La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Espresso: Quel divieto di Ogm 
ipocrisia pagata cara

Dall'innovazione tecnologica alla ricerca, vogliamo trattare in particolar modo i temi legati all'ambiente ed alla energia, non solo pero' con uno sguardo puramente tecnico ma anche con quello politico, piu' ampio, di respiro strategico

Espresso: Quel divieto di Ogm 
ipocrisia pagata cara

Messaggioda franz il 12/04/2015, 15:01

Quel divieto di Ogm 
ipocrisia pagata cara
Non possiamo coltivarli. Ma ne importiamo (e ne mangiamo) in grande quantità. Così l’Italia resta indietro in una biotecnologia decisiva per il futuro

Di Massimo Riva

Il conto alla rovescia per l’apertura dell’Expo milanese è ormai questione di una manciata di giorni. Dopo tanti scandali e vicissitudini frustranti ci si può solo augurare che tutto vada per il meglio. Alla fin fine, come dicono gli inglesi: “Rigth or wrong, my country”. Ma nemmeno il più generoso dei patriottismi può far sorvolare sulle incongruenze dell’approccio italiano al bel tema centrale della manifestazione: l’alimentazione nel pianeta Terra.

Al riguardo il ministero delle Politiche agricole e forestali ha indicato come priorità la difesa della “specificità” delle produzioni agro-alimentari nazionali. Scelta che si sostanzia nel ribadire il più fermo divieto all’uso di sementi geneticamente modificate (Ogm). Che quella della biodiversità domestica sia una bandiera gloriosa non v’è dubbio: il nostro paese vanta una quantità di prodotti d’eccellenza da far invidia al mondo intero che, infatti, si cimenta spesso in truffaldini tentativi di imitazione. Peccato che, alla luce dello stato dei fatti, il rigoroso impegno assunto dal ministro Maurizio Martina risuoni stonato come i rintocchi di una campana fessa.

Accade, infatti, che le già ricordate produzioni di specifica eccellenza convivano con una larghissima maggioranza di attività per le quali il riparo della biodiversità è una maschera artificiosa e ingannevole. E non mi riferisco soltanto a qualche caso di azione fraudolenta come quella, per esempio, di chi mette sul mercato col marchio Italia prosciutti ricavati da suini allevati chissà poi come in Turchia. No, c’è una questione in materia di ben più seria e diffusa valenza economica e politica che, a dispetto dei veti ministeriali, tiene più che mai aperto il tema degli Ogm.

La catena alimentare che porta alla produzione di beni di largo consumo - quali latte, formaggi, carni e salumi - fa capo a due fondamentali nutrimenti per gli animali: il mais e la soia. Ebbene la produzione nazionale al riguardo è da tempo largamente carente per cui da anni il deficit viene colmato con importazioni dall’estero. Nel caso della soia le cifre sono addirittura impressionanti perché gli acquisti oltre confine sfiorano ormai il novanta per cento del fabbisogno interno. Quanto al mais la situazione sta progressivamente peggiorando: una dozzina d’anni fa ce la facevamo da soli, ora l’autonomia nazionale è scesa attorno al 60 per cento.

E qui scatta la trappola: gran parte di queste importazioni di mais e soia viene fatta da paesi che fanno ampio ricorso alle coltivazioni Ogm, come qualche listino delle Borse Merci ha almeno il pudore di confessare. Questa malcelata verità apre la strada a una serie di incresciose deduzioni.

La prima: alla faccia dei divieti e delle prediche identitarie del ministero, sulle tavole degli italiani i prodotti da Ogm sono presenti in massa ovvero li si mangia ma non li si può coltivare.
La seconda è che, quando si avvolge nella bandiera della biodiversità italiana, il ministro Martina finisce per vestire i panni vuoi del candido negligente vuoi del callido ipocrita: scelga lui. La terza è che questa dipendenza dagli Ogm altrui ha tutte le premesse per aggravarsi.

Intanto, perché le coltivazioni Ogm vantano una competitività inarrivabile con rese per ettaro superiori fino al 50 per cento rispetto alle colture naturali. Con tali riflessi ribassisti sui prezzi da emarginare gli agricoltori tradizionali. Poi c’è il piccolo particolare che Bruxelles ha demandato a scelte nazionali il via o lo stop alle semine Ogm e così presto avremo importazioni di mais Ogm, per esempio dalla Spagna, ancor meno arginabili di quelle extracomunitarie.

Infine, col passare del tempo, il gap italiano risulterà sempre più incolmabile perché al divieto domestico di coltivazione si è pure accompagnata la paralisi della sperimentazione scientifica in materia. Non so quali novità potranno venire dall’Expo per l’alimentazione del pianeta, ma per l’Italia già sarebbe un successo se si riuscisse a liberare la nostra agricoltura dalla tassa occulta del tartufismo ministeriale in tema di Ogm.
10 aprile 2015
http://espresso.repubblica.it/opinioni/ ... a-1.207383
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Espresso: Quel divieto di Ogm 
ipocrisia pagata cara

Messaggioda pianogrande il 13/04/2015, 2:42

Sono più o meno gli stessi argomenti usati per l'energia proveniente da centrali nucleari.
Questa volta, però, le ritengo più condivisibili.

