponibili per arginare gli effetti della recessione; dalla consapevole preoccupazione che l'attuale classe politica continui a mostrare inadeguatezza e mancanza di responsabilità». Gli imprenditori temono, si legge nel documento, «che il clima pre-elettorale alimenti un ulteriore saccheggio delle nostre risorse pubbliche, portando la Sicilia in una condizione di fragilità maggiore rispetto ad altre Regioni, senza prospettive e in una situazione di oggettivo default».
In allarme anche la Commissione Ue. La direzione generale per la politica regionale ha trasmesso una lettera a Palazzo dei Normanni, imputandole la mancanza di controlli sull'utilizzo dei fondi strutturali.

Re: Default Sicilia?

MessaggioInviato: 17/07/2012, 18:59
da mauri
qualcuno mi spiega perchè quando un gruppo di politici alla guida di un comune, una provincia, una regione, un ente..., nel caso di cattiva gestione o fallimento non venga perseguito penalmente ed economicamente come avviene nel privato?
quelli la fanno sempre franca e non pagano mai di persona, invece siamo sempre noi contribuenti a pagare le loro cazzate
ciao, mauri

Re: Default Sicilia?

MessaggioInviato: 17/07/2012, 19:09
da trilogy
mauri ha scritto:qualcuno mi spiega perchè quando un gruppo di politici alla guida di un comune, una provincia, una regione, un ente..., nel caso di cattiva gestione o fallimento non venga perseguito penalmente ed economicamente come avviene nel privato?
quelli la fanno sempre franca e non pagano mai di persona, invece siamo sempre noi contribuenti a pagare le loro cazzate
ciao, mauri


Se lo chiedono in molti. Un imprenditore, per una cosa del genere, in caso di fallimento rischia 10 anni di carcere.

[..]Da dove dovrebbe partire l'«operazione-verità»?
«Dai tanti crediti inesigibili, i famosi residui attivi, sui quali si regge il bilancio. Penso ai famigerati cantieri di lavoro che hanno dato una mancia a 20 mila persone per un mese o due. La Regione anticipava i soldi iscrivendo a bilancio un credito verso i fondi Fas, fondi che non ci sono più e che non avrà mai».

In un'azienda parleremmo di falso in bilancio?
«È quel che deve controllare Monti»

articlo completo: http://www.corriere.it/politica/12_lugl ... 9e6c.shtml

Re: Default Sicilia?

MessaggioInviato: 17/07/2012, 19:31
da ranvit
http://inchieste.repubblica.it/static/r ... 8035594%2F

POLITICA
Case, terreni, e quote azionarie
ecco i redditi dei deputati dell'Ars
Scammacca della Bruca, De Luca e Marinese i tre "paperoni". Cappadona passa da 480 mila a 33 mila euro. Rudy Maira e Riccardo Savona non hanno comunicato i loro guadagni
di ANTONIO FRASCHILLA

Case, terreni, e quote azionarie ecco i redditi dei deputati dell'Ars Sala d'Ercole (Foto di Mike Palazzotto)
PALERMO - il più ricco è sempre e solo lui, che a dispetto della crisi vede aumentare il reddito rispetto all'anno precedente: Guglielmo Scammacca della Bruca, magnate della sanità di origini nobiliari, eletto nel Pdl e appena passato alla corte del governatore Raffaele Lombardo. Con 746 mila euro di reddito dichiarati nel 2010, 35 case e 27 terreni di sua proprietà, surclassa tutti gli inquilini di Sala d'Ercole. E nonostante abbia venduto la metà delle quote che aveva nella Casa di cura Musumeci, Scammacca vede perfino crescere il suo reddito di 60 mila euro rispetto all'anno precedente. I più poveri a Palazzo dei Normanni? I deputati subentrati tra il 2010 e il 2011, mentre Rudy Maira e Riccardo Savona non hanno comunicato nulla agli uffici dell'Ars.


Nella top ten, subito dietro Scammacca si piazza Cateno De Luca, anche lui con un reddito in ascesa nonostante i tempi di crisi: lo scorso anno ha dichiarato 578 mila euro, ben 90 mila in più rispetto al 2009. Sul podio anche Ignazio Marinese, con un reddito di 344 mila euro. Al quarto posto il deputato del Pdl appena finito agli arresti, Roberto Corona, che ha dichiarato 330 mila euro e la proprietà di 10 case e 4 terreni. Nel 2010 Corona ha poi acquistato, forse per dimostrare piena fiducia nel leader del suo partito, ben 2 mila azioni Mediaset, anche se poi questo non è stato un affare visto che nel 2010 valevano 6 euro l'una e adesso appena 2.

