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il progetto Human Technopole

Dall'innovazione tecnologica alla ricerca, vogliamo trattare in particolar modo i temi legati all'ambiente ed alla energia, non solo pero' con uno sguardo puramente tecnico ma anche con quello politico, piu' ampio, di respiro strategico

il progetto Human Technopole

Messaggioda trilogy il 10/11/2015, 19:03

Expo dopo l’Expo: il progetto Human Technopole di Matteo Renzi

Il governo vuole affidare all’Istituto italiano di tecnologia di Genova il compito di trasformare Milano nel polo mondiale per il miglioramento della vita
Una parte degli spazi dedicati all’Expo verranno adibiti a cittadella della scienza, dove 1.600 tra ricercatori e tecnici si adopereranno per rendere Milano uno dei poli mondiali della ricerca e della tecnologia al fine di migliorare la qualità della vita, tra medicina, alimentazione, arte e life style. 70mila metri quadrati destinati allo sviluppo di tecniche e tecnologie a supporto del welfare e non solo, grazie anche al massiccio impiego dei Big data.

Un progetto da 145 milioni di euro l’anno che risponde al nome di Human Technopole. Italy 2040, la cui gestione sarà affidata – non senza mal di pancia nella realtà milanese – all’Istituto italiano di tecnologia (Iit) di Genova, fondazione finanziata dal governo e diretta dal fisico Roberto Cingolani. Oltre all’Istituto genovese copriranno un ruolo importante anche l’Institute for International Interchange di Torino e la Edmund Mach Foundation di Trento.
A corredo dell’iniziativa, però, ruota un universo fatto di atenei tra cui l’Università Statale e il Politecnico di Milano e di partner come Ibm Watson Lab, Google, Weizmann Institute e lo European Molecular Biology Laboratory. Anche l’industria si è mostrata interessata al polo nascente: Ferrero, Bayer, Nestlè, Dupont, Barilla e Novartis sono alcuni tra i nomi noti.

Le aree di lavoro del polo
Il progetto intende coinvolgere un ampio numero di soggetti, creando sinergie tra pubblico e privato, rapporti utili non solo al polo ma a tutta l’imprenditoria innovativa. L’intento è anche di riunire i migliori cervelli mondiali (assisteremo anche a rimpatri?) affinché si possano dedicare e dare risposte all’invecchiamento della popolazione e alla cura di quelle malattie che hanno ancora alta incidenza. Altri fronti di ricerca saranno dedicati all’alimentazione, ai materiali sostenibili e alla conservazione dei cibi. Il polo dovrà unire tecnica e tecnologie per rivalutare il patrimonio artistico e culturale dello Stivale, con impatto anche sul turismo e sulle capacità attrattiva delle città.

Effetti sinergici tra impiego, startup e Big data
Nei piani del Governo c’è anche la creazione di posti di lavoro, così come un aiuto allo sviluppo delle startup innovative, a tutela e promozione delle capacità degli italiani, doti che non sono mai state messe in discussione al contrario delle politiche attuate per farle diventare business.

Il corretto impiego dei Big data e la loro analisi, inoltre, è un aspetto molto importante anche per tutte le industrie non direttamente coinvolte con i comparti oggetto degli studi del polo. Uno studio condotto da 9sight Big data research nell’area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) dimostra che le aziende sono molto interessate ai Big data ma che hanno serie difficoltà nell’analizzarli e nel trasformarli in strategie efficaci. La nuova città delle scienze può quindi fornire guide e modelli utili al rilancio dell’economia e quindi dell’occupazione.

Come candidarsi
Saranno indetti dei concorsi per assumere i 600 dottorandi e i 1.000 scienziati che daranno vita ai 6 distretti di genomica, nutrizione, modelli matematici e scienza dei dati, bioinformatica, neurogenomica e impatto socioeconomico. Il 55-60% dei 145 milioni annuali destinati al polo sarà per gli stipendi, il 20-30% per la ricerca e lo sviluppo e il restante per le infrastrutture (anche se restano ancora dubbi sui fondi da reperire per un progetto così grande).

Italia all’avanguardia entro il 2040
La bontà del progetto sarà misurabile sul lungo periodo, tra un quarto di secolo. L’obiettivo del governo è quello di un’Italia leader nel 2040, con benefici a cascata per tutta la popolazione, tra impiego, aspettative e qualità di vita e, non da ultimo, un sistema sanitario nazionale più efficiente e meno costoso. Matteo Renzi vuole che l’Italia sia il posto ideale in cui vivere.

http://www.wired.it/attualita/tech/2015 ... ole-renzi/
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