Gli altri li producono (anche i nostri vicini di casa).
Noi li compriamo ma non li produciamo.
I nostri prodotti hanno una resa molto più bassa e noi importiamo il resto del fabbisogno.

Insomma, l'articolo dice che non commettiamo il peccato di coltivarli ma andiamo a comprare il frutto del peccato all'estero.

Ma allora?
Il pericolo è forse la coltivazione?

Almeno coltiviamoli noi e magari ne sapremo di più anche sulla coltivazione.

Magari ci studieremmo in casa le tipologie più adatte alle nostre esigenze e diventeremmo degli esperti del settore.

Ci porteremmo in casa il lavoro che procuriamo ai produttori (e scienziati) esteri.

Mais importato per il 60%?
Soia importata per il 90 %?

Ma che aspettiamo a prendere il toro per le corna?
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10610
Iscritto il: 23/05/2008, 23:52

Un sistema per il controllo degli OGM

Messaggioda annalu il 12/06/2015, 19:55

Leggo solo ora da Le Scienze:


Un sistema per il controllo degli OGM
9 maggio 2015
Una tecnica messa a punto da ricercatori del MIT permette di eliminare selettivamente dal genoma di un OGM tutte le sequenze di DNA che sono state alterate. Inserito all'origine nell'organismo modificato, il sistema di controllo può essere attivato a comando, oppure da variazioni ambientali. Il primo metodo serve a proteggere il segreto industriale sulle modifiche coperte da brevetto, il secondo a evitare contaminazioni in caso di rilascio accidentale nell'ambiente(red)

Una tecnica innovativa per eliminare specifiche sequenze di DNA da un organismo geneticamente modificato è stata messo a punto da due ricercatori del Massachusetts Institute of Technology, Brian J. Caliando e Christopher A. Voigt, che la illustrano su “Nature Communications”.

Programmare le cellule in modo che eliminino le sequenze di DNA ingegnerizzato in un dato momento o in presenza di cambiamenti nell'ambiente sarebbe di notevole interesse per molte applicazioni biotecnologiche. Per esempio, la degradazione del DNA dell'OGM dopo averlo usato per produrre produzione un composto aiuterebbe a proteggere le informazioni coperte da segreto industriale sulla sequenza genomica che ha permesso la sintesi della sostanza. Oppure, potrebbe servire a diminuire la quantità di DNA dell'OGM immesso nell'ambiente dopo un rilascio accidentale.

Diversi gruppi di ricerca hanno quindi sviluppato metodi per indurre a comando la morte delle cellule dell'organismo modificato, metodi che però spesso non garantiscono che non avvenga il rilascio di DNA nell'ambiente o nelle sostanze prodotte dall'OGM.

Caliando e Voigt descrivono ora una tecnica basata sull'accoppiamento di un dispositivo genetico in grado di degradare sequenze di DNA e del cosiddetto sistema CRISPR (Clustered Regularly Interspaced Short Palindromic Repeats), nel quale si usano molecole di RNA in grado di riconoscere e localizzare specifiche sequenze del DNA. Il dispositivo è programmato in modo da dirigersi verso le regioni del DNA identificate con il CRISPR. Il sistema di cancellazione del DNA resta inerte fino a che nella cellula non compaiono specifiche sostanze (in linea di massima fattori di trascrizione) che agiscono come interruttori.

La struttura complessiva del metodo, osservano i ricercatori, è sostanzialmente “modulare” e permette di scegliere i diversi componenti con una certa flessibilità. Per esempio, il sistema può essere portare alla distruzione delle sequenze di DNA ingegnerizzate attraverso la somministrazione diretta di un fattore di trascrizione scelto in modo che l'organismo lo produca naturalmente in risposta a un cambiamento nelle condizioni ambientali, come variazioni nella luminosità, nei livelli di ossigeno, o nella composizione del terreno. Questa soluzione sarebbe particolarmente utile per evitare contaminazioni ambientali.

Inoltre, i ricercatori sono riusciti a dimostrare che il dispositivo rimane stabile e attivo per molte generazioni e non influisce negativamente in modo apprezzabile sulla crescita dell'organismo né sull'espressione delle sue proteine.


Insomma, come prevedibile la scienza va avanti e mette a punto anche sistemi di regolazione e di sicurezza.
L'Italia però ha di autoesckludersi da queste innovazioni, noi preferiamo rinunciare al progresso piuttosto che cercare di metterlo sotto controllo e renderlo sempre più sicuro.

