Re: Le multinazionali del farmaco danneggiano i cittadini
Inviato: 30/03/2014, 18:37
flaviomob ha scritto:Lavoro con ragazzi e adulti disabili da sei anni e mezzo.
Abbiamo visto anche il caso di una ragazza che da bambina, sanissima e normodotata, in seguito ad una vaccinazione (non so precisamente quale), ha iniziato a manifestare gravi sintomi epilettici e tuttora - adolescente - ha un ritardo mentale medio-grave con tratti autistici. Non so se esista un nesso causa-effetto legato ad alcuni particolari vaccini, ma la successione temporale degli eventi è stata verificata dagli stessi medici.
Come fare a valutare il rapporto costi-benefici di un vaccino senza tener conto di questa remota ma realistica possibilità?
Un sito riporta i seguenti studi, bisognerebbe avere la possibilità di verificarli
STUDI SCIENTIFICI DEGLI ULTIMI 20 ANNI HANNO EVIDENZIATO CHE LE VACCINAZIONI POSSONO PROVOCARE RIGONFIAMENTO CEREBRALE
Iwasa S, 'Rigonfiamento del cervello in topi causato dal vaccino anti-pertosse', Jpn J Med Sci Biol, 1985, 38(2):53-65
Mathur R, Kumari S, '-Fontanella protuberante- a seguito di vaccino triplo', Indian Pediatr, giugno 1981; 18(6): 417-418
Barry W, Hatcher G, '-Fontanelle protuberanti- in neonati senza meningite', Arch Dis Child, aprile 1989; 64(4): 635-636
Shendurnikar N, '-Fontanella protuberante- a seguito di vaccino DPT', Indian Pediatr, nov. 1986; 23(11): 960
Gross TP, Milstien JB, Kuritsky JN, '-Fontanella protuberante- a seguito di vaccinazione anti-difterica- tetano- pertosse e vaccino tetano- difterica', J Pediatr, marzo 1989;114(3):423-425
Jacob J, Mannino F, 'Aumento di pressione intracraniale a seguito di vaccino anti- difterica, tetano e pertosse', Am J Dis Child, feb. 1979; 133(2):217-218
Dugmore, WN, 'Edema bilaterale del polo posteriore: ipersensibilità al vaccino Alavac P', Br J Ophthalmol, dic. 1972, 55:848-849
http://www.comilva.org/node/12804
Ho letto l'articolo del tuo link, e sono rimasta molto perplessa.
Prima di tutto, che alcuni vaccini possano produrre reazioni pericolose, soprattutto se somministrati nel momento sbagliato (bambino non perfettamente in salute) è ben noto. I vaccini usati da più tempo sono l'antivaioloso e l'antidifterico. L'antivaioloso era abbastanza pericoloso, in quanto poteva poteva comportare una complicazione con encefalite. Ora il vaiolo pare debellato in tutto il mondo, ed il vaccino è stato abolito.
Quando io avevo i bambini piccoli eravamo in una fase intermedia: in Europa il vaiolo era scomparso, ma persisteva in alcune regioni del mondo, quindi non era più obbligatorio se non per chi intendeva recarsi in regioni a rischio. Dato che la pericolosità della vaccinazione antivaiolosa cresceva con l'età del soggetto, io i miei bambini li ho vaccinati ugualmente, ma proteggendoli dando loro, insieme al vaccino, anche gli anticorpi antiencefalite.
L'articolo che tu citi, che è l'organo del "Movimento Italiano per la Libertà dalle Vaccinazioni", mette sullo stesso piano le patologie prodotte dal vaccino antivaioloso con alcuni casi controversi dovuti ad altri vaccini, e già questo mi pare poco scientifico: fino al dopo la metà del secolo scorso (anni cui si riferiscono la maggior parte dei lavori scientifici di riferimento) i vaccini esistente erano quelli contro la difterite e quello contro il vaiolo, i cui pericoli erano ben noti, ma nulla al confronto del vaiolo stesso.
