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Rewec3, energia elettrica dalle onde

Dall'innovazione tecnologica alla ricerca, vogliamo trattare in particolar modo i temi legati all'ambiente ed alla energia, non solo pero' con uno sguardo puramente tecnico ma anche con quello politico, piu' ampio, di respiro strategico

Rewec3, energia elettrica dalle onde

Messaggioda ranvit il 06/10/2012, 17:24

Ho letto stamattina che il porto di Salerno ha deciso di dotarsi di un sistema di generazione di energia elettrica totalmente "verde" (non serve neanche il litio come nei pannelli solari) per consentire alle navi di spegnere i motori contribuendo cosi' al minor inquinamento tipico dei porti).
Del sistema messo a punto dall'Università di ReggiO Calabria sic! alSud... è già in costruzione un impianti nel porto di Civitavecchia (qui sotto l'articolo che parla della cosa), ma quello di Salerno sarà molto piu' grande.

http://www.ilfaroonline.it/2012/10/03/c ... 30385.html

03-10-2012 18:00
Rewec 3, arrivano i primi cassoni per la produzione di energia elettrica
Saranno realizzati e installati nella nuova darsena servizi. Pasqualino Monti: "Abbiamo adottato una delle 700 idee selezionate da Italiacamp"

Il Faro on line - L’Autorità Portuale di Civitavecchia ha “adottato” una delle 700 idee per far ripartire l’Italia presentate nell’iniziativa dell’Associazione e della Fondazione “ItaliaCamp”.

Durante l’incontro di lunedì scorso nella Sala Verde di Palazzo Chigi, al quale hanno partecipato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Antonio Catricalà, anche in qualità di presidente onorario dell’associazione Italiacamp, il presidente onorario della Fondazione Italiacamp, Gianni Letta, il presidente di Italiacamp Fabrizio Sammarco, il presidente della Fondazione Italiacamp Pierluigi Celli, è intervenuto anche il presidente dell’Autorità Portuale di Civitavecchia Pasqualino Monti.

“Siamo orgogliosi – ha dichiarato Monti – di poter contribuire a realizzare una delle idee vincitrici del concorso per quanto riguarda il Sud, confermando inoltre il porto di Civitavecchia come una eccellenza del Paese, non solo per quanto riguarda i traffici ed il ruolo conquistato nel sistema produttivo, ma anche per la ricerca e lo sviluppo di progetti assolutamente innovativi nel campo delle energie rinnovabili e della tutela ambientale”.

Nel porto di Civitavecchia, infatti, sarà realizzato il progetto “REWEC 3”, applicando il brevetto per la produzione di energia dal mare della “Wawenergy.it”, spin-off dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e del suo laboratorio naturale di ingegneria marittima Noel. Il dispositivo, una diga a cassoni Rewec3 in grado di convertire l’energia ondosa in energia elettrica, è il punto di arrivo della lunga opera di ricerca portata avanti dal professor Paolo Boccotti, come illustrato lunedì scorso a Palazzo Chigi dall’ing. Alessandra Romolo, ricercatrice dell’Università Mediterranea.

“L’Autorità Portuale – ha spiegato Monti – oltre ad impegnarsi per far realizzare e posizionare i cassoni “REWEC 3” sul molo di sottoflutto della nuova darsena servizi, che sarà completata entro i prossimi due anni e mezzo, interverrà direttamente investendo circa 1 milione di euro per l’acquisto delle prime due turbine per la produzione di energia elettrica. L’obiettivo è quello di arrivare a 10 MW di potenza grazie ai cassoni cellulari in grado di sfruttare anche un moto ondoso molto contenuto”.

Il progetto era stato presentato nell’ambito dell’iniziativa di ItaliaCamp “La tua idea per il Paese” durante gli “Stati Generali del Mezzogiorno d’Europa”, la prima tappa della seconda edizione della manifestazione, svoltasi lo scorso 30 giugno a Catanzaro, risultando una delle 16 idee selezionate tra oltre 700.

Rewec 3: come funziona

I Rewec (Resonant Wave Energy Converter), rispetto agli Owc tradizionali, hanno migliore efficienza in termini di assorbimento di energia.

