La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Scuola: la sentenza

Dall'innovazione tecnologica alla ricerca, vogliamo trattare in particolar modo i temi legati all'ambiente ed alla energia, non solo pero' con uno sguardo puramente tecnico ma anche con quello politico, piu' ampio, di respiro strategico

Scuola: la sentenza

Messaggioda flaviomob il 26/11/2014, 14:53

dal FattoQ:



Precari scuola, la Corte europea: “Assunti dopo 3 anni di supplenze”





Storica sentenza della Corte europea dopo anni di battaglie: "No a rinnovo sistematico di contratti a tempo determinato". Il governo ha già previsto la stabilizzazione di 150mila insegnanti, ma ora potrebbero salire a 250mila



di Lorenzo Vendemiale | 26 novembre 2014


È un giorno importante per i precari della scuola italiana: la Corte europea dà ragione al ricorso contro il rinnovo sistematico dei contratti a tempo determinato, e stabilisce che dopo tre supplenze annuali un docente (o un ausiliare tecnico amministrativo) dev’essere assunto. Ma la sentenza, per quanto storica, non coglie del tutto impreparato il governo: la stabilizzazione di 150mila docenti era già prevista nel piano “La buona scuola”. Anche se il parere della Corte potrebbe aprire ulteriori fronti di rivendicazione.

Tutto nasce dalla direttiva europea n. 70 del 1999, secondo cui dopo 36 mesi di servizio i precari hanno diritto ad essere assunti a tempo indeterminato, a meno che non sussistano “ragioni oggettive”. Una norma che l’Italia ha recepito con il decreto legislativo 368/2001, tanto che nel 2010 il sindacato Anief aveva sollevato la questione e cominciato la lunga battaglia arrivata oggi a sentenza. Per stoppare i ricorsi, nel 2011 il governo aveva emanato una legge secondo cui la normativa non poteva applicarsi al mondo nella scuola, per la presenza appunto di queste “ragioni oggettive”, poi specificate dalla Consulta: il fatto che, prestando servizio, gli insegnanti accumulavano comunque punteggio utile ai fini della futura assunzione; la circostanza che il Ministero non fosse in grado di valutare a priori la consistenza degli organici; quindi motivazioni economiche. Un castello di sabbia che l’Europa ha smontato oggi in maniera definitiva: come recita la sentenza “la normativa europea osta a una normativa nazionale che autorizzi, in attesa del l’espletamento delle procedure concorsuali, il rinnovo di contratti di lavoro a tempo determinato per la copertura di posti vacanti e disponibili”. Pertanto il sistema italiano è illegittimo.



La questione riguarda in particolare i cosiddetti posti vacanti e disponibili: cattedre vere e proprie, senza un docente titolare alle spalle da sostituire, che sarebbero potute essere assegnate in pianta stabile. E che invece lo Stato ha sempre preferito trasformare in incarichi a tempo determinato rinnovati annualmente, per ragioni essenzialmente economiche. Difficile quantificare con precisione il numero dei docenti potenzialmente interessati dalla sentenza: il sindacato Anief parla addirittura di 250mila precari da stabilizzare. Di certo c’è che dei 150mila docenti delle Graduatorie ad Esaurimento (i cosiddetti “precari storici”), circa 125mila hanno maturato nel corso degli anni 36 mesi di servizio.

Sarà per questo che il governo ha deciso di varare un piano straordinario di assunzioni, per cui ha già stanziato le risorse necessarie (un miliardo di euro nel 2015) in legge di stabilità. Del resto non è neanche un mistero, nel documento “La Buona scuola” il procedimento della Corte europea viene esplicitamente annoverato fra le ragioni alla base della riforma. I ricorrenti erano già circa 6-7mila, ma dopo la sentenza in migliaia avrebbero potuto andare in tribunale e vedersi facilmente data ragione. Con questa infornata di assunzioni, invece, il governo si mette al riparo da pericolose azioni legali. Almeno in parte.

