Io per curiosità ho provato a leggermi un lavoro di quel ricercatore ed ho abbandonato
Dubito che un giurista o chiunque non si occupi di teoria matematica possa valutare un lavoro di quel tipo. Il fatto che uno venga valutato dai suoi pari è invece parte integrante del metodo scientifico. E qua entrano in gioco molti fattori.Ci sono lavori e ricercatori che vengono capiti ed apprezzati ad anni di distanza.
Comunque se il politecnico cercava un docente, è vero che quel ricercatore non ha esperienza d'insegnamento. Ci sono alcuni che sono grandi insegnanti e mediocri ricercatori; altri grandi ricercatori e modesti insegnanti, alcuni bravissimi in entrambe le attività.
Per il resto il fatto che un ricercatore o un docente, anche molto valido, non venga preso da una università o da un centro di ricerca è una cosa che accade quotidianamente in tutto il mondo.
Hanno detto che per loro non è abbastanza "eccellente", perchè ha poche pubblicazioni, e non ha esperienza di docenza.
Criteri chiari. Se poi assumono al suo posto la figlia di tizio, o il nipote di caio, che ha preso una laurea a calci nel sedere, ed ha pubblicato qualche scritto nella rivista della parrocchia, a quel punto provveda il ministero tagliando i fondi per gli stipendi alla facoltà in questione. Fino a quel momento secondo me è una scelta legittima.
Comunque rimango contrario alle cosiddette politiche di rientro dei cervelli.
Vanno promosse le politiche di "attrazione dei cervelli". Se in questo ambito poi rientrano anche degli italiani va benissimo. Ma se arrivano russi, francesi, indonesiani, cinesi, ecc. va bene comunque.