L’idrodinamica dei Rewec è stata studiata sia con un approccio analitico, sia con due esperimenti in scala ridotta eseguiti nel laboratorio naturale di ingegneria marittima. I risultati hanno confermato i principi di funzionamento degli impianti di questa categoria. Nel 2005, al fine di favorire lo sfruttamento industriale del brevetto, è stata costituita la società denominata Wavenergy.it, riconosciuta come Spin-Off dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

Il cassone modificato del Rewec3 è costituito da un condotto verticale nella parte anteriore interagente con il moto ondoso incidente attraverso un’imboccatura superiore. Tale condotto è, poi, collegato ad una camera di assorbimento attraverso una luce di fondo. La camera è posta in contatto con l’atmosfera mediante un condotto, nel quale viene alloggiata una turbina self-rectifying per la conversione dell’energia ondosa in energia elettrica. La camera di assorbimento, in assenza della turbina, è collegata all’atmosfera da un tubo di sfiato, mediante un condotto che collega detta camera all’atmosfera, il quale consente la sicurezza ed il corretto funzionamento dell’impianto anche senza turbina. All’interno della camera di assorbimento è contenuta una massa d’acqua nella parte inferiore ed aria nella parte superiore.

Per effetto del campo di moto ondoso interagente con la struttura, si instaurano sull’imboccatura del condotto verticale delle fluttuazioni di pressione, che determinano delle oscillazioni all’interno della massa d’acqua contenuta nel condotto e nella camera di assorbimento, corrispondenti alle fasi di cresta e di cavo d’onda. Conseguentemente, la sacca d’aria all’interno della predetta camera viene alternativamente compressa ed espansa, generando una corrente d’aria all’interno del condotto, che collega la camera con l’atmosfera, il cui verso si inverte ogni mezzo periodo d’onda.

Recentemente si stanno sviluppando alcuni progetti per l’inserimento di cassoni Rewec3 all’interno di dighe foranee per la protezione di porti e di isole artificiali. Tale scelta progettuale è favorita dal fatto che il questo dispositivo, rispetto ai cassoni tradizionali largamente utilizzati per la realizzazione di porti, assolve le stesse funzioni con il vantaggio di potere produrre energia elettrica con un limitato incremento dei costi. La prima serie di cassoni Rewec3 in Italia, per la produzione di energia elettrica dalle onde di mare, sarà realizzata e posta in opera nel porto di Civitavecchia entro i prossimi due anni. La società consortile Dnc (Darsene Nord Civitavecchia), che sta realizzando la nuova darsena traghetti “Sant’Egidio” e la darsena servizi, ha già offerto la propria disponibilità a produrre i cassoni cellulari modificati, che costituiranno il molo di sottoflutto della nuova darsena servizi del porto di Civitavecchia, coprendo una lunghezza complessiva di circa 350 metri.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Rewec3, energia elettrica dalle onde

Messaggioda ranvit il 08/10/2012, 8:39

Non interessa??? Neanche all'ambientalista flaviomob? :D

Ecco un aggiornamento:


http://www.catanzaroinforma.it/pgn/news.php?id=46227

"La tua idea per il tuo Paese", anche Catanzaro a Palazzo Chigi



La soddisfazione dell'assessore alla Pubblica istruzione Patrizia Carrozza


Domenica 07 Ottobre 2012 - 13:10


C’era anche l’assessore alla pubblica istruzione del Comune di Catanzaro Patrizia Carrozza alla presentazione, svoltasi a Palazzo Chigi alla presenza del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà e del suo predecessore Gianni Letta, delle tre “idee calabresi” premiate da Italiacamp nell’ambito del concorso nazionale “La tua idea per il Paese”. Una presenza significativa che lega ancor di più la città di Catanzaro a questa Associazione che nel mese di giugno ha voluto organizzare gli Stati Generali del Mezzogiorno proprio nel Capoluogo della Calabria.

“Con la mia presenza ho voluto testimoniare il grande interesse della nostra Amministrazione, capeggiata dal sindaco Sergio Abramo, verso il capitale umano costituito dai giovani e dalle loro idee. E’ la linea che stiamo perseguendo a Catanzaro dove vediamo tanti giovani che hanno voglia di impegnarsi per la crescita della città”, ha detto Carrozza.

Sono tre, come detto, le “idee calabresi” che sono state premiate a Palazzo Chigi. L’iniziativa, promossa dall’associazione Italoacamp, si pone, di anno in anno, l’obiettivo di coinvolgere gli individui per la realizzazione di progetti che rechino benefici reali e tangibili alla collettività.

