L'autostrada intelligente che ricarica le elettriche
Rudi Bressa
Segnaletica intelligente e strade che si autoilluminano, illuminazione a LED alimentata direttamente dal vento generato dalle auto, corsie dedicate alle elettriche che ricaricano le batterie via wireless. Ecco la “Route 66 del futuro”.
Il nome è ispirato alla mitica strada costruita per collegare Los Angeles a Chicago negli anni '20 e ormai dismessa dagli inizi degli anni '80. Sembrano idee prese da qualche strampalato libro di fantascienza, perché le proposte sono quantomeno bizzarre.
Un'autostrada intelligente, che sfrutti quella tecnologia ormai divenuta indispensabile all'interno degli abitacoli e del vano motore delle nostre automobili. A pensarla un designer, Daan Roosegaarde e un ingegnere, Hans Goris, entrambi olandesi.
“Ero colpito dal fatto che spendiamo miliardi per la progettazione delle auto – ha dichiarato Roosegaarde -, mentre per le strade, che in realtà determinano il modo in cui il nostro paesaggio si presenta come, siamo ancora bloccati al Medioevo”.
Ecco allora l'idea di dipingere l'autostrada con una vernice luminescente che si ricarica di giorno ed emette una leggera luce verde di notte, eliminando di fatto l'illuminazione stradale. Stessa cosa per la segnaletica stradale. Le vernici esistono già e sono in grado di mantenere l'illuminazione anche per 10 ore consecutive.
L'innovazione forse più curiosa, però, è quella di dotare il manto stradale con una particolare vernice sensibile alla temperatura, che disegni un gigante fiocco di neve quando la temperatura scende, informando l'autista sul pericolo di formazione di ghiaccio.
E perché non sfruttare il vento creato dal passaggio delle auto? Ecco allora delle mini turbine installate sugli spartitraffico, in grado di alimentare luci a Led che funzionerebbero da marcatori stradali, potendo fare a meno dell'illuminazione stradale.
Addio al problema della ricarica. L'idea che più colpise invece, e utile per superare l'empasse legato alla ricarica dei veicoli elettrici, è quello di costruire una vera e propria corsia dedicata ai veicoli elettrici, in grado di ricaricarli durante la marcia.
La tecnologia, studiata dal MIT e dalla Stanford University e già testata in Canada e Francia per muovere tram e autobus senza fili e si basa sul trasferimento dell'energia elettrica tramite il magnetismo: delle grosse bobine installate nel manto stradale si comporteranno come delle calamite, trasmettendo l'energia accumulata alle batterie dell'auto in marcia.
"Se si è in grado di ricaricare l'auto durante la marcia, allora si può risparmiare sulle batterie e estenderne enormemente la durata”, ha spiegato Goris.
Le sperimentazioni sono già partite, in particolare su alcuni tratti autostradali a Waddinxveen, a circa 45 km a sud di Amsterdam, mentre entro la fine di quest'anno c'è la volontà di finanziare una sperimentazione all'aperto su una striscia di strada a Brabant, vicino al confine olandese con il Belgio.
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