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poverini,
gli animali, le persone che moriranno e i cacciatori uccisi in questa stagione venatoria
un prezzo assurdo che viene pagato ogni anno per interesse, per far "giocare" i cacciatori
e noi paghiamo
ciao mauri

Parlare di gioco al massacro, in questo caso, non è purtroppo una metafora.
L'uomo non ha più bisogno della caccia per sopravvivere.
Ha, però, sempre bisogno dell'agricoltura.
Scopiazzando un po' l'amatissimo Sandro Pertini, direi che si dovrebbero svuotare le armerie e riempirle con zappe e rastrelli e perfino di forconi ma lasciando vivere e svolgere la loro funzione naturale i vari animali destinati ad essere sventrati da bambini troppo cresciuti che giocano a fare i duri contro qualche decina di grammi o qualche chilo di penne, ossa, carne, peli.

Io distinguerei tra chi vive in montagna o in collina, in aree poco abitate dove magari la caccia (che comunque spero sia uno "sport" che si estingua prima possibile) è una fonte di sussistenza ancora importante e chi invece la domenica imbraccia il fucile e lascia la città perché non trova di meglio da fare.

Io non distinguerei: basta con la caccia....oggigiorno è solo un gioco per sadici.