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trattamento Rifiuti

Dall'innovazione tecnologica alla ricerca, vogliamo trattare in particolar modo i temi legati all'ambiente ed alla energia, non solo pero' con uno sguardo puramente tecnico ma anche con quello politico, piu' ampio, di respiro strategico

trattamento Rifiuti

Messaggioda trilogy il 17/06/2018, 8:29

I rifiuti del Sud? La soluzione è il termovalorizzatore 'alla svizzera'

Un nuovo contributo per la rubrica #Vistodai Millennials che fa parlare i giovani lettori di Ansa.it

Il termovalizzatore è una scelta coraggiosa e difficile soprattutto al Sud, dove quotidianamente bisogna combattere con i pregiudizi e la false credenze.

Ho avuto la fortuna di vivere in un Paese europeo all’avanguardia sotto tutti i punti di vista, la Svizzera, e confrontarmi con una realtà molto diversa, contaminata da potere e criminalità.

Avellino, difatti, è tutt’altro che una verde oasi felice incontaminata. Da anni accoglie le ecoballe provenienti da Napoli che si sommano insieme a quelle già presenti. Tonnellate e tonnellate di rifiuti parcheggiate in unico sito, lo Stir di Pianodardine. Tra l’altro nel 2005 si è verificato un incendio in un impianto di raccolta poco distante in conseguenza del quale si è innalzato il livello dei tumori, come riportano i dati di una indagine condotta dall’Arpac e dall’Asl. Si è parlato più volte della realizzazione di un inceneritore, ma il discorso è stato immediatamente accantonato.

Al Sud è lontana una mentalità che permetta di aprirsi a nuove tecnologie ecosostenibili che potrebbero risolvere il problema rifiuti e inquinamento.

Nel 2007 in Svizzera è stato realizzato il primo termovalorizzatore che cattura Co2 e la trasforma in fertilizzante. Nonostante le sue dimensioni ridotte è una delle nazioni che maggiormente produce rifiuti al mondo. Ma nel corso degli anni in Svizzera sono sorti impianti sempre meno inquinanti. In particolar modo a Zurigo, come riporta “Il Sole 24 ore”, la tecnologia adottata è tutta italiana e paradossalmente è prodotta a Salerno, a pochi chilometri dalla cosiddetta “Terra dei Fuochi”.

Si utilizza l’aria invece dell’acqua, come avviene nel processo tradizionale, in modo da separare la cenere dai metalli che possono essere riutilizzati dalle fonderie. L’investimento iniziale in questa nuova tecnologia sicuramente è superiore rispetto a quello per gli inceneritori made in Italy che essendo meno efficienti si affannano nello smaltimento dei rifiuti, ma come abbiamo visto porta vantaggi superiori a lungo termine. Ciò è riscontrabile nel fatto che un colosso svizzero, lo scorso anno, aveva presentato un progetto di più di 500 milioni di euro per la realizzazione di un inceneritore a Catania. Oltre alla maggiore disponibilità di materie prime, alla diminuzione del livello di inquinamento e di tumori, nuovi impianti di termovalorizzazione accrescerebbe il fabbisogno di manodopera e quindi porterebbe alla creazione di nuovi posti di lavoro.

Quindi, trovando fonti di investimenti tramite privati e tramite la comunità europea si può realizzare un grande progetto al Sud basato sul concetto di termovalorizzazione ecosostenibile sul modello svizzero. Quello che ci vuole è una mole di coraggio e la forza di guardare al futuro con speranza.

- CHI E' L'AUTRICE -
*Daniela Cataldo, nata il 25 settembre 1985 a Zurigo, dove ha vissuto nei primi anni di vita. Attualmente risiede ad Atripalda, in provincia di Avellino. E’ una giornalista pubblicista dal 2012. Ha collaborato e diretto alcune testate locali e regionali, nonché diversi uffici stampa. Finalista nel quarto Concorso Nazionale di Poesia “La Resistenza – Settanta anni dopo”. Si è diplomata nel 2009 presso l’Accademia di Giornalismo di Moda e Organizzazioni eventi a Roma. Attualmente sta completando brillantemente gli studi in Scienze della Comunicazione ed è impegnata nella scrittura del suo primo libro. E’ appassionata di attualità, politica, problematiche sociali.

fonte: http://www.ansa.it/sito/notizie/special ... 739c9.html
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Re: trattamento Rifiuti

