Per la serie "non c'è piu' religione" ....

[franz]

Greenpeace con i soldi delle donazioni specula in borsa e perde milioni ....
Greenpeace specula in borsa: caos
Un dipendente del dipartimento finanziario di Amsterdan gioca al ribasso e perde 3,8 milioni di euro

BERLINO - Greenpeace, la cui missione è la salvaguardia del pianeta, ha perso 3,8 milioni di euro perché si è improvvisata speculatrice al ribasso sull'euro come una qualsiasi banca d'investimento. È quanto ha rivelato il settimanale Der Spiegel e la stessa organizzazione ha ammesso in una dichiarazione in cui ha chiesto scusa "a tutti coloro (circa 3 milioni di persone, ndr) che ci appoggiano" con le donazioni, per il "grave errore" commesso dal dipartimento finanziario di Greenpeace Internacional, a Amsterdam. A farne le spese il dipendente che secondo Greenpeace ha agito da solo e che è stato licenziato.

http://www.cdt.ch/mondo/cronaca/108863/ ... -caos.html

[flaviomob]

L'unica religione che non muore mai è quella del denaro...

[franz]

L'unica religione che non muore mai è quella del denaro...

Difficile farne a meno (del denaro, dico) ma da qui ad abusarne, come in questo caso, ce ne passa.
Non so se qualcuno realizza ma per perdere 3.8 milioni su una valuta che oscilla in ambiti non stratosferici, bisogna mettere sul piatto cifre molto piu' importanti. Difficili da determinare ma che possono andare, a seconda della "leva" da diverse decine anche fino ad un centinaio di milioni. Una speculazione ribassista che in questo periodo molti hanno fatto, perdendoci. Ma che in passato ha fatto quadagnare (al ribasso o al rialzo) decine di milioni. Ci sono due aspetti allora che sono veramente pessimi per un'organizzazione no-profit e "anti-sistema": il primo è di giocare in borsa cosi soldi delle donazioni, il secondo è che se ne parla ora perché hanno perso. Il che mi fa pensare che invece in passato ci abbiano guadagnato ma senza fare altrettantro clamore. E naturalmente chi perde il lavoro è il dipendente, non il management. Per ora.
Un dipendnete che "da solo" muove decine o centinaia di milioni all'insaputa del managemente non è credibile ed anche se fosse cosi' già solo per quetso il management sarebbe da licenziare e denunciare per manifesta incapacità.

[franz]

L'unica religione che non muore mai è quella del denaro...

Difficile farne a meno (del denaro, dico) ma da qui ad abusarne, come in questo caso, ce ne passa.
Non so se qualcuno realizza ma per perdere 3.8 milioni su una valuta che oscilla in ambiti non stratosferici, bisogna mettere sul piatto cifre molto piu' importanti. Difficili da determinare ma che possono andare, a seconda della "leva" da diverse decine anche fino ad un centinaio di milioni. Una speculazione ribassista che in questo periodo molti hanno fatto, perdendoci. Ma che in passato ha fatto quadagnare (al ribasso o al rialzo) decine di milioni. Ci sono due aspetti allora che sono veramente pessimi per un'organizzazione no-profit e "anti-sistema": il primo è di giocare in borsa cosi soldi delle donazioni, il secondo è che se ne parla ora perché hanno perso. Il che mi fa pensare che invece in passato ci abbiano guadagnato ma senza fare altrettantro clamore. E naturalmente chi perde il lavoro è il dipendente, non il management. Per ora.
Un dipendente che "da solo" muove decine o centinaia di milioni all'insaputa del management non è credibile ed anche se fosse cosi' già solo per quetso il management sarebbe da licenziare e denunciare per manifesta incapacità.

[flaviomob]

L’associazione ambientalista Greenpeace ha perso 3,8 milioni di euro in una speculazione finanziaria. L’ha scoperto il settimanale tedesco Der Spiegel, ma la notizia è stata confermata dall’associazione che ha chiesto scusa ai suoi tre milioni di sostenitori. Greenpeace non accetta finanziamenti da governi e da aziende, ma solo da privati cittadini.

Greenpeace international, che ha sede ad Amsterdam, ha spiegato che un dipendente del settore finanziario ha investito 3,8 milioni di euro su una speculazione valutaria senza averne mandato.

“Greenpeace international ha sottoscritto un contratto per comprare valuta estera a un tasso fisso di cambio quando l’euro si stava invece rafforzando”, ha spiegato l’associazione in un comunicato.

Secondo l’associazione il dipendente ha agito ben oltre la sua autorità. L’impiegato era un esperto di finanza e il suo lavoro consisteva nel fare investimenti. Secondo Greenpeace, però non aveva il mandato di investire cifre così alte. Greenpeace ha licenziato il dipendente e ha aperto un’inchiesta interna per chiarire le responsabilità, ma ha assicurato che non ci sono dubbi sulla regolarità dell’operazione.

“Tutto lascia pensare che il dipendente abbia agito con le migliori intenzioni ma facendo un errore di valutazione”, ha detto il responsabile della comunicazione Mike Townsley.