La prima idea applaudita, fra quelle appartenenti alla sessione di CalabriaCamp degli Stati generali del Mezzogiorno d’Europa, è stata quella di Giuseppe Trombetta, medico chirurgo, dottore di ricerca in Neuroscienze, psichiatra, dirigente medico Ssn con incarico di alta specializzazione, ricercatore Cnr, che ha presentato “Tips: tradizione e innovazione per la salute”. L’obiettivo del progetto di Trombetta è quello di sviluppare innovative strategie di intervento preventivo e terapeutico in ambito sanitario, attraverso lo sviluppo di un progetto di innovazione tecnologica interdisciplinare, strettamente connesso con le risorse produttive della filiera agroalimentare calabrese e sarda. Esso investirà 5 aree corrispondenti a patologie croniche ad elevato impatto socio-assistenziale (Parkinson, Depressione, Alzheimer, Schizofrenia e Cancro). L’idea del dottore Trombetta si è classificata alla pari con un altro progetto, quello sullo “sviluppo di membrane e sistemi a membrana per la purificazione di acque di vegetazione” ideato da un ricercatori dell'Itm-Cnr rappresentato da Lidietta Giorno, direttore dell'Istituto per la Tecnologia delle membrane, Consiglio nazionale delle ricerche (Itm-Cnr) e dottore di ricerca in Tecnologie chimiche e dei nuovi materiali presso l'Università della Calabria. L'idea progettuale prevede lo sviluppo e la produzione di membrane da microfiltrazione, ultrafiltrazione e nanofiltrazione, moduli a membrana e impianti a membrana, nonché l'offerta di servizi per il loro impiego nel trattamento delle acque di vegetazione presso i produttori di olio d'oliva. Il trattamento consente non solo la purificazione delle acque, ma anche il recupero di biofenoli in condizioni pulite, blande e a basso consumo energetico.

“Energia delle onde: le innovative dighe portuali REWEC3 per la produzione di energia elettrica dal mare” è l’ultima idea “made in Calabria” a essere stata premiata nel concorso della Italcamp. Il progetto è della Wavenergy.it S.r.l, spin-off dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, nata nel 2005 per promuovere lo sviluppo di dighe portuali innovative per la conversione dell’energia ondosa in energia elettrica, denominate REWEC3 e ideate in ambito accademico dal prof. Paolo Boccotti (Ordinario, Università Mediterranea). I nuovi cassoni REWEC3 per la realizzazione di dighe portuali sono costruttivamente molto simili a tradizionali cassoni cellulari in cemento armato, ma opportunamente modificati nella porzione lato mare per lo sfruttamento dell’energia ondosa incidente e la produzione di energia elettrica. L’energia è sfruttabile giorno e notte e in assenza di tempeste.

Oltre all’assessore alla pubblica istruzione del Comune di Catanzaro, Patrizia Carrozza, hanno preso parte all’evento i calabresi Dario Lamanna, direttore Confindustria; Roberto Costanzo, assessore alle attività produttive della Provincia di Catanzaro;. Bonacci, dell’Ufficio di Gabinetto della Presidenza della Regione; Giovanni Nucera, Consigliere regionale; Massimo Tigani Sava, direttore di Calabria economia; Enrico Mazza, Confindustria Catanzaro, Carmen Mazzullo, vice coordinatrice regionale CalabriaCamp; Alessandro Rizzello, segretario organizzativo CalabriaCamp; Fabrizio Sammarco, presidente ItaliaCamp.


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Re: Rewec3, energia elettrica dalle onde

Messaggioda ranvit il 08/10/2012, 8:41

Come funziona spiegato da ENEA:

http://utmea.enea.it/materiale/energia_ ... TRACTS.pdf

PROGETTAZIONE DEL PRIMO PROTOTIPO DI UN NUOVO DISPOSITIVO
PER LA CONVERSIONE DELL’ENERGIA ONDOSA IN ENERGIA ELETTRICA
Felice Arena1,2
1Università ‘Mediterranea’ di Reggio Calabria, Loc. Feo di Vito – 89122 Reggio Calabria –
E-mail: arena@unirc.it
2Wavenergy.it s.r.l., Via F. Baracca, trav. De Salvo, 8a, 89123 Reggio Calabria, www.wavenergy.it
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Re: Rewec3, energia elettrica dalle onde

Messaggioda pianogrande il 08/10/2012, 9:15

Qualsiasi cosa che si muove può generare energia elettrica.
L'idea di sfruttare le onde del mare la leggevo su "selezione" parecchi decenni fa.
La vedo anche io come una forma di energia più verde di tante altre.
Non ho approfondito tantissimo ma non vedo componenti che vadano al dilà del fatto puramente meccanico, come d'altra parte l'eolico ed altri, ma con un impatto ambientale quasi inesistente.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
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Re: Rewec3, energia elettrica dalle onde

Messaggioda franz il 08/10/2012, 12:31

pianogrande ha scritto:Qualsiasi cosa che si muove può generare energia elettrica.
L'idea di sfruttare le onde del mare la leggevo su "selezione" parecchi decenni fa.
La vedo anche io come una forma di energia più verde di tante altre.
Non ho approfondito tantissimo ma non vedo componenti che vadano al dilà del fatto puramente meccanico, come d'altra parte l'eolico ed altri, ma con un impatto ambientale quasi inesistente.