Se quattro deputati tra i primi dieci sono del Pdl, l'Mpa non va male con tre suoi onorevoli nella top ten: tra questi il capogruppo Francesco Musotto, con un reddito di 255 mila euro e 80 ettari di terreno a Pollina. Subito dietro il suo leader, il governatore Raffaele Lombardo che dichiara di guadagnare 249 mila euro, di non avere auto o case ma solo un appartamento "in usufrutto" a Roma. All'ottavo posto c'è poi il presidente dell'Ars, Francesco Cascio, con un reddito di 236 mila euro, 5 case di cui una in costruzione a Termini Imerese, e tre auto: due Audi (una appena acquistata) e una minicar Aixam. Cascio dichiara inoltre partecipazioni in due società, la Topca e la Sicilcosmo, azienda di edilizia ospedaliera. Decimo si piazza il più ricco tra i democratici, Calogero Speziale con 218 mila euro.

Non mancano poi gli onorevoli dalle mille partecipazioni azionarie e con la passione degli investimenti. Mario Bonomo ha investito in diverse società di giochi di cui è socio, come la Bingo One, la Joy Bingo e la Sir Bingo (in liquidazione). Oppure il deputato più ricco della scorsa legislatura, Nunzio Cappadona (nel 2007 dichiarava 480 mila euro e adesso appena 33 mila euro) che ha partecipazioni in diverse cliniche, dalla Nuova Casa di cura Demma alla Medisan. Michele Cimino di Grande Sud ha invece investito nell'abbigliamento acquistando il 25 per cento della società di famiglia "Cimino altamoda".

Ma nessuno ha partecipazioni e azioni come Gaspare Vitrano, imputato per concussione: l'ex esponente del Pd ha azioni tra le altre in Telecom, Gemina, Parmalat, Fiat, Eni, Enel, Ubi Banca, Finmeccanica, Alitalia, Unicredit, Intesa, Pirelli, Unipol, e Deut. Post. Il deputato che rispetto allo scorso anno ha avuto il calo maggiore di reddito è infine l'ex assessore Luigi Gentile, che nel 2011 ha dichiarato 206 mila euro, 100 mila in meno rispetto al 2009. Pino Appredi del Pd però tiene a precisare: "Il mio reddito (181 mila euro) comprende anche quello di mia moglie, per questo è così elevato".

(09 dicembre 2011)

Re: Default Sicilia?

MessaggioInviato: 17/07/2012, 19:32
da ranvit
http://inchieste.repubblica.it/static/r ... 8035594%2F

Lombardo governatore più pagato d'Italia
"Il mio stipendio dovrebbe essere il triplo"
Il presidente siciliano guadagna quasi il doppio dei suoi colleghi di Sardegna e Piemonte. "Se dobbiamo rapportare il mio stipendio al lavoro che faccio, minimo dovrebbero triplicarlo", dice. "Comunque sono disposto anche ad avere metà di quello che percepisco". Tra i benefit c'è anche un appartamento a Palazzo d'Orleans
di ANTONIO FRASCHILLA

Lombardo governatore più pagato d'Italia "Il mio stipendio dovrebbe essere il triplo" Palazzo d'Orleans
PALERMO - "Appena decente, tenendo conto dei rischi e delle responsabilità che affronta un governatore". Così Raffaele Lombardo ha definito martedì scorso il suo stipendio mensile: 15.683 euro netti, compresi i 900 euro versati dall'Assemblea a tutti i suoi deputati per trasporti vari. Verrebbe da credergli, se non fosse che allora tutti i presidenti di Regione dovrebbero recriminare e chiedere qualche obolo in più per arrivare a fine mese. Sì, perché il primo inquilino di Palazzo d'Orleans, unico ad avere come benefit un appartamento messo a disposizione dalla Regione che lui ha impreziosito con una sauna, da qualche giorno è il governatore che ha lo stipendio netto più alto, grazie alle recenti rinunce all'indennità da presidente fatte da Ugo Cappellacci e Roberto Cota, in vena di austerity.