“Si tratta di prassi comuni in strutture come la nostra, che hanno filiali in molti paesi”, ha aggiunto Townsley. “Perché altrimenti saremmo troppo esposti alle fluttuazioni valutarie e rischieremmo di perdere denaro utile alle nostre strutture in tutto il mondo”, ha detto Townsley.

L’azienda ha assicurato che assorbirà la perdita nei prossimi anni con “tagli alle infrastrutture”, ma non taglierà i finanziamenti alle campagne ambientali in cui è impegnata.

http://www.internazionale.it/news/europ ... culazione/

[flaviomob]

Lettera di Andrea Purgatori a Greenpeace International
News - 2014-06-17
Il Presidente di Greenpeace Italia scrive a Presidente e Direttore Esecutivo di Greenpeace International a proposito del grave errore che ha causato una perdita di 3,8 milioni di euro: “Chiarezza e trasparenza sono principi che ci hanno resi diversi e più credibili rispetto ad ogni altra associazione. Sono la nostra forza, il capitale da custodire e difendere”.

Ana Toni, Presidente di Greenpeace International
e, per conoscenza:
Kumi Naidoo Direttore Esecutivo Greenpeace International

"Cari amici,

la notizia rivelata da Der Spiegel sullo sciagurato contratto finanziario stipulato per coprire i rischi di cambio, conclusosi con la perdita di 3,8 milioni di euro, rappresenta un oggettivo danno di immagine per tutta la nostra associazione.

Senza entrare nel merito dell’indagine interna che accerterà le responsabilità individuali e di controllo, del cui esito siamo certi che vorrete tempestivamente informarci, non possiamo non sottolineare come la comunicazione all’esterno di questo fatto gravissimo sia stata inspiegabilmente carente, con il rischio di dare la sensazione che si sia in qualche modo cercato di occultare la verità dei fatti.

A nostro giudizio, Greenpeace International avrebbe dovuto rendere pubblico subito e in piena autonomia ciò che era accaduto, senza timore, spiegando nel dettaglio errori, responsabilità e quindi evitando che quest’operazione gettasse su tutti un’ombra di sospetto o, peggio, di allineamento a sistemi di gestione finanziaria che non ci appartengono. Quanto alla stampa, fa il proprio dovere, e dobbiamo accettarlo come presupposto di un corretto rapporto con la pubblica opinione. Non solo quando chiediamo visibilità o sostegno per le nostre azioni.

Come sappiamo, chiarezza e trasparenza nei rapporti con i nostri sostenitori sono principi irrinunciabili sui quali abbiamo fondato la nostra politica e creato consenso intorno alle campagne ambientali per le quali ci battiamo. Chiarezza e trasparenza sono principi che ci hanno resi diversi e più credibili rispetto ad ogni altra associazione. Sono la nostra forza, il capitale da custodire e difendere.

Nel ribadire che Greenpeace Italia non ha mai utilizzato né utilizzerà strumenti finanziari di questo tipo, riteniamo costruttivo condividere le nostre valutazioni su quanto è accaduto e che ci ha profondamente turbati, nel reciproco rispetto che ha caratterizzato il nostro rapporto fin dalla nascita dell’Ufficio italiano".

Andrea Purgatori
Presidente Greenpeace Italia

http://www.greenpeace.org/italy/it/News ... rnational/

[franz]

Greenpeace international, che ha sede ad Amsterdam, ha spiegato che un dipendente del settore finanziario ha investito 3,8 milioni di euro su una speculazione valutaria senza averne mandato.

“Greenpeace international ha sottoscritto un contratto per comprare valuta estera a un tasso fisso di cambio quando l’euro si stava invece rafforzando”, ha spiegato l’associazione in un comunicato.

Secondo l’associazione il dipendente ha agito ben oltre la sua autorità. L’impiegato era un esperto di finanza e il suo lavoro consisteva nel fare investimenti. Secondo Greenpeace, però non aveva il mandato di investire cifre così alte.
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“Si tratta di prassi comuni in strutture come la nostra, che hanno filiali in molti paesi”, ha aggiunto Townsley. “Perché altrimenti saremmo troppo esposti alle fluttuazioni valutarie e rischieremmo di perdere denaro utile alle nostre strutture in tutto il mondo”, ha detto Townsley.

Mi sembra tutto molto verosimile. Che sia prassi comune è giusto. Querl genere di contratti si fanno a protezione dei beni valutari contro il rischio di cambio. Dipende dal tipo di contratto, però. In alcuni casi sono scommesse. Ogni tanto si vince, ogni tanto si perde. In altri sono semplici strumenti di proetezione, simili ad una sorta di assicurazione.

Greenpeace ci dice che per fare questi "investimenti" aveva assunto un esperto finanziario. Cosa giusta. Non si assume un falegname. Ma dovrebbe anche specificare cosa sono questi investimenti, quali sono stati. Ha comprato navi per contrastare i balenieri? Sicuramente. Palazzi? Azioni? Obbligazioni? Fondi? Ha anche comprato valute ad un tasso fisso (quindi a naso ha usato futures) ma bisognerebbe vedere quante altre volte lo ha fatto e come è andata. Immagino che fosse andata bene se è arrivato ad esegrare e realizzare una grossa perdita.

