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Geniali le ragazze!

Loro sono Duro-Aina Adebola, Akindele Abiola, Faleke Oluwatoyin e Bello Eniola e hanno tra i 14 e i 15 anni.
Hanno partecipato alla quarta Maker Faire Africa di Lagos, in Nigeria, una fiera riservata ai giovani inventori.

Il loro progetto? Un generatore di corrente che va a urina.

Questo generatore di corrente totalmente ecologico può generare fino a sei ore di corrente con un litro di pipì umana, convertendo in energia l’idrogeno contenuto nell’urina: il fluido passa in una cella elettrolitica che separa l’idrogeno. Dopodiché il gas passa attraverso un filtro di purificazione e, infine, diventa il carburante per il generatore.
Guarda le foto:

Il sistema sembra essere decisamente promettente, ma secondo le considerazioni di Engadget che ha riportato la notizia, questo generatore può diventare una vera arma batteriologica e prima di poter essere commercializzato dovrà essere dotato di un sistema di sicurezza un po’ più sofisticato di quello pensato dalle quattro giovanissime e intraprendenti studentesse nigeriane.

http://magazine.liquida.it/2012/11/09/s ... -litro-di/

Il sito di Make Faire Africa

http://makerfaireafrica.com/about/

Speriamo riescano a mettere su la versione a cacca.
Potremmo diventare grandissimi esportatori e dare una mano (anzi non proprio la mano) per la "crescita".

trilogy ha scritto:Il sistema sembra essere decisamente promettente, ma secondo le considerazioni di Engadget che ha riportato la notizia, questo generatore può diventare una vera arma batteriologica e prima di poter essere commercializzato dovrà essere dotato di un sistema di sicurezza un po’ più sofisticato di quello pensato dalle quattro giovanissime e intraprendenti studentesse nigeriane.

Arma batteriologica?

franz ha scritto:

trilogy ha scritto:Il sistema sembra essere decisamente promettente, ma secondo le considerazioni di Engadget che ha riportato la notizia, questo generatore può diventare una vera arma batteriologica e prima di poter essere commercializzato dovrà essere dotato di un sistema di sicurezza un po’ più sofisticato di quello pensato dalle quattro giovanissime e intraprendenti studentesse nigeriane.

Arma batteriologica?

beh non credo intenda nel senso letterale del termine. Con l'urina che circola nel dispositivo, nel tempo si crea una vera coltura batterica, per cui ad un meccanismo del genere dovrà essere associato un sistema di sterilizzazione e microfiltrazione sia del carburante che delle parti meccaniche interne. Potrebbe essere necessario risolvere anche problemi legati alla formazione e accumulo di ammoniaca nel dispositivo.

Ma il fatto che delle ragazzine africane producano tecnologie del genere supera ogni altra considerazione.
Sono convinto che le grandi novità del XXI secolo verranno dall'Africa. Loro ancora non ne sono consapevoli, ma sono gli unici che non hanno perso la capacità di sviluppare soluzioni semplici a problemi complessi.