Siamo sicuri che la discriminazione sia nei libri di testo?

Leggo questa notizia ANSA:
2008-10-17 18:39
TESTI ANATOMIA RAZZISTI E SESSISTI
Studio su 12 manuali, solo immagini di maschi bianchi
ROMA, 17 OTT - I libri di anatomia per futuri medici fanno discriminazione razziale e di genere: secondo uno studio ci sono solo immagini di maschi bianchi. La ricerca ha analizzato 16.329 immagini dai 12 manuali piu' usati in 20 universita' in Europa e Usa. Le immagini maschili sono in rapporto di tre a uno rispetto a quelle femminili, e la prevalenza e' sempre per immagini maschili, anche quando la parte del corpo rappresentata e' uguale per i due sessi. Stessa discriminazione sul colore della pelle.
Conosco i manuali di anatomia, e l'osservazione è senz'altro vera. Ma perché criticare i testi, e non prendere in considerazione la realtà storica degli studi anatomici?
Tutti gli studi medici ed i test diagnostici e farmacologici sono stati condotti fino a pochissimi anni fa solo su individui di sesso maschile, trascurando le donne ed i bambini. Questo anche per motivi di sicurezza (le donne possono essere in gravidanza, quindi i test possono essere pericolosi per il feto) ma soprattutto perché uomini maschi erano gli studiosi, e i loro interessi erano rivolti soprattutto verso uomini maschi (ovviamente in prevalenza bianchi).
Questo ha portato a trascurare differenze importanti tra uomini maschi e femmine: per esempio, i disturbi di cuore paiono colpire in prevalenza i maschi, almeno sino a dopo i cinquant'anni, però tra le donne colpite la mortalità è più alta. Come mai? Semplicemente perché le donne manifestano sintomi meno appariscenti, quindi i cardiologi tendevano a sottovalutarli, e le cure erano meno tempestive.
Su questa base, sono contenta che i testi riportino la realtà storica dei fatti. Gli studi sono stati condotti solo su umani di sesso maschile e di pelle bianca? E' bene che la cosa risulti evidente sui libri di testo e sugli atlanti.
Solo così i medici potranno tener conto del fatto che non è ancora ben noto quanto le nozioni riportate sui testi si applichino anche alle donne, o a persone di etnia differente. E solo così, gli studi necessari verranno effettuati.
Per i bambini, di cui si è per lungo tempo pensato che si trattasse solo di umani di dimensioni ridotte, il problema è più complesso, ma ora la scienza se ne sta seriamente interessando.
annalu
2008-10-17 18:39
TESTI ANATOMIA RAZZISTI E SESSISTI
Studio su 12 manuali, solo immagini di maschi bianchi
ROMA, 17 OTT - I libri di anatomia per futuri medici fanno discriminazione razziale e di genere: secondo uno studio ci sono solo immagini di maschi bianchi. La ricerca ha analizzato 16.329 immagini dai 12 manuali piu' usati in 20 universita' in Europa e Usa. Le immagini maschili sono in rapporto di tre a uno rispetto a quelle femminili, e la prevalenza e' sempre per immagini maschili, anche quando la parte del corpo rappresentata e' uguale per i due sessi. Stessa discriminazione sul colore della pelle.
Conosco i manuali di anatomia, e l'osservazione è senz'altro vera. Ma perché criticare i testi, e non prendere in considerazione la realtà storica degli studi anatomici?
Tutti gli studi medici ed i test diagnostici e farmacologici sono stati condotti fino a pochissimi anni fa solo su individui di sesso maschile, trascurando le donne ed i bambini. Questo anche per motivi di sicurezza (le donne possono essere in gravidanza, quindi i test possono essere pericolosi per il feto) ma soprattutto perché uomini maschi erano gli studiosi, e i loro interessi erano rivolti soprattutto verso uomini maschi (ovviamente in prevalenza bianchi).
Questo ha portato a trascurare differenze importanti tra uomini maschi e femmine: per esempio, i disturbi di cuore paiono colpire in prevalenza i maschi, almeno sino a dopo i cinquant'anni, però tra le donne colpite la mortalità è più alta. Come mai? Semplicemente perché le donne manifestano sintomi meno appariscenti, quindi i cardiologi tendevano a sottovalutarli, e le cure erano meno tempestive.
Su questa base, sono contenta che i testi riportino la realtà storica dei fatti. Gli studi sono stati condotti solo su umani di sesso maschile e di pelle bianca? E' bene che la cosa risulti evidente sui libri di testo e sugli atlanti.
Solo così i medici potranno tener conto del fatto che non è ancora ben noto quanto le nozioni riportate sui testi si applichino anche alle donne, o a persone di etnia differente. E solo così, gli studi necessari verranno effettuati.
Per i bambini, di cui si è per lungo tempo pensato che si trattasse solo di umani di dimensioni ridotte, il problema è più complesso, ma ora la scienza se ne sta seriamente interessando.
annalu