Qui pero' Greenpeace non è coerente. Prima scrive che il dipendente non aveva mandato, poi se notate bene, dice che "non aveva il mandato di investire cifre così alte". Quindi il mandato lo aveva ma era limitato per importo. Tutto bene? Non direi. L'affronto è investire fondi raccolti tra volontari per speculazioni. Qui magari Trilogy (se ci sei batti un colpo) potrebbe aiutarci. Per me se vuoi difenderti dal rischio di cambio ci sono strumenti derivati che contengono in modo combinto (se la memoria mi sorregge) opzioni put e call insieme. Sono assicurazioni che scattano solo quando il cambio supera cete soglie verso l'alto o verso il basso.

Quersti strumenti difendono sia da un crollo sia da una eccessiva rivalutazione. Sono neutri e non puoi perdere soldi con questi strumenti. Al massimo visto che questi strumenti hanno un costo, perdi il soldi del costo se non c'è stata alcuna fluttuazione oltre i limiti preventivati. Un po' come pagare un'assicurazione furto ed incendio e poi non succede nulla. La casa non brucia mai ed uno potrebbe considerare "perdita" il costo del premio.

Ma quel dipendente non ha usato questo metodo, perché il quel modo non si possono perdere 3.8 milioni. Mi pare che tra le righe ed inerpretando i fatti, ha usato un metodo piu' "speculativo" e cioe' ha giocato al ribasso (le fonti giornalistiche parlano di una manovra ribassista). A naso ha usato un future e cio' un contratto a temine. (leggi http://it.wikipedia.org/wiki/Futures )

Se aggiungo questo alla dichiarazione di Greenpeace ottengo che aveva il mandato per farlo ma non per cifre così alte.
Mi sa che GreenPeace International dovrà spiegare altre cose.

[flaviomob]

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Il direttore della comunicazione dell'organizzazione ecologista, Mike Townsley, ha dichiarato all'Afp che "nulla, al momento, lascia pensare che abbia agito per un tornaconto personale, ma secondo un grave errore di valutazione". Si sarebbe trattato dunque di un errore su uno "swap", uno di quei contratti che servono a proteggere dall'oscillazione
dei cambi. "Si tratta di prassi comuni in strutture come la nostra, che hanno filiali in molti Paesi", ha spiegato ancora il portavoce, "perché altrimenti saremmo troppo esposti alle fluttuazioni valutarie e rischieremmo di perdere denaro utile alle nostre strutture in tutto il mondo".

In ogni caso, un dipendente di Greenpeace avrebbe "oltrepassato le sue funzioni" prendendo l'iniziativa di concludere uno di quei contratti senza l'approvazione dell'organizzazione, in particolare della tesoreria dei Paesi Bassi.

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http://www.repubblica.it/economia/2014/ ... -89046241/

[franz]

Sempre piu interessante.
Perdere 3.8 milioni su uno swap (leggi http://it.wikipedia.org/wiki/Swap_%28finanza%29 nella parte swap di valute) implica che esista una controparte che ci ha giadagnato (chi?) ed un ammontare della "scommessa" che sarebbe doveroso conoscere, per trasparenza. Quanto ha scommesso, costui, per pedere 3.8 milioni? Ha "giocatoi" anche prima? Con quali risultati. Una associazione no-profit queste cose dovrebbe dichiararle.

[trilogy]

Sempre piu interessante.
Perdere 3.8 milioni su uno swap (leggi http://it.wikipedia.org/wiki/Swap_%28finanza%29 nella parte swap di valute) implica che esista una controparte che ci ha giadagnato (chi?) ed un ammontare della "scommessa" che sarebbe doveroso conoscere, per trasparenza. Quanto ha scommesso, costui, per pedere 3.8 milioni? Ha "giocatoi" anche prima? Con quali risultati. Una associazione no-profit queste cose dovrebbe dichiararle.

Questo tipo di operazioni quando non sono puramente speculative si fanno per "copertura".
Supponi che il mio bilancio sia in dollari e devo fare un pagamento tra 3 mesi in euro di cui conosco l'ammontare.
Acquisto al prezzo di oggi gli euro necessari, vendendo dollari per impiegarli tra 3 mesi. In pratica blocco il prezzo. In una operazione dove c'è un sottostante di natura commerciale l'importante è avere un tasso di cambio certo.

Poi sul mercato nel suo insieme ci sarà chi ha guadagnato o perso, la somma algebrica è sempre zero. Ma non è detto che sia la controparte di greenpace. In genere questi swap li fanno le grandi banche per ammontare di miliardi di dollari e la loro posizione complessiva tende ad essere neutrale. Hanno cioè migliaia di operazioni parallele di segno diverso e guadagnano su differenze di pochi centesimi nell'acquisto e vendita delle valute. Ma questi centesimi moltiplicati per migliaia di operazioni per miliardi di controvalore producono guadagni rilevanti.
Poi anche le banche d'affari fanno operazioni speculative in proprio, ma è difficile che avvenga contro una singola controparte. Le operazioni speculative le fanno sul mercato comprando e vendendo valute