TABELLA / Gli stipendi dei governatori

Oggi Lombardo rincara la dose: "Se dobbiamo rapportare il mio stipendio al lavoro che faccio, minimo dovrebbero triplicarlo", dice il governatore. "Siccome quello che faccio non lo faccio per denaro - aggiunge Lombardo - non so quanto guadagno e quanto mi rimane in tasca. Comunque sono disposto anche ad avere metà di quello che percepisco. Non faccio una vita di lussi, non bevo, non fumo, non prendo caffè e non ho distrazioni. Ho solo le tasche bucate".

LEGGI / Lombardo boccia le critiche alla casta

Considerando solo le indennità di deputato e presidente della Regione, e senza sommare il plafond per rimborsi che magari non sempre è speso fino al tetto massimo, Lombardo incassa un assegno mensile superiore a quello di Roberto Formigoni che guida la Lombardia con i suoi 10 milioni di abitanti, il doppio della Sicilia, o a quello di Renata Polverini, governatrice del Lazio. E, ancora, superiore a quello che guadagna Nichi Vendola, governatore della Puglia. Insomma, più di tutti e, se si vuole fare un raffronto con l'estero, perfino più del governatore dello Stato di New York, che arriva ad "appena" 10 mila euro mensili.

LEGGI / Case, terreni e azioni, i redditi dei deputati dell'Ars

Conti alla mano, secondo i calcoli fatti dalla commissione paritetica Stato-Regioni, il governatore siciliano ha poco da lamentarsi, visto che è il più pagato e ha benefit che gli altri nemmeno si sognano. Lombardo, come detto, guadagna 15.683 euro al mese, sommando l'indennità da governatore e quella da deputato regionale. La governatrice del Lazio, Renata Polverini, sommando queste due indennità si ferma a 11.958 euro, seguita a ruota dal presidente del Friuli Venezia Giulia che arriva a 11.621 euro. Nella top ten dei governatori più pagati d'Italia si piazzano poi Michele Iorio in Molise (11.030 euro), Augusto Rollandin nella Valle d'Aosta (10.379) e Claudio Burlando in Liguria (10.117). Al settimo posto arriva il presidente della Lombardia, Formigoni, che sommando l'indennità di governatore pari a 5.937 euro e quella di consigliere regionale, 3.602 euro, arriva a 9.535 euro nette al mese.

In coda, in questa classifica degli stipendi, ci sono i due governatori che recentemente hanno appena rinunciato a ricevere l'indennità che spetterebbe loro come presidenti di Regione. Si tratta del sardo Ugo Cappellacci, che al momento ha sospeso la sua indennità di carica pari a ben 7.286 euro, e quindi riceve solo quella di consigliere regionale pari a 4.062 euro, e del piemontese Cota, che nel 2011 ha chiesto di sospendere la sua indennità di 5.506 euro nette mensili.

Un discorso a parte riguarda benefit e rimborsi. Lombardo, a esempio, ha a disposizione un plafond messo a disposizione da Palazzo d'Orleans pari a 3.899 euro: soldi, questi, che magari non arriva tutti i mesi a spendere. Hanno un plafond maggiore, di spese cioè potenzialmente rimborsabili, i governatori del Molise (4.558 euro al mese), della Lombardia (5.802), della Calabria (5.788), della Puglia (9.624 euro), del Veneto (4.390 euro) e del Piemonte (7.543 euro). Ma ci sono benefit che nessuno ha, a differenza del governatore siciliano: perché se tutti hanno l'auto blu o un computer, e c'è chi ha anche abbonamenti ridotti per tram, ferrovie o autostrade come Formigoni, nessuno ha disposizione un appartamento presidenziale come quello che ospita Lombardo a Palazzo d'Orleans e che, recentemente, si è arricchito anche di una sauna.

"Formigoni ha voluto mettere però una brandina in una stanza accanto al suo ufficio, in caso di maratone notturne dovute a impegni di lavoro - dicono dal Pirellone - Comunque non ha diritto ad alcun tipo di appartamento pagato dalla Regione Lombardia".
In confronto ai suoi pari grado, quindi, Lombardo non se la passa male. Ma tant'è, secondo il leader dell'Mpa in Sicilia si arriva appena alla soglia della "decenza". Forse allora occorrerebbe mettersi d'accordo sul significato di questa parola.

(20 dicembre 2011)