Solo dopo il 1950 comincia ad essere prodotto anche il primo vaccino antipolio. All'inizio (anni '50) veniva usato un vaccino composto dal virus attenuato, virus che in alcuni casi mutava, tornando in grado di indurre la malattia, per cui ora si usa un virus totalmente inattivato. Naturalmente la ricerca non si ferma, e se da una parte si cerca di eradicare anche la polio in tutto il mondo, dall'altra vengono continuamente messi a punto vaccini sempre meno pericolosi.
Arriviamo infine ai vaccini di cui si parla, e che si riferiscono a malattie considerate meno pericolose del vaiolo o della polio. Per esempio, anche la pertosse ha una mortalità di 2 bambini su 10.000 e in circa 2 casi su mille la malattia evolve in una encefalopatia che richiede ricovero ospedaliero. Anche il morbillo è una malattia molto contagiosa, con una mortalità tra i 3 ed i 10 casi ogni 10.000. La vaccinazione quindi è in grado di salvare la vita ad un numero elevatissimo di bambini, e solo le vaccinazioni di massa hanno portato alla loro quasi totale scomparsa, accompagnata dalla "perdita di memoria" delle catastrofi prodotte da queste malattie.
Comunque concordo, come del resto concordano tutti, che anche pochi casi di danni permanenti in seguito ai vaccini sarebbero assolutamente da evitare, ed è proprio su questa strada che si sta muovendo la ricerca scientifica.
Una volta i vaccini venivano prodotti a partire dai patogeni fatti crescere su substrati di vario genere e poi trattati per renderli inattivi. Queste procedure potevano dare adito a possibili problemi. Per esempio, se i virus venivano fatti crescere in terreni derivati da uova di pollo, potevano produrre reazioni allergiche in alcuni bambini allergici al pollo, oppure presentare residui tossici, o non essere del tutto inattivi.
Ora però non è più così (e per "ora" intendo davvero anni molto recenti, non più di dieci-venti anni fa, mentre gli articoli citati nel link non sono mai posteriori agli anni '80).
Ora il virus completo non viene usato quasi mai, e si usano solo le proteine di superficie del patogeno, fatte moltiplicare con tecniche di ingegneria genetica, quindi assolutamente pure sin dall'inizio. Queste proteine di superficie sono in grado di stimolare le cellule del sistema immunitario umano a produrre gli anticorpi specifici, ma non sono in grado di veicolare alcuna malattia, in quanto il virus non è presente. Questi particolari vaccini hanno un grado di sicurezza non paragonabile ai vaccini "antichi" composti da virus attenuati o inattivati, quindi non ha senso parlare di "vaccini" in generale, mescolando i vaccini del primo novecento con quelli del terzo millennio.
Infine, il link riporta una serie di casi isolati, che non danno alcuna informazione sulla frequenza di questi casi, né alcuna certezza sul fatto che siano certamente conseguenza della vaccinazione, e non una pura coincidenza.
Caro Flavio, mi dispiace per la bambina disabile che hai conosciuto, indipendentemente dalla causa della sua disabilità. Ma quando ero bambina io, ho conosciuto molte persone - bambini ed adulti - vittime della poliomelite, cui erano sopravvissute con disabilità anche gravissime. Di vittime dei vaccini per mia fortuna non ho avuto occasione di incontrarne, né da bambina né da genitore o nonna. Certo sarò stata fortunata, ma ho anche il sospetto che si tratti di casi eccezionali.
Se mi porterai uno studio epidemiologico convincente, potremo riparlarne.
Per ora continuo ad essere convinta che i vaccini rappresentano una benedizione e la vera terapia del futuro, in quanto non "curano" la malattia, ma la prevengono, impedendone la comparsa.
E per quel che riguarda le case farmaceutiche, ora vivono e prosperano coi farmaci contro le malattie degenerative, perché con la diffusione dei vaccini si è avuto anche un calo del ricorso ai farmaci per le malattie infettive: alle case farmaceutiche direi che i vaccini non convengono, anche se ovviamente hanno un loro costo di produzione.
Annalu