da mauri il 21/01/2009, 15:17
un ufficio nazionale caccia a palazzo chigi è eccessivo visto che ci pensano già l’INFS, ora ISPRA, le province, regioni, quanta gente intorno all’osso che è un ottimo serbatoio di voti, certo ma una scelta il PD la deve fare non solo per differenziarsi dal centro destra ma anche per dare una svolta decisiva verso la conservazione dell’ambiente
di conseguenza suggerisco di guardare con maggior interesse e di recepire le istanze delle associazioni, lipu, wwf, LAC, ENPA e tante altre loro affiliate che operano sul ns territorio per la salvaguardia dei selvatici
e dell’ambiente rendendo un grande servizio agli italiani grazie ad un grande lavoro di volontariato
ricordo che 700mila cacciatori condizionano i restanti 59milioni di italiani per quanto riguarda l’organizzazione del territorio nazionale che è fatto esclusivamente in funzione della caccia, e questi 700mila lo fanno principalmente per i loro scopi, cacciare, appropriandosi di un bene che è patrimonio di tutti i cittadini
della seta forse si è confuso, l'ammenda è la sanzione per un reato
per i resto è un inizio quindi bene PD e vai avanti
buon lavoro, mauri
CACCIA: PD, NO SCONTI A BRACCONIERI, SERVE MONITORAGGIO LEGGE
(ANSA) - ROMA, 20 GEN - Applicare bene la legge, osservare le norme Ue, rafforzare il ruolo della scienza e ridefinire il rapporto del sistema Stato-Regioni. Soprattutto no alla cancellazione dei reati di bracconaggio. Senza dimenticare il rinnovamento della figura dei cacciatori come protettori della natura. Il Partito democratico, in un seminario organizzato a Roma, propone di ripartire da questi punti per una modifica, ''qualificante' ', della legge che regola l'attivita' venatoria in Italia, la 157/92. Ma, secondo Susanna Cenni, responsabile caccia e fauna del Pd, e' prima necessaria ''una relazione sullo stato di applicazione' '. Bisogna poi fare ''riferimento al mondo scientifico soprattutto per quanto riguarda il ruolo svolto dall'Infs'', l'Istituto nazionale fauna selvatica inglobato adesso nell'Ispra, l'istituto protezione ambiente. Per il ministro ombra dell'Ambiente del Pd, Ermete Realacci, ''la politica deve tenere insieme i diversi interessi, con le norme Ue e la scienza''. Il ministro ombra delle Politiche agricole, Alfonso Andria, pensa invece a ''valorizzare il ruolo del territorio, in particolare delle province, e a rinnovare il ruolo dei cacciatori come protettori dell'ambiente' '. Mentre, il senatore del Pd Roberto Della Seta dice no ''alla cancellazione dei reati di bracconaggio' '. Tra le proposte del Pd anche la creazione di un ufficio di Governo della gestione faunistica nazionale a Palazzo Chigi. (ANSA). Y99-GU
20/01/2009 16:26
Agipress - Notizia n.17166 del 20/01/2009 - 16:16:03
Caccia, fauna e territorio: le proposte di Susanna Cenni e del Partito democratico
Respingere ogni tentativo di stravolgere la legge 157 con le dieci proposte della maggioranza in discussione al Senato, rinnovare il rapporto tra Stato e Regioni e dare piena applicazione alla legge 157 per la gestione degli ungulati e, in particolare, dei cinghiali. Sono queste alcune delle proposte avanzate oggi, martedì 20 gennaio da Susanna Cenni, responsabile caccia e fauna del governo ombra del Pd nel corso del seminario “Caccia, fauna, territorio: le proposte del Pd” che si è svolto nella Sala Conferenze di Palazzo Madama a Roma e che ha visto la presenza, tra gli altri, di Ermete Realacci, ministro ombra dell’ambiente e dei rappresentanti delle regioni, delle associazioni venatorie, ambientaliste e delle organizzazioni agricole. Nel corso del seminario, è emerso un forte apprezzamento per l’iniziativa del tavolo comune che ha riunito rappresentanti del mondo venatorio, agricolo e ambientalista, sviluppando un lavoro concertato per migliorare le parti da aggiornare.
La gestione degli ungulati: le proposte del Pd
“Nella gestione degli ungulati – ha affermato la deputata, Susanna Cenni – dobbiamo intervenire chiedendo la piena applicazione della legge 157 e controlli adeguati sugli abbattimenti. Il Pd sta lavorando anche a proposte innovative per tutelare gli agricoltori dai danni causati dai cinghiali alle coltivazioni e per realizzare piani di prelievo a scopo contenitivo, necessari per difendere gli equilibri naturali e la biodiversità. Accanto a questo, dobbiamo continuare a impegnarci per impedire e perseguire chi continua, ‘in barba alle norme’, ad immettere cinghiali, con il chiaro obiettivo di mercificare la caccia di alcune specie come i cinghiali, i caprioli e i bovidi”. Oggi, l’aumento dei numero di cinghiali rappresenta un problema significativo che sta provocando danni non solo all’agricoltura e al paesaggio, ma anche alla biodiversità e alle persone. E’ per questi motivi, che occorre valutare l’estensione della risarcibilità dei danni e, soprattutto, rafforzare i rapporti tra l’attività venatoria e il mondo rurale, per raggiungere soluzioni condivise”.