Esatto, l'idea non è nuova e non è male. Il che sommato fa molto bene. Soprattutto in certi porti in cui le maree sono molto pronunciate, mentre per definizione nel porto il modo ondoso è piu' tranquillo. Fuori da porto dipende dai venti e l'analisi costi benefici dipende da luogo in luogo e dalla statisctiche locali. Sul tirreno la situazione è diversa dall'adriatico.
La domanda è: funziona stando in piedi da solo oppure solo con soldi pubblici?
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Re: Rewec3, energia elettrica dalle onde

Messaggioda ranvit il 08/10/2012, 17:02

La domanda è: funziona stando in piedi da solo oppure solo con soldi pubblici?


Giustamente....siccome è una "invenzione" del Sud Italia non puo' che essere un meccanismo per fregare soldi allo Stato... 8-)

Naturalmente mi auguro di no ma restiamo in attesa di saperne di piu'... :mrgreen:
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Re: Rewec3, energia elettrica dalle onde

Messaggioda ranvit il 08/10/2012, 17:15

http://www.porto.salerno.it/index.php?o ... Itemid=151


Porto di Salerno: protagonista anche a Valencia
04/06/2012


Nel corso della seconda edizione della Conferenza internazionale “Mediterranean Days of Coastal and Port Engineering”, organizzata dall’Associazione internazionale di navigazione PIANC a Valencia (Spagna) dal 23 al 25 maggio 2012, l’Autorità Portuale di Salerno ha presentato la memoria relativa al progetto di allargamento dell’imboccatura portuale.

L’intervento, finalizzato a consentire l’ingresso nel bacino portuale alle navi da crociera e alle navi commerciali di maggiori dimensioni, prevede l’accorciamento del molo di sottoflutto e il prolungamento della diga di sopraflutto di m 200, con la realizzazione di 10 cassoni REWEC3, che consentono la produzione di energia dalle onde di mare.

La memoria dal titolo “Green Ports: an italian experience” è stata sottoposta dall’ing. Elena Valentino dell’Autorità Portuale di Salerno, insieme a docenti dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria (prof. Felice Arena, ing. Alessandra Romolo, ing. Alfredo Ascanelli), a rappresentanti della Wavenergy.it s.r.l. (società Spin-Off dell’Università Mediterranea che ha promosso l’iniziativa sul REWEC3 a Salerno) ed a rappresentati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (ing. Andrea Ferrante del Consiglio Superiore dei LL.PP. e ing. Simona Ghiretti). La memoria è stata presentata a Valencia dall’ing. Andrea Ferrante.

Nel panorama internazionale si tratta di una importante iniziativa avviata dall’Autorità Portuale di Salerno, che colloca il Porto di Salerno all’interno del gruppo dei cosiddetti “Green Ports”. Lo scalo salernitano è il primo Porto commerciale al mondo a sperimentare il cassone REWEC3 (su brevetto del prof. Paolo Boccotti) e per la prima volta con un impianto totalmente incorporato in una diga foranea.

La scelta innovativa è stata molto apprezzata nel corso della Conferenza, sollevando l’interesse dell’uditorio, anche attraverso la formulazione di quesiti tecnici su taluni aspetti dell’impianto di produzione (particolari strutturali, efficienza tecnico-economica).

Al fine di consolidare e sviluppare i traffici commerciali, è sostanziale ed urgente procedere all’adeguamento infrastrutturale dello scalo salernitano alle attuali e future esigenze del trasporto marittimo internazionale.

In tal senso, l’Autorità Portuale di Salerno è stata operosa ed attivissima e, per prima in Italia, ha ottenuto, in base ad un recente voto del C.S.LL.PP., l’approvazione della propria proposta di adeguamento tecnico-funzionale delle opere previste dal Piano Regolatore Portuale, che prevede, tra gli altri, proprio l’intervento di modifica dell’imboccatura.

