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beh mica male la ricerca avanza e complimenti al filantropo miliardario, finalmente un ricco che pensa ai poveri
bravo che bella notizia, ce ne vorrebbero più spesso
ciao mauri

ps
unisco le 2 notizie perchè potrebbero funzionare insieme, credo

http://www.repubblica.it/ambiente/2015/ ... 124544497/
Manoj Bhargava, miliardario filantropo, ha realizzato "Free Electric", una bicicletta stazionaria pensata per i tre miliardi di persone che nel mondo non hanno l'elettricità. Con un'ora di pedalate si ottiene energia per 24 ore. Le prime 10mila unità saranno distribuite in India all'inizio dell'anno prossimo

http://www.ilmessaggero.it/TECNOLOGIA/S ... 8810.shtml
Batterie al rabarbaro, lowcost e biocompatibili, per portare le rinnovabili in tutte le case e staccarle definitivamente dalla rete elettrica. Si tratta di una nuova tecnologia ideata all'Università di Harvard e sviluppata dai ricercatori dell'Università di Tor Vergata e della Fondazione Bruno Kessler di Trento per superare i limiti delle rinnovabili, ossia accumularla per poterla usare quando necessario.

Bellissima la Free electric ma non vedo il vantaggio delle batterie per staccarsi dalla rete.

La rete permette comunque di accumulare visto che il contatore può funzionare nei due sensi e inoltre consente un recupero delle spese superiore a quello legato al solo consumo domestico.

pianogrande ha scritto:La rete permette comunque di accumulare visto che il contatore può funzionare nei due sensi e inoltre consente un recupero delle spese superiore a quello legato al solo consumo domestico.

ah non lo sapevo, io pensavo che per essere indipendenti e quindi salvi dalle interruzioni lunghe della rete, come accade nei mesi estivi con i clima a manetta, fosse necessario avere delle batterie che garantissero energia sempre
per favore spiegami il concetto tecnico grazie,
mauri

mauri ha scritto:

pianogrande ha scritto:La rete permette comunque di accumulare visto che il contatore può funzionare nei due sensi e inoltre consente un recupero delle spese superiore a quello legato al solo consumo domestico.

ah non lo sapevo, io pensavo che per essere indipendenti e quindi salvi dalle interruzioni lunghe della rete, come accade nei mesi estivi con i clima a manetta, fosse necessario avere delle batterie che garantissero energia sempre
per favore spiegami il concetto tecnico grazie,
mauri

Mah!
Il "concetto tecnico" potrebbe essere che se vuoi una batteria per far fronte alle interruzioni questo non significa che devi sganciarti dalla rete perdendo così i vantaggi di questo collegamento di cui il primo è che, se mandi energia in rete prodotta da te, puoi recuperare più velocemente il tuo investimento e anche guadagnare qualcosa.

Tra l'altro, non so se ti riferisci a qualche zona in particolare ma la mia esperienza (in più posti) è che mancanze di corrente "lunghe" hanno approssimativamente una frequenza di una ogni 5 - 6 anni.

Altro discorso, a sfavore di quello che dico ma vale la candela, è che una batteria è più efficiente ed affidabile se se ne fa un uso abbastanza continuativo mentre se sei collegato alla rete e la usi solo per le emergenze potrebbe deteriorarsi.
Insomma, nel caso che faccio io, la batteria andrebbe periodicamente utilizzata e con che frequenza dipende dalla batteria.

Rimango del parere che le due possibilità vadano semmai abbinate e non che si debba rinunciare all'una a favore dell'altra.

pianogrande ha scritto:Rimango del parere che le due possibilità vadano semmai abbinate e non che si debba rinunciare all'una a favore dell'altra.

chiarissimo grazie, convengo su quanto affermi e aggiungo se dovessi mettere il fotovoltaico mi doterei anche di accumulatori da utilizzare ogni giorno, specie in inverno, per eliminare quasi completamente l'uso del gas come riscaldamento, dicono che le batterie garantiscano 18 kw al giorno non so se bastano questi kw ma oggi gli accumulatori costano ancora troppo e portano via un sacco di spazio, se quelli al rabarbaro o altri che stanno perfezionando abbatteranno i prezzi e spazio allora sarà conveniente anche se tra 2-3 anni non ci saranno più incentivi
ciao mauri

Certamente, anche il riscaldamento può essere un utilizzo dell'energia in eccesso rispetto al fabbisogno elettrico più tradizionale (illuminazione ed elettrodomestici).

Come dici, però, bisogna fare due conti sulla convenienza economica (costi degli accumulatori e minore disponibilità di energia solare proprio in inverno).

Tanto per complicare c'è anche da considerare il cosiddetto "solare termico" e cioè il sole che riscalda direttamente l'acqua.
Magari ci assicura l'acqua calda d'estate ma non questa più il riscaldamento d'inverno.

Alla fine, il massimo della tecnologia è l'impianto "combinato" che comprende solare termico più caldaia.
Questa soluzione può andare ad aggiungersi al fotovoltaico che sarebbe destinato ai consumi tradizionali e all'eventuale cessione alla rete.

Naturalmente la decisione si può prendere in base a precise "offerte" di ditte specializzate perché i fattori climatici e le caratteristiche della casa hanno una importanza fondamentale.

Chiedo scusa per il pistolotto ma l'argomento mi appassiona.

pianogrande ha scritto:Alla fine, il massimo della tecnologia è l'impianto "combinato" che comprende solare termico più caldaia.
Questa soluzione può andare ad aggiungersi al fotovoltaico che sarebbe destinato ai consumi tradizionali e all'eventuale cessione alla rete.

si ok ma l'investimento supera i 30mila euro, un amico mette 6 kw di pannelli cambia e mette caldaia e scaldabagno super tecnologici, mette gli accumulatori...se vivrò ancora 20 anni per luce e gas forse spenderò tutti quei soldi, è vero che i prezzi oggi sono decisamente più bassi ma è conveniente per persone di 20-30-50 anni, almeno io penso sia così
sbaglio?
ciao mauri

Sulla verifica economica mi sembra che siamo perfettamente d'accordo.

Tra l'altro è vero che col tempo i prezzi dell'energia possono aumentare ma è anche vero che possono diminuire i costi per l'evoluzione (come c'è già stata) delle apparecchiature.

Sicuramente c'è un effetto scala positivo consorziandosi ma le complicazioni possono essere di altro tipo e cioè il rapporto tra gli investitori-utilizzatori e lì non mi addentro ma chi ha esperienze condominiali sa cosa voglio dire.