pianogrande ha scritto:flaviomob ha scritto:Genitori diseducativi: vero, sono sempre di più. Ciò però dovrebbe limitarsi alla realtà italiana, in evidente declino etico e culturale, mentre il fenomeno sembra mondiale.
Appena lo stato di benessere lo permette, i genitori diventano iper protettivi.
E questo anche per me è un fattore critico.
Non è il livello di studio.
Oggi abbiamo laureati che dimostrano nei fatti di essere veri analfabeti funzionali.
Non vorrei riaprire la polemica sui "bamboccioni", ma ....
Per contro tra le due guerre c'erano milioni di persone che avevano alle spalle la sola quinta elementare ma tutto sommato erano molto più "funzionali" di oggi. Il problema non è il livello di studio ma la drammaticità del "vissuto".
Tra le due guerre, a parte i morti per le guerre stesse, che furono milioni, c'erano alluvioni (polesine) e malattie continue, che falcidiavano figli e genitori (la spagnola).
Le famiglie contadine avevano anche 8 figli, di cui 1/3 moriva nei primi anni, altri in guerra o per epidemie. O per fame. Si viveva in mezzo alla tragedia continua. E questo forgiava il carattere. I sopravvissuti lodavano la buona sorte ma capivano anche per aver "fortuna" bisognava lottare per sopravvivere.
Vero che oggi l'Europa vive in pace da 70 anni e questo ha un valore immenso, ma il rovescio della medaglia è quello che vediamo. Tanti bamboccioni e tanti "piccoli mussolini" (volutamente minuscolo) che si apprezzano a vicenda.
Rimpiango fame, guerre e pestilenze? No di certo!
Segnalo solo che i tempi drammatici forgiano caratteri diversi dai tempi di pace.
E che con buona probabilità i secondi preparano la strada ad un ritorno dei primi.