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Carburante dalla CO2 (anidride carbonica) e vapore d'acqua.

http://www.repubblica.it/ambiente/2012/ ... ef=HREC2-8


Togliere ossigeno alla anidride carbonica richiede energia che si pensa di pescare dalle energie pulite (rinnovabili).
Prenderla da fonti fossili non avrebbe nessun senso.
Potrebbe essere l'anello mancante per accumulare e/o trasportare energia dalle rinnovabili ma significherebbe trasformare energia pulita in energia inquinante.
Insomma.
Carburante non fossile.

Un altro vantaggio sarebbe il bilancio della anidride carbonica presa dalla atmosfera e poi restituita e quindi non aumento dell'effetto serra.

I costi?

E' un filone di ricerca interessante, e sono in molti a lavorarci a livello internazionale. Principalmente su due strade: l'utilizzo di batteri modificati o sfruttando le proprietà di materiali prodotti tramite nanotecnologie. Se qualcuno ci riesce a costi competitivi sarà una vera rivoluzione in campo energetico e ambientale. Da un lato la CO2, che oggi è un problema globale per i suoi effetti sul clima, diventerebbe una materia prima, dall'altro potresti utilizzare i picchi di energia solare per produrre etanolo. Per quanto riguarda le news che si leggono sull'argomento, per ora, penso siano soprattutto finalizzate ad attrarre fondi per proseguire la ricerca o investimenti da venture capitalist .

Esistono già dei convertitori naturali. SI chiamano "piante"

flaviomob ha scritto:Esistono già dei convertitori naturali. SI chiamano "piante"

Certo ma comunque vada, se partiamo dal legno, dal fossile estratto dal sottosuolo o da carburante fatto partendo direttamente dalla CO2, alla fine per utilizzarli bisogna bruciarli. Voce del verbo "ossidare il carbonio" ovvero produrre di nuovo CO2 e tante altre cose (polveri fini, ossidi di azoto e compagnia cantante).

flaviomob ha scritto:Esistono già dei convertitori naturali. SI chiamano "piante"

si. infatti. Alcuni progetti come quello della algenol e dow chemical sfruttano proprio la fotosintesi delle piante, alghe in particolare. L'aspetto chiave è arrivare a produrre etanolo in quantità industriale e a costi competitivi.

http://www.algenolbiofuels.com/media/media-gallery

Insomma.

Fare idrocarburi con l'anidride carbonica dell'aria.
Niente effetto serra e fonte più rinnovabile che mai.

Questa sì che è una luce in fondo al tunnel (del disastro ambientale).

Forza "amici scienziati", come diceva un vecchio cartone animato.

pianogrande ha scritto:Insomma.

Fare idrocarburi con l'anidride carbonica dell'aria.
Niente effetto serra e fonte più rinnovabile che mai.

Questa sì che è una luce in fondo al tunnel (del disastro ambientale).

Scusa ma evidentemente non hai capito.
Se fai idrocarburi con l'anidride carbonica dell'aria, poi cosa fai con gli idrocarburi?
Li mangi? No, ovviamente li usi come carburante, quindi li bruci. Quindi reimmetti nell'aria la CO2 di prima.
Se effetto serra esiste oggi, continuerà ad esistere. Diciamo che non peggiora, ma nemmeno migliora.
Se siamo nel tunnel, ci rimaniamo. Anzi poiché questo processo che fa idrocarburi con l'anidride carbonica dell'aria, come minimo consuma energia (trova qualche attività che non lo faccia) alla fine il bilanciamento è pure negativo.
L'unico apporto positivo è quello che viene direttamente dal sole (fotoni) oppure,indirettamente (vento e moto ondoso).

franz ha scritto:

pianogrande ha scritto:Insomma.

Fare idrocarburi con l'anidride carbonica dell'aria.
Niente effetto serra e fonte più rinnovabile che mai.

Questa sì che è una luce in fondo al tunnel (del disastro ambientale).

Scusa ma evidentemente non hai capito.
Se fai idrocarburi con l'anidride carbonica dell'aria, poi cosa fai con gli idrocarburi?
Li mangi? No, ovviamente li usi come carburante, quindi li bruci. Quindi reimmetti nell'aria la CO2 di prima.
Se effetto serra esiste oggi, continuerà ad esistere. Diciamo che non peggiora, ma nemmeno migliora.
Se siamo nel tunnel, ci rimaniamo. Anzi poiché questo processo che fa idrocarburi con l'anidride carbonica dell'aria, come minimo consuma energia (trova qualche attività che non lo faccia) alla fine il bilanciamento è pure negativo.
L'unico apporto positivo è quello che viene direttamente dal sole (fotoni) oppure,indirettamente (vento e moto ondoso).

Credo invece di aver capito Franz.
Con "niente effetto serra" intendevo esattamente che il bilancio della CO2 non peggiora.
Va bene.
Avrei dovuto dire niente incremento dell'effetto serra.
Pardon.

Per quanto riguarda l'energia da consumare (lo avevo scritto in un post precedente ma lo riscrivo) tutto questo ha senso solo se si usano energie pulite.
Questo processo potrebbe anzi essere una delle possibili soluzioni per immagazzinare e trasportare energie rinnovabili come quella solare o eolica etc. etc.

Questo carburante potrebbe rivelarsi anche molto meno inquinante dell'equivalente combustibile fossile almeno per quello che riguarda il contenuto di impurezze.

Sull'apporto positivo delle energie rinnovabili niente da obiettare, anzi....

Anche l'attività estrattiva degli idrocarburi consuma energia e, quindi, incrementa la CO2 presente nell'atmosfera. Oltre a ciò, comporta un grado di rischio di inquinamento, di disastri ambientali, che si estendono anche all'attività di trasporto (petroliere, sempre più vecchie, e oleodotti).
Dato che sembra che una delle prossime frontiere sull'approvvigionamento di energia solare sia il deserto del Sahara, si potrebbe abbinare a questo ambizioso progetto (c'è chi parla di un potenziale sufficiente al 15% del consumo europeo e chi addirittura sostiene essere sufficiente all'intera Cina!) un programma che possa rendere nuovamente fertili le aree in cui viene limitata l'insolazione, permettendo così di assorbire CO2, appunto, dalla vegetazione.

Anche l'attività estrattiva degli idrocarburi consuma energia e, quindi, incrementa la CO2 presente nell'atmosfera. Oltre a ciò, comporta un grado di rischio di inquinamento, di disastri ambientali, che si estendono anche all'attività di trasporto (petroliere, sempre più vecchie, e oleodotti).
Dato che sembra che una delle prossime frontiere sull'approvvigionamento di energia solare sia il deserto del Sahara, si potrebbe abbinare a questo ambizioso progetto (c'è chi parla di un potenziale sufficiente al 15% del consumo europeo e chi addirittura sostiene essere sufficiente all'intera Cina!) un programma che possa rendere nuovamente fertili le aree in cui viene limitata l'insolazione, permettendo così di assorbire CO2, appunto, dalla vegetazione.