La questione sembra appianata per i precari delle GaE, che verranno assunti. Ma qualcuno di loro potrebbe ugualmente chiedere un risarcimento danni (in particolare relativamente alla ricostruzione degli scatti di carriera). E soprattutto il fronte potrebbe allargarsi al personale Ata (di cui non c’è traccia nella riforma) e ai docenti abilitati con i Pas: per accedere ai percorsi abilitanti speciali, infatti, era necessario avere tre anni di servizio. Sono circa 65mila in totale, alcuni di loro potrebbero avere i requisiti per chiedere anch’essi la stabilizzazione. Per tutti questi casi, dunque, la palla tornerà ai giudici nazionali: il parere della Corte è vincolante, ma comunque dovrebbe essere lasciata discrezionalità di scelta fra la stabilizzazione e l’indennizzo economico; e potrebbe esserci anche un certo margine di manovra sulla verifica delle condizioni a monte della situazione. Non dovrebbe esserci niente da fare, invece, per gli altri precari della scuola, i neoabilitati. In teoria la sentenza stabilisce un principio generale: d’ora in avanti chiunque occuperà per tre anni una cattedra dovrà essere assunto. Ma con l’infornata prevista della riforma e i nuovi organici funzionali le supplenze annuali verranno tutte assorbite, e scompariranno. Le migliaia di docenti abilitati esclusi dal piano dovranno comunque attendere i prossimi concorsi.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: Scuola: la sentenza

Messaggioda ranvit il 26/11/2014, 15:55

Bene! Il Governo Renzi ha in programma la stabilizzazione di circa 150.000 precari della Scuola...
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: Scuola: la sentenza

Messaggioda franz il 26/11/2014, 21:21

Beh, per chi paga le tasse in Italia (ok vere mosche bianche) sono brutte notizie.
Le imposte aumenteranno.
250'000 o 300'000 insegnanti significano quasi un 10% di stipendi in piu' rispetto ai tre millioni di statali.
Rispetto alla massa salariale odierna, dai 15 ai 17 miliardi ogni anno.
E con quali soldi saranno pagati?
Cosi' mentre Cameron licenzia mezzo mlione di statali, ma riduce le tasse e ne fa nascere il triplo come nuovi posti,
noi come minimo faremo il contrario.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Scuola: la sentenza

Messaggioda pianogrande il 26/11/2014, 23:02

Ma... servono questi insegnanti?

Se servono, allora, non è giusto confinarli e mortificarli nel precariato.

Se non servono, allora, dopo averli assunti (per forza) non si possono licenziare?

Se non servono, però, non erano soldi sprecati anche tenerli seppure come precari?

Non ci sono soldi per pagare gli insegnanti?

Nasce sicuramente un problema di priorità.

Dove si può tagliare invece che all'istruzione?
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10600
Iscritto il: 23/05/2008, 23:52

Re: Scuola: la sentenza

Messaggioda flaviomob il 27/11/2014, 1:52

Ci saranno anche insegnanti che vanno in pensione, no? E poi per lo stato è una spesa comunque, come scrive Pianogrande: che siano precari o meno, se ce n'è bisogno vanno pagati.

Si ripensi invece all'orario lavorativo. 24 ore settimanali di lezione frontale (invece di 18) non mi sembrano inique, considerando che ne vengono pagate in totale 36 come a tutti gli statali.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: Scuola: la sentenza

Messaggioda franz il 27/11/2014, 10:01

In base alla statristiche OECD sono già troppi come sono troppi quelli del personale di servizio (ATA).
Vedere le varie statistiche docenti per alunno, alunni per classe etc.
Ovvio che dato l'andazzo di stare allegramente a casa in malattia, c'era bisogno di un determinato numero di supplenti.
Ora pero' molti meno perché le assenze brevi vengono gestite con la copertura del personale interno.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Scuola: la sentenza

Messaggioda flaviomob il 27/11/2014, 10:14

Mah, le statistiche dicono che nel pubblico si fanno meno giorni di malattia pro capite rispetto al privato...


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51


Torna a Ecologia, Energia, Innovazione, Ricerca

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 13 ospiti

cron