Messaggioda trilogy il 12/02/2020, 8:49

Sierra Energy è una azienda californiana che, grazie a una tecnologia rivoluzionaria, trasforma i rifiuti in energia pulita e rinnovabile. Avviata nel 2002 come progetto di una scuola di specializzazione, negli anni ha ricevuto diverse borse di studio. Ora però sta attirando l'attenzione anche dei grandi investitori che iniziano a puntare sulla sua invenzione. È recente l'investimento di 33 milioni di dollari guidato da Breakthrough Energy Ventures, il fondo energetico guidato da Bill Gates che ha come investitori anche Jeff Bezos, Marc Benioff e Richard Branson. Il sistema di Sierra Energy risolve due problemi contemporaneamente: crea un'alternativa più sostenibile alle discariche e produce anche syngas (gas di sintesi), che possono essere utilizzati per creare una varietà di prodotti: dall'elettricità alla plastica, dall'idrogeno per alimentare veicoli senza emissioni al diesel. Come funziona? La spazzatura viene trattata in un altoforno che la riscalda a più di 2mila gradi, li gassifica e quindi raccoglie i gas sottoprodotti (monossido di carbonio e idrogeno) che poi possono essere utilizzati per produrre plastica, energia o carburante. All'interno della fornace di Sierra, battezzata FastOx, si crea una reazione chimica tra il carbonio presente nella spazzatura e l'ossigeno iniettato puro e le alte temperature inceneriscono tutti i tipi di rifiuti, anche quelli sanitari e pericolosi difficili da smaltire. La società non punta a sostituire il riciclaggio o il compostaggio, ma mira a gestire i milioni di tonnellate di rifiuti che attualmente finiscono nelle discariche e che non solo occupano spazio, ma rischiano di diventare fonte di metano, gas serra più potente della CO2. A differenza di un inceneritore, l'altoforno di Sierra non produce emissioni mentre funziona e tutto il gas prodotto viene catturato per essere riutilizzato.
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Re: trattamento Rifiuti

Messaggioda trilogy il 12/02/2020, 8:49

Sierra Energy è una azienda californiana che, grazie a una tecnologia rivoluzionaria, trasforma i rifiuti in energia pulita e rinnovabile. Avviata nel 2002 come progetto di una scuola di specializzazione, negli anni ha ricevuto diverse borse di studio. Ora però sta attirando l'attenzione anche dei grandi investitori che iniziano a puntare sulla sua invenzione. È recente l'investimento di 33 milioni di dollari guidato da Breakthrough Energy Ventures, il fondo energetico guidato da Bill Gates che ha come investitori anche Jeff Bezos, Marc Benioff e Richard Branson. Il sistema di Sierra Energy risolve due problemi contemporaneamente: crea un'alternativa più sostenibile alle discariche e produce anche syngas (gas di sintesi), che possono essere utilizzati per creare una varietà di prodotti: dall'elettricità alla plastica, dall'idrogeno per alimentare veicoli senza emissioni al diesel. Come funziona? La spazzatura viene trattata in un altoforno che la riscalda a più di 2mila gradi, li gassifica e quindi raccoglie i gas sottoprodotti (monossido di carbonio e idrogeno) che poi possono essere utilizzati per produrre plastica, energia o carburante. All'interno della fornace di Sierra, battezzata FastOx, si crea una reazione chimica tra il carbonio presente nella spazzatura e l'ossigeno iniettato puro e le alte temperature inceneriscono tutti i tipi di rifiuti, anche quelli sanitari e pericolosi difficili da smaltire. La società non punta a sostituire il riciclaggio o il compostaggio, ma mira a gestire i milioni di tonnellate di rifiuti che attualmente finiscono nelle discariche e che non solo occupano spazio, ma rischiano di diventare fonte di metano, gas serra più potente della CO2. A differenza di un inceneritore, l'altoforno di Sierra non produce emissioni mentre funziona e tutto il gas prodotto viene catturato per essere riutilizzato.
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Re: trattamento Rifiuti

Messaggioda pianogrande il 13/02/2020, 9:57

Queste sono le strade che innanzitutto la politica deve perseguire anche incentivando e finanziando.

Purtroppo (ed evidentemente) abbiamo una classe politica e imprenditoriale che in genere non vanno al di là di colossali eco-balle.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
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