Annalu
annalu
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1387
Iscritto il: 17/05/2008, 11:01

Re: Un sistema per il controllo degli OGM

Messaggioda mauri il 13/06/2015, 15:09

annalu ha scritto:L'Italia però ha di autoesckludersi da queste innovazioni, noi preferiamo rinunciare al progresso piuttosto che cercare di metterlo sotto controllo e renderlo sempre più sicuro.
Annalu


in italia sicurezza e controllo? si mi immagino...
ciao mauri
mauri
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1961
Iscritto il: 16/06/2008, 10:57

Re: Un sistema per il controllo degli OGM

Messaggioda franz il 13/06/2015, 17:10

mauri ha scritto:
annalu ha scritto:L'Italia però ha di autoesckludersi da queste innovazioni, noi preferiamo rinunciare al progresso piuttosto che cercare di metterlo sotto controllo e renderlo sempre più sicuro.
Annalu


in italia sicurezza e controllo? si mi immagino...
ciao mauri

Sì, appunto, siamo consapevoli di essere dei looser e perseveriamo sulla strada dei looser.
Cambiare strada, mai :!:
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Espresso: Quel divieto di Ogm 
ipocrisia pagata cara

Messaggioda flaviomob il 16/06/2015, 13:14

La contrarietà agli OGM è espressa in sede comunitaria, non solo in Italia.

I cittadini europei approvano l’uso delle biotecnologie in campo medico ma restano scettici su quelle in campo agroalimentare, facendo registrare una netta prevalenza di giudizi negativi sui cibi transgenici. Diffidenza che non sarebbe motivata da una carenza di informazione, in quanto emerge che in tutti i paesi dell’Unione più della metà della popolazione ha sentito parlare di colture transgeniche, quota che sale al 75% in Italia, al 90% in Inghilterra e Francia. Secondo Eurobarometro tale opposizione sarebbe accompagnata da una “percezione relativamente alta dei rischi”, che in Italia farebbe attestare la percentuale dei sostenitori su una quota relativamente bassa, il 32%, anche se superiore alla media europea, il 27%. In coda all’elenco si trovano Lussemburgo (13%), Grecia (14%), Lettonia e Cipro (15%), Estonia (18%), Francia (20%), Austria e Germania (21%). Fra i maggiori sostenitori, invece, la Repubblica Ceca (46%), il Portogallo (38%), Malta (36%), la Finlandia (35%).


http://www.liberidaogm.org/liberi/ogmneisondaggi.php


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: Espresso: Quel divieto di Ogm 
ipocrisia pagata cara

Messaggioda franz il 16/06/2015, 14:30

Il fatto che l'ignoranza generi paure e timori non è affatto una novità.
Ma questo non puo' creare ostacoli e divieti di produzione e consumo per gli altri, per i non timosorosi e per chi con cognizione di causa ritiene che non ci siano rischi.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Espresso: Quel divieto di Ogm 
ipocrisia pagata cara

Messaggioda flaviomob il 16/06/2015, 20:47

Non credo che il tasso di alfabetizzazione e di istruzione in Europa abbia da invidiare qualcosa agli altri continenti, con rispetto parlando, ne' che sugli OGM esistano isterismi di vario tipo. Casomai bisognerebbe spiegare a cosa servono semi OGM, da pagare ad ogni anno alle multinazionali in quanto le piante sono sterili, quando già molti anni prima della diffusione di OGM la produzione alimentare sarebbe bastata due volte a sfamare il pianeta (fonte: ONU), se la redistribuzione delle risorse fosse stata equa.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: Espresso: Quel divieto di Ogm 
ipocrisia pagata cara

Messaggioda franz il 17/06/2015, 7:43

Mi pare che stiamo iniziando a ripetere le stesse cose. Tutta la produzione alimentare di massa (grano etc) è sterile come minimo dal dopoguerra, perché sono piante ibride F1. Ben prima degli OGM. Quindi implicitamente gli OGM creati attorno a questi ibridi sono sterili anche loro.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Espresso: Quel divieto di Ogm 
ipocrisia pagata cara

Messaggioda franz il 17/06/2015, 8:51

La produzione del pianeta puo' anche a sfamarlo due volte ma i poveri o vivono di elemosina o devono comprare quel cibo. Nelle zone in cui si muore di fame cio' avviene per siccità e carestie, per le guerre. Semi OGM piu' resistenti alla maggiore salinità del suolo, piu' resistenti a parassiti possono essere prodotti sul posto, evitando aggravi economici ( i semi costano meno a comprarli del prodotto finito, da mangiare).

Il problema europeo pero' è diverso. Perché un agricoltore (uno a caso: Fidenato) non puo' piantare mais Mon 810?
https://it.wikipedia.org/wiki/MON_810
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Prossimo

Torna a Ecologia, Energia, Innovazione, Ricerca

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 9 ospiti

cron