I limiti dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale
“Nel 2008 – ha aggiunto la deputata Pd – l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) ha sostituito l’Istituto nazionale per la fauna selvatica (Infs). Noi riteniamo indispensabile la presenza di uno strumento “super partes” che abbia al suo interno competenze scientifiche per esprimere pareri tecnici sulla programmazione venatoria e sulla riproducibilità della fauna. Occorre lavorare per recuperare dall’Ispra un istituto autonomo, in materia di caccia e fauna, dove sia prevista una presenza più adeguata di Regioni e enti locali e un collegamento funzionale con gli Osservatori regionali sulla gestione faunistico venatoria”.
Per un rinnovato rapporto tra Stato e Regioni in materia di gestione venatoria
“Un rapporto più solido tra Stato e regioni – ha continuato ancora Susanna Cenni ricordando anche la sua esperienza di assessore regionale alla caccia in Toscana – è fondamentale per gestire bene le politiche venatorie e per applicare al meglio la legge 157. Data l’intersettorialità della materia, riteniamo utile creare un Ufficio di governo della gestione faunistica nazionale presso Palazzo Chigi, che sia in grado di gestire le interazioni tra i ministeri competenti e le competenze regionali in sede di Stato-Regione, nel rispetto delle competenze esclusive”.
Risorse adeguate per la gestione della materia, a partire dalla legge 388
“Una seria gestione della materia – ha aggiunto Cenni – presuppone risorse adeguate. E' ancora senza risposta, la questione relativa all'applicazione delle legge 388 del 2000 che disponeva, al fine di favorire la realizzazione dei programmi di gestione faunistico ambientale sul territorio nazionale da parte delle Regioni, a decorrere dal 2004, la restituzione del 50% della tassa di concessione governativa per la licenza di porto d'armi. Ad oggi, sono stati stanziati 10 miliardi di vecchie lire per gli anni 2001, 2002 e 2003, mentre dal 2004 le Regioni non hanno ricevuto alcuna risorsa”.
Caccia/ Della Seta: No a cancellazione dei reati di bracconaggio Serve rispetto della tutela del bene comune per i privati
Roma, 20 gen. (Apcom) - "Il Pd dice no alla cancellazione dei reati di bracconaggio" . Lo ha detto il senatore Roberto Della Seta, capogruppo del Pd nella Commissione Ambiente, nel corso del seminario sulla caccia organizzato dal governo del Partito Democratico.
"In molti disegni di legge di riforma della legge 157/92 sulla caccia presentati dai parlamentari della Destra - ha spiegato Della Seta - è prevista la depenalizzazione dei reati di bracconaggio. Vuol dire che chi cacciasse di frodo fuori dalla stagione venatoria specie vietate perché a rischio di estinzione, chi cacciasse nei parchi, chi cacciasse nei giorni di silenzio venatorio non commetterebbe reato e rischierebbe soltanto una piccola ammenda. Questo colpo di mano - ha proseguito l'esponente del Pd - violerebbe in maniera evidente le indicazioni dell'Unione Europea che invitano gli stati membri a reprimere con più vigore i comportamenti che danneggiano il patrimonio ambientale e faunistico e farebbe un grande favore ai bracconieri, la cui attività spesso risente di veri e propri disegni criminali. Esistono ecomafie anche legate al bracconaggio. Se passassero queste norme i bracconieri verrebbero equiparati a una compagnia di buontemponi. Il Partito Democratico - ha aggiunto Della Seta - è disponibile a ragionare di miglioramenti della legge sulla caccia, ma tenendo bene fermi i suoi principi, sui cui peraltro anche oggi si è registrata la sostanziale condivisione delle associazioni venatorie e ambientaliste e delle organizzazioni agricole, principi che vedono l'attività venatoria come un'attività legittima ma che va esercitata nel rispetto del criterio costituzionale di tutela di un bene comune e indisponibile per i privati qual è la fauna selvatica".
CACCIA:LIPU, BENE PD CONTRO DEREGULATION, ORA TOCCA A GOVERNO (ANSA) - ROMA, 20 GEN - ''Difendere, valorizzare, migliorare l'attuale legge'' e soprattutto non ''depenalizzare i reati di caccia''. Lo afferma il responsabile Rapporti istituzionali della Lipu, Danilo Selvaggi, in merito all'incontro del Pd su caccia, fauna e territorio, da cui emerge ''un buon giudizio'' per la legge 157/92. Selvaggi auspica ora che anche Governo e maggioranza offrano ''un segnale analogo'' e piu' attenzione ''alla natura e al territorio'' . Ma, avverte, i disegni di legge presentati al Senato ''forzano le regole comunitarie' ': aumento delle specie cacciabili, allungamento dei tempi di caccia, indebolimento delle sanzioni per reati i venatori. ''Ma - prosegue il responsabile Rapporti istituzionali Lipu - chiediamoci tutti: come potrebbe l'Italia depenalizzare i reati di caccia negli stessi giorni in cui l' Europa approva una direttiva con cui si prevede un giro di vite penale per i reati ambientali, tra cui quelli sulla fauna?''. Ogni intervento serio sulla 157, osserva Selvaggi, deve ''partire da piu' validi strumenti di governo complessivo della materia, da corrette risposte alle procedure di infrazione comunitarie, da una decisa lotta al bracconaggio' ' dando ''soluzioni efficaci'' alla questione dei danni all'agricoltura, ''cominciando dal divieto assoluto di immissione di cinghiali''. (ANSA). Y99-GU 20/01/2009 19:02