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scriviamo al ns presidente napolitano

Dall'innovazione tecnologica alla ricerca, vogliamo trattare in particolar modo i temi legati all'ambiente ed alla energia, non solo pero' con uno sguardo puramente tecnico ma anche con quello politico, piu' ampio, di respiro strategico

scriviamo al ns presidente napolitano

Messaggioda mauri il 13/10/2008, 18:46

lettera tipo da copincolla

http://www.quirinale.it/
https://servizi.quirinale.it/webmail/

credo se gli arrivano 20mila mail lui non dovrebbe firmare, su questo chiedo conferma
ciao, mauri


OGGETTO: mio stimato Presidente salva l'istruzione pubblica

Gentilissimo Presidente,

la stima che nutro per te Presidente mi spinge a chiederti di non controfirmare il
Decreto legge 1 settembre 2008, n. 137 "Disposizioni urgenti in materia di
istruzione e università " pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 204 del 1
settembre 2008, meglio conosciuto come "Decreto Gelmini sulla Scuola". In soli
otto contraddittori articoli questo decreto maschera il reale intendimento della
parte politica che lo ha proposto: la distruzione della Scuola Pubblica (intesa
come Scuola Statale, istituzione garantita dalla Costituzione e senza fini di
lucro). Da anni noi insegnanti, insieme a genitori e studenti, chiediamo una
politica economica che sostenga la Scuola con maggiori stanziamenti: ancora una
volta constatiamo che la nostra voce rimane inascoltata e sbeffeggiata da chi,
dopo aver avuto dal popolo il mandato per governare, pensa di poter usare questo
mandato per manipolare l'informazione e stravolgere le istituzioni previste
dalla Costituzione del 1948. Considero gravissimo, infatti, il ricorso all'uso
della procedura d'urgenza soltanto per autorizzare (questa la sostanza del
decreto) otto miliardi di tagli di euro sulla già depauperata Pubblica Istruzione,
senza una corretta informazione e senza dibattito parlamentare, come
è lecito fare solo in caso di terremoti o guerre. A meno che non si consideri la
politica dell'attuale Governo, autentica guerra contro la
Scuola, la cultura, il diritto all'istruzione e la libertà d'insegnamento.

Caro Presidente ti chiedo di vigilare su questo e sui prossimi provvedimenti che il
Governo intende far passare sulla scuola, la scuola è il futuro dell'Italia,
la nostra Costituzione ne sancisce il libero accesso a pari dignità.

Con tutta la mia ammirazione, Ti invio i miei migliori saluti, buon lavoro
nome cognome
professione
mail
tel
mauri
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Re: scriviamo al ns presidente napolitano

Messaggioda pagheca il 13/10/2008, 20:31

da http://www.repubblica.it

Un'iniziativa contro il decreto di riordino della scuola lanciata con una catena di sms
Ma "il presidente non può esercitare ruoli che la Costituzione non gli attribuisce"
Riforma Gelmini, email al Quirinale
Napolitano: 'Non posso intervenire'

Giorgio NapolitanoROMA - Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha diffuso una nota di precisazione in merito agli appelli che, in queste ore, sono giunti al Quirinale per sollecitare il capo dello Stato a non promulgare il decreto di riordino della scuola elementare (ancora all'esame delle Camere), una volta approvato dal Parlamento. E - nel giorno dell'ennesima protesta del mondo delle università - ricorda che "Il presidente della Repubblica non può esercitare ruoli che la Costituzione non gli attribuisce". Il riferimento è anche a una delle iniziative lanciate per contrastare la riforma del ministro dell'Istruzione, ovvero una catena di sms in cui si invita ad andare sul sito internet del Quirinale e poi, cliccando su "posta", a mandare una email a Napolitano "per chiedergli - si legge nell'sms - di non firmare il decreto Gelmini. Se ne arrivano almeno 2000 - è scritto ancora nel messaggino - si può bloccare".

"Giunge in questi giorni al presidente della Repubblica - si legge in una nota del Colle - un gran numero di messaggi con i quali da parte di singoli, e in particolar modo di insegnanti, nonché da parte di talune organizzazioni, gli si chiede di non firmare il decreto legge 137 o, più propriamente, la legge di conversione di tale decreto. Pur nella viva attenzione e comprensione, da parte del presidente, per le motivazioni di tali appelli, si deve rilevare innanzitutto che il Parlamento non ha ancora concluso l'esame del provvedimento in questione".

"Inoltre - prosegue la nota - secondo la Costituzione italiana, è il governo che si assume la responsabilità del merito delle sue scelte politiche e dei provvedimenti di legge sottoposti al Parlamento, che possono essere contrastati e respinti, o modificati, solo nel parlamento stesso".

"Il capo dello Stato - conclude la nota - non può esercitare ruoli che la Costituzione non gli attribuisce: la stessa facoltà di chiedere alle Camere una nuova deliberazione sulle leggi approvate incontra limiti temporali oggettivi nel caso della conversione di decreti-legge, ed il presidente ha in ogni caso l'obbligo di promulgare le leggi, qualora le stesse siano nuovamente approvate, anche nel medesimo testo".
(13 ottobre 2008)
pagheca
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Re: scriviamo al ns presidente napolitano

Messaggioda mauri il 14/10/2008, 11:04

bah
comunque per riflettere
mauri

http://it.wikipedia.org/wiki/Presidente ... a_italiana

ps
Il presidente della Repubblica può dar vita ad illeciti anche nell'esercizio delle sue funzioni. In tal caso, stando alla lettera della Costituzione, il presidente della Repubblica sarebbe irresponsabile, tranne appunto che per attentato alla Costituzione e alto tradimento. Nella realtà le cose stanno diversamente, dovendosi distinguere almeno quattro diverse ipotesi di patologie comportamentali e tre tipi di responsabilità:

* Comportamenti discutibili, o istituzionalmente inopportuni o comunque reputati scorretti sul piano dei rapporti politici. Il tal caso le sue azioni, pur formalmente legittime, potrebbero ingenerare la sensazione di un tentativo di modificare la Carta costituzionale contra constitutionem. Questo determinerebbe una responsabilità politico-costituzionale, che sarebbe idonea a determinarne le dimissioni, sotto pressanti influenze politiche.
* Comportamenti penalmente rilevanti, sempre compiuti nell'esercizio delle sue funzioni, diversi però dall'attentato alla costituzione o dall'alto tradimento. Si tratterebbe di crimini comuni e, configurandosi una semplice violazione della Costituzione, realizzata attraverso meri atti incostituzionali, che comportano una mera responsabilità giuridico-costituzionale, discenderebbe l'obbligo di immediate dimissioni.
* Comportamenti invasivi o menomativi di altro potere dello Stato, risolvibili attraverso l'esperimento di un conflitto di attribuzioni dinanzi alla Corte costituzionale.
* Comportamenti caratterizzati da dolo specifico (consapevolezza del danno che si vuole arrecare con quel comportamento), che sarebbero anti-costituzionali, determinerebbero una responsabilità giuridico-penale costituzionale del presidente della Repubblica, necessariamente soggetto al giudizio d'accusa della Corte.
mauri
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Re: scriviamo al ns presidente napolitano

Messaggioda franz il 14/10/2008, 11:42

mauri ha scritto:bah
comunque per riflettere
mauri

http://it.wikipedia.org/wiki/Presidente ... a_italiana

ps
Il presidente della Repubblica può dar vita ad illeciti anche nell'esercizio delle sue funzioni.


Già, ed eventualmente c'è anche il lodo alfano che lo protegge.
Ma sarebbe coerente?

Ciao,
Franz
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