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http://www.porto.salerno.it/index.php?o ... iew&id=416

Il Porto di Salerno si conferma scalo strategico del sistema europeo di trasporto integrato

La Commissione europea è favorevole a concedere nuovi finanziamenti per interventi infrastrutturali del Porto di Salerno

Si è conclusa con pieno successo la visita della Commissione europea, tenutasi oggi nel Porto di Salerno, e finalizzata ad illustrare lo stato di attuazione del progetto "Salerno Porta Ovest", un importante intervento infrastrutturale di valenza strategica per il Porto e la città, realizzato dall'Autorità Portuale d'intesa con il Comune di Salerno. Il progetto, inserito nel Piano Operativo Nazionale Reti e Mobilità 2007 - 2013 e già finanziato per un importo pari a 146,6 milioni di euro, contribuirà al miglioramento dei collegamenti stradali tra il porto e l'intero sistema dei trasporti locale e nazionale.

I rappresentanti della Commissione europea e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) hanno toccato con mano la realtà portuale salernitana, caratterizzata da grande dinamismo, efficienza e sicurezza e, nel percorrere le vie di collegamento stradali, hanno constatato l'intensità del flusso veicolare dei traffici commerciali da e per il Porto di Salerno, sul tratto stradale che collega il porto con lo svincolo di Salerno Nord.

Al sopralluogo è seguito un tavolo tecnico presso il Baia Hotel, al quale hanno preso parte, per la Commissione europea il Dr. Francesco De Rose, per il MIT l'ing. Pietro Baratono, per l'Autorità Portuale di Salerno, il Presidente On. Avv. Andrea Annunziata, il Segretario Generale, Dr. Luigi Di Luise, e il Capo Area Tecnica Ing. Elena Valentino, il Cav. Agostino Gallozzi per il Gruppo Gallozzi, il C.te Domenico Ferraiuolo per il Gruppo Grimaldi. una rappresentanza del R.T.P. Pica Ciamarra Associati capogruppo e il Prof. Felice Arena dell'Università agli Studi di Reggio Calabria. Nel corso dell'incontro vi è stata una breve presentazione del Porto di Salerno, degli interventi previsti dall'adeguamento tecnico-funzionale delle opere portuali e delle diverse fasi di attuazione del progetto "Salerno Porta Ovest". I rappresentanti delle imprese portuali hanno evidenziato le potenzialità di sviluppo dei traffici e la necessità di adeguare le infrastrutture portuali e di collegamento per soddisfare un mercato in continua evoluzione.

Il Dr. Francesco De Rose, in rappresentanza della Commissione europea, ha mostrato grande apprezzamento per i risultati conseguiti dal Porto di Salerno, per l'efficienza operativa e soprattutto per aver appreso l'effettiva disponibilità degli operatori portuali privati ad investire, in particolare nella zona retro portuale in località Cernicchiara. In tal modo verranno sfruttate al meglio le nuove opportunità di traffico, che si aprono con gli investimenti finanziati dall'Unione Europea. Ha mostrato, inoltre, particolare interesse per il progetto che prevede l'utilizzo di cassoni (brevetto REWEC3) nell'opera di prolungamento del molo di sopraflutto, in grado di sfruttare la forza delle onde trasformandola, tramite turbine, in energia elettrica. Si tratta di un progetto innovativo e capace di generare entrate.

Sulla stessa linea l'Ing. Pietro Baratono del MIT, responsabile del PON Reti e Mobilità 2007 - 2013, che ha sottolineato l'importanza del progetto "Salerno Porta Ovest" per accrescere l'efficienza del porto ed il volume dei traffici. L'Ing. Baratono ha evidenziato come l'incremento dei traffici derivanti dalle Autostrade del Mare richieda necessariamente il miglioramento dei collegamenti tra porto e sistema autostradale, che è proprio l'obiettivo principale dell'intervento.

Il Presidente Andrea Annunziata, nel concludere i lavori, ha ringraziato i rappresentanti della Ue e del MIT per l'attenzione rivolta al Porto di Salerno. L'Europa per il tramite della Regione Campania - ha continuato Annunziata - si accinge a concedere nuovi finanziamenti all'Autorità Portuale di Salerno per la realizzazione di ulteriori interventi tesi a potenziare le infrastrutture portuali. Ciò in relazione al fatto che il Porto di Salerno ha dimostrato efficienza nella gestione, nonché la dovuta attenzione al tema della sicurezza e della tutela ambientale. Con riferimento al dispositivo innovativo di produzione dell'energia elettrica dalle onde del mare, il Presidente Annunziata ha annunciato che a Salerno si sperimenterà tale sistema capace di abbattere sensibilmente i costi dell'energia elettrica.
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