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Cambia il clima? I coralli migrano, anche di 9 mila km

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Cambia il clima? I coralli migrano, anche di 9 mila km

Messaggioda franz il 23/08/2013, 13:39

Uno studio ha mappato i percorsi delle larve
Cambia il clima? I coralli migrano, anche di 9 mila km

Coprono distanze enormi, contribuendo anche alla conservazione di barriere coralline isolate

Gli spostamenti delle larve dei coralli nell'area indo-pacifica (Wood/Un. di Bristol)Gli spostamenti delle larve dei coralli nell'area indo-pacifica (Wood/Un. di Bristol)
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Si tratta letteralmente di distanze oceaniche: per trovare nuovi territori, miliardi di microscopiche larve di corallo affrontano un viaggio epico, che può raggiungere i 9 mila chilometri. È quanto suggerisce una ricerca condotta da scienziati dell’Università di Bristol e dell’Università di Miami, pubblicata su Global Ecology and Biogeography, secondo la quale questa titanica migrazione è la risposta dei coralli ai cambiamenti climatici.

I PERCORSI - Non potendo spostarsi – le colonie di questi microscopici polipi, com'è noto, sono ancorati al fondo marino – i coralli spediscono in esplorazione enormi «nuvole» di larve, affidandole alla mercè delle correnti oceaniche per trovare nuovi spazi da colonizzare. Lo studio ha mappato i percorsi disegnati dalle larve di corallo nei mari del mondo nell'unico modo possibile: con l'utilizzo di un programma di simulazione, che ipotizza in silico, ovvero al computer, quanto avviene in natura.

PROGRAMMA - Il programma, chiamato Connectivity Modeling System (Cms), era già stato utilizzato per studiare la migrazione delle larve di Montastraea annularis (il più diffuso tra i coralli del reef caraibico), e aveva rivelato un'ottima rispondenza tra modello e realtà. Ora, per la prima volta, il sistema è stato sperimentato su scala globale, e una simile mappatura potrebbe fornire indicazioni preziose sulle future localizzazioni dei coralli nei mari del mondo.

MAPPATURA - Secondo Claire Paris, co-autrice della ricerca, la mappatura di un evento di riproduzione di massa come questo, di portata globale, è strategico per identificare la posizione delle future colonie, e riserva anche qualche sorpresa. «Utilizzando il Cms, abbiamo scoperto che esistono larve che coprono distanze enormi, contribuendo sia alla conservazione di alcune specie di corallo in barriere isolate, sia allo spostamento delle barriere coralline conseguente ai cambiamenti climatici».

DISTANZE - La portata delle distanze coperte da alcuni “esploratori”, se si pensa alle loro dimensioni, è impressionante. Mentre la maggior parte di essi si stabilisce vicino alla colonia originaria, alcune larve viaggiano per quasi 9 mila km (praticamente la larghezza dell'intero oceano Pacifico). Utilizzando isole e linee costiere come punti intermedi, dove riprodursi e ripartire, nel giro di qualche generazione sono in grado di attraversare interi bacini oceanici.

LIMITI - Ma esistono limiti anche per le larve più avventurose. I coralli tropicali del Pacifico orientale sono praticamente isolati da quelli delle isole centrali da quasi 5 mila km di oceano aperto. Barriere come queste, geograficamente isolate, potrebbero quindi rivelarsi particolarmente vulnerabili, perché prive di contatto con l'esterno. La migrazione più coraggiosa del pianeta non finisce una volta giunti a destinazione. Trovato un posto adatto alle loro esigenze, i microscopici coralli sono solo all'inizio. Una volta ancorati alla scogliera, inizia la battaglia quotidiana per crescere e sopravvivere.

22 agosto 2013 (modifica il 23 agosto 2013) http://www.corriere.it/ambiente/13_agos ... e8a6.shtml
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Re: Cambia il clima? I coralli migrano, anche di 9 mila km

Messaggioda franz il 23/08/2013, 14:06

Non ne sono sorpreso. Il clima in passato è cambiato piu' volte anche prima che l'uomo potesse anche solo vagamente esserne considerato responsabile. Cosa che ha comportanto dislivelli marini anche superiori ai 120 metri, causando grossi problemi per le barriere coralline o colonie simili (tracce già 500 milioni di anni fa). Gli animali hanno quindi vari meccanismi per sopravvivere (migrazioni comprese). Anche in tempi recenti, pensando al periodo caldo medioevale (durato circa 500 anni dal IX al XIV secolo) ed al successiva piccola glaciazione (dall'inizio del XIV secolo alla metà del XIX secolo) gli orsi bianchi sono ancora li', sopravvissuti. Eppure durante il caldo medioevale la groenlandia era verde, come dice il nome stesso, ci vivevano i vichinghi e si vagheggiavano mitici passaggi a nord-ovest, liberi da ghiacci. Quando iniziarono seriamente le esplorazioni pero' il periodo caldo era ormai finito ed era iniziato un periodo freddo in cui il Tamigi ghiacciava. Cosa che non capita piu' da due secoli ed il passaggio a nord-ovest torna ad essere una realtà.

I veri pericoli immediati per le barriere coralline sono certe tecniche di pesca (strascico, dinamite, pesca al cianuro come usano in oriente).

http://it.wikipedia.org/wiki/Piccola_era_glaciale
http://it.wikipedia.org/wiki/Periodo_caldo_medievale
http://www.acquaportal.it/_ARCHIVIO/ART ... ianuro.asp?
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